The Cursed Light [Sukuna X OC]

Incontri Familiari

_Avviso_
Lo so... Non ne ho mai fatti fino adesso, ma vi chiedo solo (se avete voglia dopo) di leggere l'Angolo Personale a fine capitolo. Vi auguro nel frattempo una buona lettura!

Ah... E grazie mille per le visualizzazioni! Non pensavo di raggiungere un numerino così piccolo ma grande per me!

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E anche quella mattina Mitsuko si svegliò quasi all'alba, lasciando dormire suo marito che, più di tenere le mani solo sulla schiena o capelli come le aveva "promesso", a volte si concedeva il lusso di scendere un po' di più e palparla lievemente.
"È per capire quanto tu sia soffice" ammiccava quella notte non appena la sua mano possente si poggiava sul fondoschiena della fanciulla, facendola subito surriscaldare per l'imbarazzo che provava.
<<Devo ricordarmi che tutte le promesse che mi fa per delle piccolezze non le manterrà mai>> si auto-rimproverò sorridendo, sedendosi poco dopo in ginocchio di fronte al trono del marito.

Si sentiva stranamente felice. E sapeva benissimo il perché, per questo poco dopo sorrise al ricordo della tortura inflitta all'amante di Sukuna. 
Ma non durò molto a lungo questo suo autocompiacimento, mettendosi subito dopo a pregare per ricevere perdono per la sua azione alquanto meschina.
Tornò poi alla sua meditazione, a volte però si concentrava a guardare quei piccoli mostriciattoli rimasti vivi scorrazzare per il santuario.
<<A volte mi chiedo se sia giusto lasciarli vivere anche se adesso il malessere non ce l'ho più>> sussurrava prendendo con due dita una pallina viscida, che in teoria doveva essere una delle sue lacrime che si erano trasformate in maledizione.
Scrollò le spalle, lasciando vivere comunque quell'essere vivente che di pericoloso non aveva niente.

Guardò di fronte a lei, il santuario era così silenzioso che sentiva leggermente russare suo marito da dove era posizionata.
Mai successo prima di allora e uno strano calore che si propagava ad altezza petto, le stava facendo scaldare il cuore. Era diventato quasi raro sentirlo così.
Si alzò da terra per andare in biblioteca a prendere uno degli ultimi manuali che doveva leggere, per poi tornare dove fin prima era inginocchiata.
Si sistemò, per poi appoggiare il librone di fronte a lei con la copertina principale rivolta in alto.

Come poter trasformarsi in una maledizione.

Aveva timore nel leggerlo, ma pensandoci un po' su credeva che fosse inevitabile che prima o poi lo avrebbe aperto per capire meglio quello che c'era scritto all'interno.
Iniziò a sfogliarlo, notando quanto quella scrittura e carta fossero antiche.
<<Ma allora ci sarà già stato qualcuno che lo avrà provato...>> sussurrò iniziando a leggerlo.

Capitolo 1: introduzione.
Chiunque stesse leggendo questo mio manuale, deve sapere che andrà incontro a guai seri.
Politici, stregoni, persone senza poteri. Tutti cercheranno di distruggerlo e di sicuro, nel caso riuscissi a trasformati in una maledizione, non si faranno indietro nel volerti mettere i bastoni tra le ruote.

Dopo queste prime righe, Mitsuko si sentì rapita da quei ideogrammi che stava leggendo.
Non che avesse paura, anche perché comunque un pizzico ne aveva, ma l'idea di diventare immortale con il potere che possedeva le stava iniziando a piacere.
Per non parlare di suo marito... Sarebbero diventati definitivamente il Re e la Regina delle Maledizioni.
Tutti si sarebbero prostrati a loro e di sicuro, dopo la promessa fatta a Ryōmen durante la loro cerimonia, aiutarlo a diventare tale creatura sarebbe stato l'obiettivo assoluto nell'essere la sua moglie devota.
Continuò quindi a leggere.

Si tratta di una tecnica che solo gli stregoni di grado speciale possono usare.
Non prometto che non si possa perdere la vita nell'evocare la maledizione, ma se si ha a disposizione un potere rigenerativo di alto livello, allora si avrà una buona percentuale di riuscita... E diventare così spiriti maledetti.