Infiltrato

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Il cielo ormai aveva preso colori caldi, intensificati dall'avanzata del nemico e dagli attacchi infuocati di Sukuna.

Anche se il suo esercito stava avendo la meglio, il re delle maledizioni si sentiva comunque il peso della fatica sulle spalle. Ma non badava troppo la cosa perché nel frattempo si stava divertendo nel tagliare e incenerire i suoi nemici.
Si guardava ovunque, li invitava ad avvicinarsi e ogni volta che osservava sua moglie lottare, riusciva sempre a potenziare la sua tecnica per quante emozioni provasse nel vederla.

Rabbia, ansia, preoccupazione nel caso l'avessero anche solo tagliato un ciuffo dei suoi capelli castani lunghi e lucenti.

Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di vederla sana e salva, e soprattutto felice.
Sì, aveva anche lui dimenticato qualcosa della sua vita da umano, ma sapeva dell'esistenza della loro figlia dato che Mitsuko l'ebbe quando lui ormai era diventato una maledizione a tutti gli effetti. L'unico vincolo che aveva era di non far ricordare niente a sua moglie di aver avuto Chiaki... E questo a lui faceva male.
Sapeva quanto Mitsuko l'amasse, la vedeva quei giorni al villaggio giocare coi bambini e per quanto lui non li sopportasse desiderava comunque che sua moglie diventasse madre di una sua prole. Maschio o femmina che fosse stata.

Ma in quel momento era tutto cambiato.
La vedeva che era sempre immersa nei suoi pensieri dopo aver dato alla luce la loro figlia e quando gli domandò "Chi è che hai dovuto dimenticare" si sentì un peso al petto. Gli faceva rabbia e tristezza vederla smarrita in qualcosa che lei desiderava più di ogni altra cosa al mondo.

In più, per quella lotta era preoccupato.
Quella sera doveva essere la notte del Rito della Luna. Non sapeva cosa effettivamente poteva fare se l'avesse saltata, ma se Mitsuko era seria nel dover adempire ai suoi compiti allora doveva far di tutto che per quella mezzanotte lei si trovasse nuda sotto ai raggi lunari... Senza nessun nemico intorno a lei.

Continuavano a lottare, tutti.
Chi con la propria energia maledetta, chi con le proprie armi e altri invece corpo a corpo.
Il clan di Sukuna stava avendo la meglio, ma sembrava che il clan Taira aumentase ogni volta sempre più non appena una dozzina dei loro uomini morivano in battaglia.

Mitsuko, oltre ad usare i suoi tentacoli oscuri per uccidere, si guardava intorno per riuscire a capire dove fosse finito Raden. Ma non c'era più nessuna sua traccia: i serpenti erano ovunque - aveva avvisato i suoi compagni di ammazzarli prima ancora che mordessero loro - ma della presenza del corvino traditore non c'era.

"Traditore...".

Guardò in corrispondenza dei corpi senza vita dei suoi fratelli e di quella Hanako.

<<Daisuke!>>.
Guardò suo fratello che nel mentre riuscì con un solo gesto a far cadere 6 uomini dell'esercito nemico che lo circondavano.
<<Dimmi>>.
<<Tu... Oltre ad Hanako, hai fatto entrare nel nostro clan anche Raden Heike? Sapevi del suo doppio gioco?!>>. Per quanto si fidasse di lui, aveva iniziato ad avere dei seri dubbi su di lui... Come: perché fece entrare Hanako Momoe nel clan se per lui non era un problema trovare tutte le informazioni riguardanti una persona?

<<I-io...>> ci pensò, e arrivò alla conclusione che effettivamente lui, fino a quel momento, aveva solo fatto entrare nel clan gente che non doveva far parte della loro famiglia.
<<Sei stato tu a->>.

<<DOBBIAMO FAR ENTRARE NEL SANTUARIO LA DONNA!>>.
Un urlo lontano di un generale del clan Taira fece preoccupare Mitsuko.
Lo guardò, trovò da dove provenne la voce, e infatti un gruppo di uomini si stavano avvicinando a lei pronti per ucciderla oppure farla entrare nella sua dimora dove la luce della luna non poteva raggiungerla.

The Cursed Light [Sukuna X OC] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora