Love or mistake?

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"Sarà sicuramente incazzato nero con noi, vedrai..." Disse Zayn a Liam, sicuro che il loro migliore amico non gli avrebbe mai più rivolto la parola.
Quando Harry era arrivato a scuola quella mattina, si era seduto alla sua scrivania senza salutare nessuno, limitandosi ad estrarre il libro della lezione e metterlo sul tavolo, per poi iniziare a fare tutt'altro con il cellulare. Questo aveva portato gli altri due a pensare che, dopo che l'avevano abbandonato da solo nel bar la sera prima, Harry avesse deciso di tagliare tutti i ponti con loro due; entrambi sapevano bene che il loro amico aveva un carattere che definire complicato sarebbe stato un palese eufemismo, perché Harry non riusciva mai a far capire quello che aveva in testa: a volte rideva alle battute su di lui, altre volte se la prendeva a morte... C'erano alcune cose banali che suscitavano il suo nervoso, altre che invece non lo infastidivano minimamente.
Perciò appena la prima ora finì, i due ragazzi si catapultarono da Harry, che li guardò da dietro gli occhiali da sole che nemmeno si era tolto:"Ciao ragazzi... Che volete?" Disse svogliato; Liam aprì la bocca per dire qualcosa, ma Zayn lo batté sul tempo:"Scusa per ieri sera Harry... Non volevamo mollarti li da solo, ma è successo che.. Che..." Il ragazzo guardò il pavimento e si bloccò, e Liam lo recuperò in corner:"Che Zayn si è sentito male per l'alcool, ma è troppo orgoglioso per ammetterlo!" Disse scoppiando a ridere; Harry sorrise ai due:"Tranquilli, nessun problema... Sono tornato a casa a piedi passando dal quartiere povero.." Liam sgranò gli occhi:"Sei impazzito?! Da solo la dentro?!" "Oh si, in effetti sono finito nei guai -disse lui annuendo- ma poi un ragazzo mi ha aiutato... Ed eccomi qua". Gli altri due si accorsero dell'inspiegabile sorriso che era spuntato sulle sue labbra mentre parlava di quello che gli era successo, ma decisero di non fare domande, e forse Harry pensò che non avessero notato niente.

La verità era che Zayn osservava sempre le labbra del suo amico, quando parlava... Gli piacevano, non poteva farci niente; trovava che Harry avesse due labbra perfette, e quando gli parlava gli veniva voglia di baciarle. Erano perfino più belle di quelle di Liam, eppure lui amava tutto di quel ragazzo: gli occhi, i capelli, le mani, la risata, la voce... Ma quelle labbra, le labbra di Harry, superavano quelle di qualunque altra persona.
Zayn non ricordava bene come tutto fosse cominciato, ma era certo che la bocca di Harry fosse una delle principali cause. Ricordava solo che fin dal primo giorno in cui si erano conosciuti le aveva osservate, e poi aveva iniziato a provare l'impulso di baciarlo ogni volta che sorrideva o parlava... Quando si mordeva il labbro inferiore, poi, Zayn doveva ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non buttarglisi addosso; aveva capito così di essere quello che era, e non gli era sembrato affatto male, se non per il fatto che teneva troppo al suo amico per rischiare di rovinare l'amicizia dichiarandogli quello che provava.
Poi nella sua vita era arrivato Liam, e tutto era cambiato; l'aveva visto arrivare a scuola in limousine, ed era rimasto immobile a fissarlo, sicuro che fosse l'essere più perfetto che avesse mai visto: forse quello voleva dire essere innamorati? Vedere qualcuno per la prima volta e rimanerne colpiti così tanto da non riuscire a toglierselo dalla testa? Non avendo una risposta a quella domanda, Zayn aveva semplicemente deciso di essere sé stesso, e la cosa aveva funzionato: lui e Liam Payne erano diventati migliori amici in brevissimo tempo, per poi legarsi sempre di più; ogni volta che Liam lo abbracciava, gli sorrideva, o semplicemente lo guardava, Zayn si sentiva morire dentro. In nessun luogo al mondo si sentiva a suo agio come tra le braccia di Liam, e la cosa che desiderava di più era essere ricambiato ma, sebbene i segnali fossero, a suo parere, molti, non c'era mai stata una dichiarazione vera e propria in cui il ragazzo ammettesse la sua sessualità.

Liam stava guardando Zayn con gli occhi pieni di gelosia: detestava il modo in cui fissava le labbra di Harry, come se fossero la cosa più perfetta presente nel mondo; faceva sempre così, e la cosa lo faceva impazzire, perché a lui quel ragazzo non lo guardava mai come se volesse baciarlo da un momento all'altro.
La pura verità era che lui era follemente innamorato di quell'idiota, e che l'avrebbe baciato li e subito, se non fosse stato per lo sguardo che il ragazzo riservava all'amico. Che Zayn fosse gay ormai l'aveva capito da un bel pezzo: nessun ragazzo fissa in quel modo il suo migliore amico parlare, il solo sguardo lo fregava ogni volta; eppure, e questo lo faceva impazzire, Liam non riusciva a capire se fosse minimamente interessato a lui.
Ogni scusa era buona per guardarlo, per abbracciarlo, per sfiorarlo anche solo per un istante, ma gli sembrava che le occasioni le cercasse solo lui, mentre l'altro rimanesse indifferente ed accettasse semplicemente il fatto che il suo migliore amico lo volesse accanto.
Eppure la sera precedente gli era quasi sembrato che lui volesse rimanere da solo con lui, quando erano usciti dal bar e lui l'aveva abbracciato, usando la scusa del freddo, per poi tornare in limousine a causa di un presunto malessere di Zayn dovuto al troppo alcool.

Different worlds || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora