Cos'è la Libertà

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La frase di quella mattina la destabilizzò, e non poco.
Era convinta che lui, dato che l'aveva sposata solo per usarla, le avrebbe vietato di uscire... E invece no.
Le diede la libertà di fare quello che voleva, pure raggiungere il centro.
Ma era proprio quella libertà che le faceva paura.

Rimase a meditare quella mattina, finché non vide Sukuna passare e uscire avvisandola che sarebbe tornato per il tramonto.
"Tu fai qualcosa... Studia, esercitati, vai per il bosco... Fai quel che vuoi. Vedere però una donna che non fa niente tutto il giorno non mi piace" le disse Ryōmen prima di uscire, stampandole la frase in testa e facendogliela rimbombare per tutto il giorno.

<<Fare qualcosa... Ma cosa>> ripeté ad alta voce la ragazza poco dopo aver concluso la sua meditazione, per poi decidere di andare a piantare il suo crisantemo nei giardini.
Così seppe come occupare 3 ore della mattinata, ma le restanti proprio non seppe che fare.
Si diresse quindi di nuovo nella sala principale, sempre in ginocchio davanti all'altare nella direzione dell'entrata.
Aveva la sensazione che forse qualcuno sarebbe arrivato, e questo suo sesto senso non sbagliò.

Dalla porta un ragazzo, forse con qualche anno in più di lei, arrivò di corsa fino a dove stava la ragazza.
Aveva il fiatone, le goccioline di sudore che gli cadevano sul collo per scendere poi nella zona del petto scoperto.
Aveva i capelli corti come Sukuna, ma di un colore nero come la pece che quasi scintillavano quando una luce li illuminava. Occhi altrettanto neri e la carnagione di un pallido sano, non cadaverico come quei altri uomini che facevano parte dell'ordine di Sukuna.
Non sembrava essere cattivo, ma faceva pur sempre parte di quel clan.
<<Ho bisogno di parlare con Sukuna-sama>> chiese il ragazzo, presentando quella che fu la sua voce.
Mitsuko non ci capì... Ai suoi occhi, per quanto neutrale volesse sembrare, lui sembrava essere la reincarnazione del suo uomo perfetto.
Anche se seguiva la strada dell'oscurità, quella voce così tanto sicura le fece intuire che in fin dei conti quel ragazzo non era un poco di buono.
<<È uscito stamattina... Dovrebbe tornare questa sera. O aspetti o puoi dire tutto a me che poi glielo riferirò>> disse timidamente, suscitando curiosità al ragazzo.
<<Potrei... Aspettare qua?>> chiese inginocchiandosi, ricevendo conferma da parte della donna.
Rimasero in silenzio, lei a guardare a terra mentre lui ad osservarla.
<<Com'è essere la moglie del più forte degli stregoni? Se posso permettermi?>> chiese cordialmente.
<<Ah... Non c'è problema. Fate qualsiasi domanda. Comunque, tutto sommato mi ha un po' destabilizzata>> disse, scaturendo una leggera risata da parte dell'ospite.
<<Come mai?>> chiese.
<<Beh... Sono stata abituata a rinchiudermi in camera e non vedere nessuno. Quasi come imprigionata. Poi stamattina, Sukuna-sama mi ha dato la libertà di fare quello che volevo>> sorrise al ricordo.
<<Beh... Allora stai bene>>.
<<Sì>>.

Tornarono in silenzio.
Un silenzio di quelli abbastanza imbarazzanti.
Mitsuko non si muoveva e continuava a guardare in basso.
Il giovane invece era immobile a guardarla, studiare ogni suo minimo dettaglio.
Era diventata per lui quasi una statua di grande pregio. Non smetteva di osservarla tanto che alcune volte si avvicinava sempre di più a lei quasi ad arrivarle a un gradino di distanza.
<<Mi chiedo ancora come tu stia con quell'uomo anche solo dopo un giorno di matrimonio>> sussurrò accarezzandole il dorso della mano.
<<Se fossi stato io il tuo marito, a quest'ora saremo a casa, insieme, a fare tutto ciò che più ti piace>> dichiarò avvicinandosi sempre più pericolosamente alla Fanciulla.

Ma era vincolata.

<<Allontanatevi... Vi prego>> chiese poggiando la mano sul petto dell'uomo per allontanarlo, cosa che lui non fece resistenza.
Aveva davanti a sé la donna più forte dell'Impero, e se lei non voleva una cosa era meglio assecondarla.
<<Ho giurato ieri fedeltà ad un uomo che di colpe ha solo di essere lo Stregone più forte e temibile dell'intero Impero. Per quanto io e lui non ci sentiamo una coppia con reali sentimenti, io da moglie non posso tradire le mie parole e il mio compito da sua sposa>>.
<<Ma non ti sembra che così ti senti più incatenata con te stessa? Anche se lui stamattina ti ha dato la libertà di fare ciò che vuoi, ti ha lo stesso rinchiusa in quel vincolo del matrimonio->>.
<<Sarebbe lo stesso anche se mi fossi sposata con qualcun altro>>.
<<Qualcun altro che forse avresti amato già dal primo istante... E che avrebbe pure ricambiato i sentimenti>> sottolineò il ragazzo, lasciando senza parole la ragazza.
<<Scommetto che finita la cerimonia di ieri, lui non ti ha nemmeno toccata->>.
<<Ma non lo volevamo entrambi>> spiegò neutra la ragazza, già sentendosi in difficoltà per ciò che pensava.

The Cursed Light [Sukuna X OC] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora