27. Al tappeto

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"Detective!" esclamò Lucifer contento non appena arrivò in centrale e vide la detective:
"Lucifer!"
in quel momento la mente di Lucifer non fu nemmeno sfiorata dal pensiero che la detective potesse scappare o che si fosse pentita del loro momento della scorsa sera, era il suo sguardo: lo guardava in modo diverso, i suoi occhi erano più brillanti del solito, le sue pupille più grandi e le sue labbra non potevano fare a meno di sorridere. Quello sguardo lo ipnotizzò e lo mise al tappeto:
"Allora, andiamo a trovare Lara la mafiosa con piercing e tatuaggi?"
"emh... sì, Ella ha trovato il suo indirizzo, eccolo qua" disse la detective indicando un foglio:
"Bene, giudo io?"
"Sì, certo"
senza staccare un attimo lo sguardo l'uno dall'altro e mantenendo quell'espressione in viso che hanno le anime beate del Paradiso, si diressero verso la Corvette di Lucifer.
Non appena furono giunti a destinazione, Lucifer scese in fretta e furia dall'auto, per precipitarsi ad aprire lo sportello alla detective e accompagnarla con il gesto del braccio. Arrivati all'uscio la detective bussò 2 volte, come suo solito:
"Lara Colman, LAPD"
in casa non sembrava esserci nessuno, così, dopo uno sguardo d'intesa con Lucifer, entrarono rompendo la serratura, la detective con la pistola puntata e Lucifer aggiustandosi il polsino della camicia:
"Ferma! LAPD mani in alto!" gridò Chloe, vedendo Lara indaffarata a fare chissà che. La sospettata eseguì lentamente e con calma, come se l'avesse fatto già miliardi di altre volte:
"Dobbiamo farle alcune domande su Gary Flanders"
"Gary? Ma se non lo vedo da un bordello di tempo!"
"Ci segua in centrale perfavore"
Lara scosse la testa, ma poi seguì i poliziotti in centrale.
Una volta arrivati e consegnata Lara alle guardie per accompagnarla in sala interrogatori, Chloe fece un passo più lungo, per posizionarsi davanti a Lucifer, bloccandogli il passaggio:
"Sai, dopo aver interrogato Lara... forse dovremmo parlare di ieri sera"
il terrore affiorò negli occhi di Lucifer, che inspirò profondamente e ancora trattenendo il fiato, dopo qualche secondo di esitazione, rispose con un filo di voce:
"Sì, certo..."
Lucifer si bloccò, allora la detective annuì sorridendo con la bocca aperta, restò a guardare Lucifer ancora qualche secondo e poi andò in sala interrogatori, seguita subito dopo dal suo partner, che finalmente espirò.

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