Lacrime

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__Avviso__

Scusate per quest'altro avviso, ma sarò breve: ci sono scene di sangue e pelle viva. So che non farà chissà che impressione, ma descriverò tutto (non mi aspetto comunque di far troppa impressione).

Ah... E vi chiedo di leggere l'angolo personale. È importante.

Buona lettura.✨

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<<FORZA! PORTIAMOLO DENTRO E CERCHIAMO DI NON DISTRUGGERLI DEFINITIVAMENTE LE BRACCIA!>> gridò Daisuke, mentre insieme agli altri 7 jujutsu stavano cercando di portare l'uomo ormai in fin di vita all'interno del santuario.
Mitsuko, in tutto questo, corse subito in camera zoppicando, tornando con in mano bende, medicinali e un cuscino così da appoggiare la testa dell'uomo.

Lo adagiarono a terra.
Aveva gli occhi chiusi e la bocca semi aperta, forse il residuo di dolore che provava con le ferite che aveva... E non erano per niente superficiali.
Mitsuko rimase in piedi ad osservarlo per qualche secondo, il poco che serviva per essere percepito come ora.
Aveva la testa totalmente rossa dal sangue, più che altro perché alla fronte presentava una lacerazione della pelle quasi da far vedere l'osso della scatola cranica. "Sicuro - pensò Mitsuko - Il cervello sarà totalmente spappolato".
Fece scendere gli occhi verso il resto del corpo e per poco non vomitò.
Si tenne lo stomaco nel vedergli il taglio che aveva all'addome, quel che basta per far fuoriuscire l'intestino ormai gonfio per la troppa aria che aveva preso. Era violaceo/rosso e quei colori, di per sé, li riprendevano anche i tagli netti che aveva alle braccia.
Muscoli totalmente tagliati, l'unica cosa che riusciva a tener ancora legate le braccia al resto del corpo erano le ossa quasi spezzate.

Agli occhi di chiunque Sukuna sarebbe stato spacciato per morto, ma c'era Mitsuko con lui... Almeno uno spiraglio di luce di speranza regnava in quel momento nel santuario.

<<Mitsuko>>.
La chiamarono all'unisono tutti i presenti, facendola tornare alla realtà e iniziare con le sue maledizioni a curarlo.
Si concentrò prima sul cervello, sapendo che senza quello il resto non si sarebbe rigenerato.
<<Ti prego, ti prego, ti prego...>> sussurrò un paio di volte, notando che la pelle, dopo dei lunghi minuti di rigenerazione dell'organo interno, si stava finalmente rimarginando e tornare come prima.

Un sospiro pesante la sovrasto, portandosi poi le mani agli occhi per sfogare la pressione che la stava conquistando.
<<Mitsuko... Il tuo piede>>. Uno dei ragazzi lì presente le fece notare che le ferite alla pianta del piede destro le stavano formando una pozza di sangue tutto lì attorno.
Si girò per guardare ma la sensibilità non la percepiva più.
<<Non ho il tempo per pensare a me. Lo vogliamo capire?!>> chiese furibonda sistemandosi meglio vicino al suo uomo, portando adesso le mani al ventre.
Prese un lungo respiro.
Le lacrime le stavano ormai solcando il viso.
Le mani tremavano per le poche forze che aveva ancora.

Il fratello, oltre a sistemarle per conto suo le ferite della sorella, si rese poi conto dei lividi in faccia.
<<E questi?! Chi te li->>.
<<NON ORA! FUORI TUTTI, ADESSO!>> gridò, venendo poi ubbidita da tutti i presenti.

Tornò a respirare profondamente, iniziando a rimettere a posto l'addome di suo marito.
Quella parte, per quanto ai suoi occhi potesse risultare la meno messa bene, in fin dei conti guarì velocemente.

Il lavoro arduo stava però alle braccia.
Legamenti, tendini, muscoli, vene e arterie... Tutti recisi... Quasi anche l'osso.
<<Ti guarirò... Te lo prometto>> parlò al corpo sotto di lei, ma risposte comunque non ne ebbe anche se ci riuscì a far ricircolare ossigeno al cervello.
Tornò a concentrarsi sulle braccia, ma per quanto fossero ridotte male ci impiegò quasi un ora prima che i primi muscoli si riattaccassero tra di loro.

The Cursed Light [Sukuna X OC] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora