Revelations

21.6K 844 1K
                                    

Zayn camminava lungo le vie del suo quartiere, e già questa era una cosa strana; lui non andava mai in giro a piedi, come nessun altro da quelle parti, ma viaggiava sempre in limousine.

Il ragazzo si guardò nervosamente intorno, poi entrò nel parco e si sedette su una panchina, come se stesse aspettando qualcuno; e quel qualcuno arrivò poco dopo, ma non era solo: un gruppo di cinque ragazzi ben vestiti, con i capelli in ordine e che chiacchieravano tranquillamente avanzavano lungo il viale alberato.

Zayn si agitò sulla panchina e li fissò, finché non arrivarono di fronte a lui:"Bell'occhio Malik, ti dona" disse uno dei ragazzi, provocando le risate degli altri :"È colpa tua stronzo -rispose lui- per non parlare del labbro"; il ragazzo che aveva parlato si avvicinò a lui:"A dirla tutta, Malik, se non ti fossi messo in mezzo non sarebbe successo niente..." "Messo in mezzo? -disse Zayn stringendo i pugni- ho sentito quello che dicevate, te e i tuoi amici del cazzo!" Il ragazzo sorrise:"Appunto, non avresti dovuto sentire...". Zayn strinse i pugni fino a conficcarsi le unghie nei palmi delle mani:"Stavate preparando una fottutta rissa con la persona che amo, come avrei potuto non ascoltare, eh?" "Non so, tappandoti le orecchie magari?" Disse il ragazzo, facendo ridere di nuovo i suoi amici:"Sei solo un gran coglione Stephan, lo siete tutti e cinque"; il ragazzo avvicinò la bocca all'orecchio del moro:"Stai attento a quello che dici, Malik, se non vuoi finire male -disse piano- ah, per la cronaca: adoro quando sei volgare" disse con un ghigno che il suo interlocutore non poté vedere, ma intuì dal tono della voce, poi gli sfiorò l'orecchio con le labbra e parlò ad alta voce:"Stai alla larga da noi, frocetto, e lasciaci fare quello che ci pare" disse, poi sputò a terra molto vicino alle sue scarpe, e se ne andò con i suoi amici.

Zayn si passò le mani sul volto, gemendo per il dolore quando prese dentro l'occhio, poi si sdraiò sulla panchina: Stephan chiamava lui frocetto, e poi gli diceva certe cose... Che coraggio aveva? A quanto pareva, anche lui era gay, e questo lo faceva imbestialire; perché avrebbe dovuto fare del male a Liam se era uguale a lui?

Non riuscendo a trovare una risposta, il ragazzo si alzò e si avviò verso casa, pensando ad una scusa convincente da rifilare ai suoi genitori per spiegare il suo occhio.

*

Una settimana dopo l'apparizione di Louis sul davanzale di Harry, i due continuavano a vedersi praticamente ogni giorno; il ragazzo entrava di nascosto a casa del più ricco, il cui umore era migliorato notevolmente da quando si frequentavano.

Avrebbe voluto dire che stavano insieme, ma non ne era assolutamente certo: dopotutto andare a letto con qualcuno non voleva dire automaticamente essere il suo ragazzo... Oppure si? Harry si arrovellava tutto il giorno su questa domanda, ma poi arrivava Louis, e gli faceva dimenticare ogni cosa: i dubbi, le paure, e perfino chi fosse; il riccio non era più Harry Styles, un ricco abitante del quartiere alto con una famiglia rispettabile, ma solo un ragazzo innamorato e con una dannata voglia di scopare con il suo ragazzo.

"Scopare"... A Harry quel termine imbarazzava tremendamente, e gli sembrava abbastanza volgare, ma doveva ammettere che gli piaceva da morire quando a dirlo era Louis; Harry sapeva che per il ragazzo non era solo sesso, e, anche se Louis non gliel'aveva mai confermato, era certo che per lui fosse amore... Loro non facevano sesso, facevano l'amore, ma la volgarità che Louis usava qualche volta (e anche troppo spesso) gli piaceva.

Harry aprì la finestra di camera sua e Louis gli si fiondò letteralmente addosso, spiaccicandolo contro la parete della stanza e iniziando a baciarlo; il riccio ricambiò il bacio, cercando di parlare:"Mi sei -bacio- mancato" disse, facendo sorridere il ragazzo:"Non ci siamo visti per un solo giorno, damerino..." "Lo so -rispose lui sulle sue labbra- ma é sembrata un'eternità"; Harry non capì se al ragazzo fece piacere sentirselo dire, in realtà non capiva mai le sue emozioni , ma diede per scontato che anche lui gli fosse anche solo vagamente mancato quando, tra un bacio e l'altro, Louis gli bisbigliò:"Ti scoperei qui contro questa parete, sai?".

Different worlds || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora