Quando in meno di un anno la tua monotona vita viene sconvolta da capo a piedi, incontri l'amore della tua vita ed inaspettatamente è un ragazzo che vive di elemosina, ruba in casa tua, diventa un alcolizzato, viene accusato da tuo padre di averti picchiato e finisce in carcere, vince il processo e torna in libertà, probabilmente l'ultima parola che dovrebbe venirti in mente è "noia". Eppure, Harry si annoiava; a dirla tutta, il ragazzo viveva in perenne bilico tra la noia e la paura che succedesse qualcosa di nuovo che gli sconvolgesse l'esistenza: dopo un mese senza avvenimenti eclatanti, a parte scoprire che Elisabeth era incinta di Niall e Liam e Zayn si sarebbero sposati a fine estate (e wow, effettivamente non erano proprio avvenimenti eclatanti, vero?), non era ancora riuscito ad accettare il fatto che forse ora la sua vita sarebbe stata normale; pensava a questo, mentre stava sul balcone ad osservare il parco della sua casa, ed era talmente immerso nei suoi pensieri che sobbalzò quando qualcuno tirargli una forte pacca sul sedere:"Louis, sei un pezzo di imbecille!" Disse con voce acuta, mentre il ragazzo scoppiava a ridere:"Ho interrotto la tua contemplazione del nulla, damerino?" "Crepa, solo perché io so fare pensieri intelligenti e tu no, non vuol dire che te la devi prendere con me!" Disse imbronciandosi, cosa che fece ridere ancora di più Louis:"Oh mi scusi, signor Trinity college" disse schioccandogli un bacio sulla guancia, per poi sedersi sulla balaustra del balcone e guardarlo:"Vuoi sapere una cosa?" Disse poi, cercando di rimanere serio. Harry alzò gli occhi al cielo, preparandosi a sentire l'ennesima cazzata del suo ragazzo, poi lo invitò a parlare con un cenno della testa:"Voglio andare a scuola" disse Louis, ed Harry scoppiò a ridere, bloccandosi poi quando vide l'espressione sul volto del ragazzo:"Cioè, dicevi davvero?" disse sorpreso, e Louis annuì:"Si, ma non a scuola proprio... cioè, voglio imparare sul serio a leggere e scrivere... Me la cavo, ma voglio imparare davvero" disse mordendosi nervosamente il labbro inferiore, e per la prima volta in quasi un intero anno, Harry vide il suo ragazzo imbarazzato, e lo trovò adorabile in modo esagerato: aveva le guance leggermente rosse e teneva lo sguardo passo, mentre con i denti continuava a torturarsi quel povero labbro, mordicchiandolo leggermente; il riccio gli sollevò il viso e lo baciò dolcemente sulle labbra, guardandolo negli occhi:"Imparerai a leggere e scrivere meglio di me, ok? Te lo prometto" sussurrò senza staccarsi dal bacio, sentendo le labbra di Louis che si schiudevano in un sorriso contro le sue.
*
Niall camminava nervosamente nella sala d'attesa, aveva fatto così tante volte lo stesso percorso che probabilmente a breve si sarebbe consumato il pavimento, ma lui continuava imperterrito. Dal canto suo, Elisabeth lo fissava divertita: era la prima ecografia a cui andavano insieme, era alla fine del primo trimestre, quindi era solo l'ennesimo controllo, ma Niall era agitato come se stesse per nascere davanti ai suoi occhi. Quando l'infermiera aprì la porta, il ragazzo spiccò una corsa degna di un centometrista olimpionico e si parò davanti alla donna, che lo guardò confusa e lesse il nome sulla cartella:"Elisabeth... Goosman? L'ho letto bene?" "Alla perfezione" disse la ragazza sorridendo, per poi alzarsi ed allontanare Niall dalla povera infermiera, che sembrò quasi sollevata:"Prego, il medico è pronto a ricevervi" disse lei cordiale, facendoli entrare nello studio.
Il dottore sorrise alla coppia a fece sdraiare Elisabeth sul lettino:"Allora, signorina Goosman" disse, ma la ragazza lo interruppe:"Ho l'età di sua figlia, per favore.." "Scusa... Elisabeth... Dicevo, a quale settimana siamo ormai?" Elisabeth aprì la bocca per rispondere, ma Niall la precedette:"Tredicesima e due giorni" disse con lo stesso zelo con cui un alunno che ha studiato risponde alla maestra, facendo alzare gli occhi al cielo alla ragazza, che però sorrise:"Che padre coinvolto" disse il medico mentre preparava l'attrezzatura, ed Elisabeth ridacchiò:"Anche troppo, ha più ansie della mamma.." "E' spesso così -disse il dottore, mettendo il gel sulla pancia della ragazza- ok, ora stai ferma" continuò, iniziando a muovere la sonda sul ventre ancora piatto. Niall inizò a fissare intensamente il monitor, mentre Elisabeth lo guardava intenerita:"Ed eccolo qui" disse sorridendo il medico, indicando il bambino nello schermo, e Niall sgranò gli occhi:"Così... Minuscolo?" "Ni, tesoro, cuore, amore bello... Sono alla fine del terzo mese, come pensavi che potesse essere?" disse sospirando e facendo arrossire visibilmente il ragazzo. Il medico stampò l'ecografia, passandone una copia a Niall:"E' lungo sei centimetri, è nella norma" disse, per poi lasciar scritte ad Elisabeth le date dei prossimi esami.
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Different worlds || Larry Stylinson
RandomLondra, anno 2014. Due quartieri diversi, opposti, divieto assoluto di mischiarsi. E se nonostante tutto la vita avesse in serbo un destino diverso da quello che i genitori vogliono per te? Saresti pronto ad accettarlo?