Epilogo: Londra

10K 840 331
                                    

Londra alle prime luci dell'alba sembrava un'alveare; i pendolari iniziavano ad uscire di casa, le persone che avevano fatto il turno di notte si trascinavano verso le loro abitazioni e i festaioli uscivano dai bar per cercare di dormire almeno un paio d'ore prima di dover correre chi a scuola e chi al lavoro.

Nel quartiere povero si spegnevano i fuochi fatti per riscaldarsi, ci si rintanava nei sacchi a pelo e nelle baracche in cui si dormiva, mentre gli uomini uscivano sperando di trovare un lavoro giornaliero che gli permettesse di sfamare le loro famiglie. Solo più tardi le donne si sarebbero alzate e avrebbero preparato una magra colazione per i loro figli che, se erano fortunati, andavano alla scuola pubblica, se non lo erano bazzicavano per le strade tutto il giorno, o chiedevano l'elemosina.

A distanza di due anni, il mondo sembrava invariato, perché si sa che anche se la tua vita viene sconvolta, la terra continua a girare ed il sole a bruciare.
Nel quartiere ricco tutti dormivano ancora.
Tutti, tranne un ragazzo alto, riccio, con i capelli fino alle spalle e gli occhi verde smeraldo; un ragazzo che solo due anni fa pensava che avrebbe sposato un giorno una ricca ereditiera, avrebbe fatto il direttore di qualche banca e sarebbe diventato importante. Ora importante lo era di certo, anche se non come aveva sempre pensato: era importante per Louis, che lo amava con tutto il cuore, importante per Skyler, che ormai aveva quasi un anno e li chiamava papà, riempiendogli il cuore di gioia ogni giorno, e forse era importante per tante persone che, grazie a lui, avevano imparato a seguire i loro sogni.
Forse il cambiamento della tua vita non sconvolgerà il mondo, ma se vivi in un quartiere fatto di regole e convenzioni sociali può dare una spinta per cambiare qualcosa.
Harry era sveglio perché si sentiva osservato, e quando aveva aperto gli occhi si era trovato quelli di Skyler puntati addosso: la bambina aveva dormito con loro nel lettone, si era svegliata ed era rimasta a fissare i suoi papà che dormivano mano nella mano; forse cercava di capire come tanto amore potesse provenire solo da due persone, perché si sa che i bambini capiscono sempre tutto, e Skyler si era accorta di avere due papà che si amavano alla follia, ed a lei piaceva la sua famiglia, le piaceva anche se sembrava troppo piccola per capire che era diversa dalle altre: la verità, era che sebbene fosse piccola sapeva che la parola "mamma", quella parola che Michael usava tanto spesso, non le apparteneva, lei non l'aveva imparata. Penserete che sia assurdo che una bambina così piccola sappia queste cose, ma la verità é che sono gli adulti a non comprendere ed a non voler sapere, perché i bambini, nella loro innocenza, capiscono ed accettano ogni forma d'amore, perché non importa come sia, ma basta che ci sia.

Louis ed Harry erano andati a vivere da soli, sebbene il riccio fosse probabilmente il ragazzo più mammone del pianeta: ogni weekend erano a pranzo dai suoi, nella casa dove era cresciuto, ed ogni volta passava nel suo vecchio studio e guardare quel "ti amo damerino" che sembrava appartenere ad una vita fa, e che aveva sconvolto tutto ciò che sapeva sull'amore.

Due case più avanti, nella stessa via, Elisabeth e Niall sistemavano le ultime cose nella valigia del piccolo Michael, che ancora dormiva nel suo lettino; come ogni mese, sarebbero partiti per passare una settimana in Irlanda dai genitori di lui, quei genitori che non l'avevano cresciuto ma che l'avevano sempre amato, e glielo stavano dimostrando con tutte le loro forze. Finalmente, Niall aveva una famiglia, qualcuno che non fosse solo Louis: aveva una moglie, un figlio, dei genitori e dei suoceri, e nemmeno nei suoi più grandi sogni aveva mai immaginato che un giorno sarebbe stato circondato da così tanto amore.
Dal canto suo, Elisabeth era orgogliosa di quel che aveva creato, delle scelte prese, di quel coraggio che fingeva di non sapere da dove arrivasse, ma che in realtà sapeva che proveniva da quel ragazzo che l'aveva fatta innamorare arrossendo e balbettando, e da quel figlio che aveva accolto con gioia fin da subito, appena era passata la paura. Aveva fatto di tutto per rendere la sua vita normale, ed ogni mattina, mentre preparava il biberon a Michael e la colazione a Niall, ringraziava il cielo per esserci riuscita.

Nel quartiere ricco mancavano due ragazzi, i primi due ad aver dichiarato il loro amore al mondo. Zayn e Liam si erano trasferiti a Los Angeles: il padre del moro aveva aperto una filiale della sua attività nella città californiana, ed il figlio era la a controllarla. Di bambini ancora non ne avevano, ma erano felici così; entrambi sapevano che un giorno sarebbero diventati genitori, solo che non era ancora arrivato il momento.

La loro storia, quella di ognuno di loro, si conclude così ed insegna che forse il lieto fine esiste, basta solo lasciare che la vita faccia il suo strano, tortuoso ed a volte incomprensibile corso.

Angolo autrice.
Ebbene si, è arrivata la fine. Mi piange il cuore, davvero: scrivo questa fanfiction da un anno e mezzo, e mi rattrista così tanto vederla finita! Vorrei continuarla, ma ormai i personaggi hanno la loro vita praticamente idilliaca, e senza colpi di scema e difficoltà che "different worlds" sarebbe? Ci ho messo tantissimo tempo a pubblicare questo piccolissimo epilogo perché non volevo che finisse, non riuscivo a pensare che si fosse conclusa davvero. Ringrazio tutti voi che avete seguito questa storia, pubblicherò un "capitolo" in cui scriverò le varie iniziative legate alla fanfiction perché davvero, ci ho messo tutta la mia anima per scriverla. Spero che la storia vi sia piaciuta, vi ringrazio infinitamente per la pazienza, la voglia di leggere, i commenti, i messaggi che mi sono arrivati durante tutta la pubblicazione.
Sono felice di vedere che la storia che amo così tanto ha fatto emozionare tante persone, e soprattutto che in così tanti l'abbiano letta: non mi aspettavo certe cifre, davvero, vi sono infinitamente grata.
Scrivere é una mia grande passione, forse la più grande, e vedere che le persone leggono ciò che scrivo é la più grande gratificazione per me.
Non smetterò di scrivere, é una promessa; ci saranno dei piccoli progetti legati a Different worlds, che come ho detto poi vi spiegherò, e poi pubblicherò delle os appena questi dannati esami mi lasceranno il tempo di completarle.
Non scriverò più fanfiction, probabilmente, perché... Non lo so nemmeno io perché, ma credo sia perché amo troppo Differend worlds per riuscire a staccarmene e creare una nuova storia da zero. Magari riprenderò una mia vecchia ff, la riscriverò per bene e la pubblicherò, ma non penso riuscirò ad inventarmi una storia da zero, perché la mia storia é questa qui.
Ancora un enorme grazie a tutti, ad ognuno di voi.
Lils

Different worlds || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora