32. Aiuto dall'esterno

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"Bene, un altro caso risolto, eh detective?"
disse Lucifer soddisfatto, Chloe si girò verso di lui, fissandolo dritto negli occhi, senza dire una parola:
"Detective, non crederai davvero alle parole di quel Prete, vero?"
"No, è solo che..."
la detective fece una lunga pausa prima di ricominciare quello che si presagiva essere un discorso molto lungo:
"Forse è meglio se adesso andiamo a casa, è stata una giornata lunga dopotutto"
Lucifer non disse nulla, si limitò ad accennare un movimento del capo che avrebbe dovuto indicare approvazione e, dopo che la detective era già andata via, guardò l'orologio della centrale e disse tra sè e sè: "Non sono nemmeno le 16:00..."
Chloe passò la notte pensando alla profezia, alle parole di Kinley e al suo modo di comportarsi all'interrogatorio; Lucifer era tormentato dal desiderio di entrare nella testa della detective, per sapere quello che stava pensando e cosa la preocupasse; Kinley stava in piedi spiaccicato contro le sbarre della cella, in attesa del processo, mentre guardava a destra e a sinistra, sorvegliando l'intero corridoio.

Il mattino arrivò prima del previsto, lasciando solo qualche oretta di sonno a chi era stato tormentato dai pensieri e non portava nemmeno buone notizie:
Chloe fu svegliata da una chiamata della centrale, rispondendo ancora in dormiveglia:
"Decker"
"Detective Decker, forse vorrà sapere che questa notte William Kinley è scappato dalla sua cella, sospettiamo che qualcuno l'abbia aiutato dall'esterno"
La detective si precipitò in centrale, lasciando un messaggio criptico a Lucifer che, molto preoccupato, arrivò in centrale ancora prima della detective. Anche Ella era già lì (in pigiama) cercando qualcosa che potesse dirle dove si trovasse Kinley:
"Lucifer sei qui, oh menomale Chloe sta arrivando, devi andare a cercare Eve, Kinley è scappato, potrebbe essere in pericolo, io nel frattemp..." Lucifer era già scattato per proteggere Eve e non lasciò finire Ella, come sempre d'altronde.
"Ella, hai qualcosa?" chiese Chloe appena arrivata:
"Adesso sto controllando dalle telecamere, oh! Eccolo!" disse Ella indicando un filmato che mostrava Kinley entrare in una sorta di magazzino:
"Qual'è l'indirizzo?"
"1542 Ocean Avenue"
Chloe si diresse all'indirizzo senza perdere tempo iniseme alla SWAT, mentre Lucifer aveva raggiunto Eve in un Hotel non a molti isolati dal magazzino dove era andato Kinley.
Il magazzino era, all'apparenza, vuoto, se non per il corpo esanime dello stesso Kinley, morto strangolato con il suo colletto da prete, Chloe tirò un sospiro di sollievo, ingnara del fatto che l'anima colpevole di Kinley era lì dove migliaia di demoni trepidavano per il ritorno del loro Re

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