Dire che Niall si era rotto le palle dell'assenza di Louis, era palesemente un eufemismo; era completamente isterico per questa cosa, non ne poteva più: lui voleva andarsene per aiutare Elisabeth, aveva bisogno di parlagliene e lui che faceva? Si rifugiava a vita in casa di Harry, a dormire e mangiare a sbafo.
Per questo motivo, Niall si era deciso a chiedere aiuto ad Elisabeth, dicendole di andare a casa di Harry e chiedergli senza troppi giri di parole di sbattere fuori a calci nel culo Louis, così da poterci finalmente parlare. E infatti, ora Elisabeth stava li, davanti al cancello della villa di Harry, dondolandosi da un piede all'altro mentre aspettava che le aprissero, completamente ignara dell'accaduto perché, si sa, i panni sporchi si lavano in casa.
Quando finalmente entrò, la ragazza si trovò di fronte ad un nervosissimo signor Styles, cosa che la inquietò non poco, che la indirizzò senza troppi complimenti verso la camera del figlio; Elisabeth bussò alla porta, ricevendo in risposta un:"Vaffanculo!" Che non si sarebbe mai aspettata di sentir uscire dalla bocca di Harry; a quel punto si limitò ad alzare gli occhi al cielo ed irrompere nella stanza, piantandosi poi in piedi davanti al letto:"Grazie per la gentile accoglienza, Harry, è meraviglioso sentirsi amate e benvolute.." Disse ironica, e Harry alzò la faccia dal cuscino, facendola ammutolire: il viso del ragazzo era solcato dalle occhiaie, che circondavano gli occhi rossi e gonfi a causa del pianto incessante che continuava da tre giorni. Elisabeth indietreggiò appena, quasi sconvolta, poi si schiarì la voce:"Mi... Mi manda Niall.. Lui.. Chiede se puoi far uscire Louis di casa" sussurrò incerta; a sentire quel nome, Harry scoppiò a piangere un'altra volta, guardando la ragazza dritto negli occhi:"Lui non è qui... Devi dirlo a Niall.. Deve aiutarlo..." "Aiutarlo? Harry, che cosa..." "È in prigione, Elisabeth... È in prigione e io non posso fare nulla" sussurrò, per poi ricadere con la faccia nel cuscino, che soffocò i singhiozzi.
*
"Come sarebbe a dire che non puoi fare nulla?!" Chiese Zayn a suo padre, per l'ennesima volta; "Non sono un avvocato, Zayn! -rispose nuovamente lui- ho solo delle conoscenze, ma nessuno, e dico nessuno, dei miei amici si metterebbe a difendere uno... Uno così!".
Erano giorni interi che Zayn provava a convincere suo padre a parlare con qualcuno dei suoi clienti avvocati, ma senza alcun risultato; nel quartiere ricco, lo scandalo della famiglia Styles era a conoscenza solo dei Malik e dei Payne, a causa dei figli: non avevano rivelato nulla, ma nessuno era in grado di aiutare il ragazzo, o probabilmente nemmeno ne aveva l'intenzione; si perché sebbene i genitori dei due ragazzi avevano accettato senza troppi se e ma l'amore dei loro figli, gli riusciva molto più difficile immaginarlo tra un ragazzo come Harry, ed un poveraccio squattrinato.
E così, a nulla erano valsi gli sforzi di entrambi, le suppliche, le richieste... I loro genitori non avrebbero mosso un dito, ma come compatirli? Li da loro, era un vero e proprio disonore ciò che era accaduto in quella casa.
*
Niall scoppiò a ridere, scuotendo la testa:"Cazzo, non poteva inventarsi una scusa migliore?!" Disse guardando la ragazza, che però rimase seria:"Niall, Harry era distrutto, sono certa che non stesse scherzando" disse secca, e la risata morì sulle labbra del biondo, trasformandosi in un'espressione di puro panico: perdere Louis era sempre stato il suo incubo peggiore, ed ora si stava avverando.
Il ragazzo iniziò a respirare affannosamente, mentre le lacrime rigavano il suo volto; Elisabeth si inginocchiò davanti a lui e gli prese il viso tra le mani, guardandolo negli occhi:"Ni... Ni calmo, ok? Ti aiuterò, cercherò in ogni modo di aiutare Louis, te lo giuro Niall" disse convinta, ma Niall scosse la testa:"Non puoi fare nulla... Nulla... Nessuno ci aiuta quando finiamo la, ci rimaniamo per sempre" rispose Niall singhiozzando; la ragazza lo tirò a se e lo strinse forte, giurando a se stessa che, a costo di spendere tutti i suoi soldi, avrebbe tirato Louis fuori da la.
STAI LEGGENDO
Different worlds || Larry Stylinson
RandomLondra, anno 2014. Due quartieri diversi, opposti, divieto assoluto di mischiarsi. E se nonostante tutto la vita avesse in serbo un destino diverso da quello che i genitori vogliono per te? Saresti pronto ad accettarlo?