Rinascita

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Se volete spiegazioni, andate all'Angolo Personale in fondo al capitolo (come sempre d'altronde).

Buona lettura!✨

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Erano pronti.
Sul terreno erano disegnati gli ideogrammi che il libro diceva, scritti in senso orario e collegati tramite delle righe che formavano una stella a sette punte.

Mitsuko si guardò intorno.
Non riusciva ancora a crederci che a momenti la loro vita sarebbe cambiata radicalmente.

<<Mitusko>>.
<<S-Sì... Allora...>>.
Si guardò le mani, per poi fissare il suo uomo che teneva in mano un pugnale.
Inizialmente non riusciva a capire, ma poi si ricordò che avrebbe dovuto ucciderlo lei stessa... Entrambi contemporaneamente.

<<Io sono pronto... Tu?>> chiese Sukuna sorridente ma nervoso.
<<I-io... A me basta toccarti l'addome e annullare ciò che ti ho curato...>> spiegò la ragazza guardando il suo uomo.
<<Perfetto... Ma sei sicura che morirò? Se dovessi rimanere in vita->>.
<<ERI MORTO!>>.

Si stava stressando Mitsuko.
Sapeva che poteva avere tutto sottocontrollo in quel momento, ma si sentiva lo stesso male sapendo che Ryōmen doveva di nuovo morire.
E se non fosse riuscita a farlo trasformare in uno spirito maledetto?
E se lui non fosse riuscito a sopportare la trasformazione e sarebbe morto senza poter dopo fargli qualcosa per salvarlo?

<<Mitsuko!>>.

La prese al volto per poter collegare di nuovo i loro occhi, rimanendo in silenzio per capire cosa non andasse bene a lei.
E lo capì, subito, non appena intravide quella piccola luce di tristezza conquistare quei suoi occhi castani.
<<Noi non moriremo. Tu non morirai e nemmeno io. Se dovesse però succedere, stai tranquilla che sia io che te avremo poi la facoltà di farci rivivere.
In un modo o nell'altro, staremo sempre insieme>> e la baciò.

Si staccarono, Mitsuko preparò la sua espansione del dominio: Limbo.
Già usata coi fratelli, la sua espansione consisteva nel creare una sfera dentro la quale c'era solo luce. Stava poi a Mitsuko decidere se i suoi tentacoli dell'oscurità facevano vivere o morire le sue vittime all'interno.
Appena la creò, Ryōmen rimase ancora una volta stupito della sua semplice letalità.
<<Mi sento i brividi dell'eccitazione passarmi tutto il corpo>> sorrise, guardando poi il suo pugnale.

Non che non gliene fregasse niente, ma anche lui era preoccupato di poter perdere sua moglie.
L'unica persona che lo avesse amato per così com'era.
L'unica donna che davanti a tanti ostacoli cercava lo stesso di provare a sistemare insieme a lui.
Lo sopportava, aiutava, supportava e soprattutto rispettava.
Neanche sua madre era stata così e tutto quello rendeva felice il ragazzo.

<<Pronta?>> chiese Sukuna, appoggiando la punta del pugnale in corrispondenza dello stomaco di Mitsuko.
D'altro canto, la ragazza posizionò la sua mano dove l'altro giorno Sukuna aveva tutte le viscere dell'intestino fuori posto.
Prese un respiro profondo, per poi guardare il ragazzo e dargli un bacio semplice ma pieno di sentimento.
<<Cerca di andare in profondità ed estrailo subito. È lo stomaco, non moriremo subito, ma almeno avrò per pochi secondi il controllo del mio dominio. Ricordati di non lasciarlo conficcato, intesi?>> chiese seria la mora, notando adesso anche lei quanto Ryōmen fosse nervoso.

<<Va bene... Al mio tre. 1>> sospirarono entrambi.

<<2>>.
<<Ti amo>> disse velocemente Mitsuko, preparando la sua mano ormai colma di oscurità.

The Cursed Light [Sukuna X OC] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora