☘ NOCTIS☘

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7.

<<Punta gli occhi sul mio cuore e non distogliere lo sguardo mai più>>

Non aveva dormito quella notte, il suo sguardo rimase fisso sul soffitto. Teneva le lenzuola strette al petto e cercava di sprofondare il più possibile nel materasso. La luce della luna entrava dalla finestra, ma incominciava pian piano ad essere sostituita da quella dell'alba. Maledisse tutti i pensieri che lo tennero sveglio, si sarebbe ritrovato quella mattina con due profonde occhiaie sul volto. Eppure non sapeva cosa fare, come comportarsi in presenza di Jungkook. Si era creata una distanza dopo quella conversazione avvenuta nel vicolo del paese. Il corvino si era sfogato, era esploso, ma non aveva ottenuto nessun responso da parte di Taehyung. E quest'ultimo seppe fin da subito che fu una cosa assolutamente sbagliata rimanere in silenzio, senza nessuna parola di conforto. Lo aveva semplicemente lasciato andare via, con una grande rabbia in corpo. Dal canto suo Jungkook non poté negare di esserci rimasto male nel non aver trovato appoggio in Taehyung. Aveva lasciato andare i suoi pensieri solo perché aveva capito che quel ragazzo fosse diverso da tutti gli altri. Era il rivoluzionario, il prorompente, quello che aveva sempre una novità da raccontare, quello che aveva una visione tutta sua del mondo. Aveva ragione, ma non del tutto, i suoi occhi semplicemente amplificavano quell'anima, già bella di per sé. 

Taehyung a quel punto si alzò e decise che si sarebbe dato da fare fin da subito quel giorno, andando a lavorare a quel dipinto che sembrava avanzare sì, ma neanche troppo. Erano le otto di mattina, perse poco meno di due ore, tra vestizione e colazione. Non si aspettò minimamente di trovare Jungkook coricato sulla panchina in pazzia. Storse il naso di fatti, come poteva stare lì a maniche corte? Seppur primavera inoltrata, la mattina presto faceva fresco e già si immaginava i dolori alle ossa che avrebbe provato il ragazzino di lì a poco. Lì vicino, vi era anche Maggie, rannicchiata su se stessa per cercare calore, un po' come il suo padrone che se ne stava lì in una posizione semi fetale.

Si avvicinò e poté osservare meglio il viso addormentato dell'altro. Si abbassò alla sua altezza e sorrise. Aveva la bocca leggermente schiusa e la frangia gli copriva parzialmente gli occhi, ricadendo verso il basso. Recuperò aria nei polmoni «Buongiorno!» esclamò ad un palmo dalla faccia di Jungkook. Il ragazzo sobbalzò dalla paura e le sue iridi scattarono da un lato all'altro prima di soffermarsi sul volto di Taehyung sorridente. Roteò gli occhi e sbuffò «Appari sempre all'improvviso tu?» e si girò sull'altro fianco, dandogli le spalle.

Taehyung allora balzò in piedi ridacchiando, si pose una mano sul petto inizialmente con fare fiero «So che volevi dirmi che ti sorprendo sempre. Ti è solo uscita male la frase» posò per un attimo la borsa a terra e si sfilò il giacchetto marroncino che portava per poi appoggiarlo a mo' di coperta sull'altro.

Jungkook si spaventò nuovamente di fatti si mise a sedere cercando di guardarsi la schiena e provando a capire cosa gli stesse donando quel calore così piacevole «Perché?»

𝑳𝑨 𝑩𝑬𝑳𝑳𝑬𝒁𝒁𝑨 𝑫𝑬𝑳𝑳'𝑰𝑵𝑽𝑰𝑺𝑰𝑩𝑰𝑳𝑬 // ᵀᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora