37. Koreatown

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"Lucifer, sei qui"
"Eve..."
"Stamattina quando mi sono svegliata già non c'eri, tutto ok?"
"Credo di aver fatto un bel casino"
"Che è successo?"
"Dato che mi rifiuto di tornare all'inferno da un bel po' di tempo, i demoni spinti dagli sproloqui di un prete morto sono scesi sulla Terra e per convincermi a tornare adesso hanno... hanno preso la detective. Mazekeen è andata a cercarli, mi chiamerà non appena avrà trovato qualcosa"
"Oh, Luce sta tranquillo sono sicura che starà bene" disse Eve vedendo la profonda preoccupazione di Lucifer, che si girò verso di lei e aggiunse:
"Se le accadesse qualcosa, se la teoria di Amenadiel è realmente vera, se noi angeli ci autorealizziamo... allora non oso immaginare che tipo di mostro diventerò"
"Cosa? Luce, tu sei bellissimo così come sei"
"Eve... devi andartene" Disse Lucifer girandosi nuovamente verso il bancone:
"Luce, io non vado da nessuna parte, non mi importa se ti trasformerai in un mostro o qualcos'altro"
Lucifer si girò di nuovo verso Eve, che si stava avvicinando verso di lui, quando arrivò una chiamata di Maze:
"Lucifer, li ho trovati"
"Dove?"
"in una chiesa abbandonata a Koreatown"
Lucifer riattaccò il telefono e si diresse velocemente verso l'uscita:
"Lucifer aspetta"
il Diavolo si fermò e si voltò verso Eve:
"Vengo con te"
"Cosa? È troppo pericoloso, Eve"
"Lascia che ti dia una mano"
"Perchè?"
"Che importa? più siamo meglio è, no?"
"E va bene, ma non perdiamo tempo"

Ali d'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora