28.
<<La freschezza ed il calore sul tuo volto, mi liberano il cuore dalle tenebre>>
Quella mattina mi alzai dal letto leggermente più rincuorato del solito. Non ebbi nessun incubo quella notte, dormii come un bambino e ne fui tanto grato. Mi era proprio servito un momento di stacco, di rilassamento totale. Ma non feci colazione, sentivo ancora la bocca dello stomaco chiusa. Così mi vestii in fretta e in furia rendendomi conto che sì, ero in ritardo per la seduta dal dottor Min. Mi avvicinai alla tua foto, ti lasciai un bacio e corsi fuori casa. Ormai andavo più che volentieri in ospedale, non lo vedevo più in senso negativo, anzi tutto il contrario. Mi trovavo a mio agio, le persone mi capivano, provavano i miei stessi sentimenti.
Namjoon mi accompagnava più sporadicamente, sapeva che non sarei scappato e soprattutto, il mio desiderio si era avverato. Non avevo più rivisto quel ragazzo del thè ed era un sollievo enorme. Pensai spesso a lui, mi ritornava in mente il suo viso e quel mio maledettissimo cuore non la voleva sapere di rallentare. Ed i sensi di colpa crescevano esponenzialmente.
Poi passò una settimana, durante la quale mi aggiravo mezzo nascosto e sempre vigile per evitare un possibile incontro. Poi passarono due settimane e riottenni il coraggio di girare l'angolo del corridoio senza prima affacciarmi e controllare. Alla terza settimana mi misi la mente ed il cuore in pace. Probabilmente era passato solo per una piccola visita, niente di più, niente di meno.
Sembravo veramente aver ragione. Anche quel giorno feci la seduta di gruppo, parlai, ascoltai gli altri. Bisognava imparare a dare e ricevere. Era bello sfogarsi ma bisognava lasciare lo spazio anche ad altri. Yoongi si congratulò addirittura con me per i progressi fatti. Sinceramente non ne vedevo così tanti, però era lui il medico, quindi perché non dargli ragione.
Andandomene passai per il cortile, era una bella giornata, forse un po' di sole non mi avrebbe fatto male. In realtà non mi riconoscevo neanche più guardandomi allo specchio. Sembravo...Sembravo appassito.
Ma la cosa che più mi sorprese quel giorno, fu il ritrovarmi davanti alla faccia una rosa arancione. Stoppai i miei passi e la scrutai per bene «Un fiore per un altro magnifico fiore» mi mancò il respiro nel sentire quella voce solleticarmi l'orecchio.
Mi girai a rallentatore con il cuore in gola. Non avevo paura ma diamine se mi aveva messo ansia quella situazione. Me lo ritrovai ad un centimetro dal viso. I miei capelli mossi sbattevano letteralmente sulla sua fronte «Oh mio Dio» balzai all'indietro mettendomi una mano sul petto. Era lui. Era ricomparso dopo quasi un mese.
«Ti ho spaventato? Mi dispiace» mise di nuovo su quella faccia preoccupata e mi venne automatico scuotere la testa per negarlo «Non so se ti ricordi di me» disse titubante mentre si rigirava quel fiore tra le mani mezzo sconsolato «Hoseok» eppure appena pronunciai il suo nome rividi quel dannato sorriso attraversargli il volto da lato al lato.
Quel ragazzo sembrava brillare di luce propria «Esatto! Prendi è per te» mi porse nuovamente la rosa ed io, rimasi là a guardarla, indeciso se prenderla o no. L'unica cosa che mi chiesi mentalmente fu: Kook, non voglio farti un torto, non ti sto dimenticando, non ti sto declassando. Solo che gli occhi di quel ragazzo sembrano pregarmi per accettarla e mi dispiacerebbe troppo vederlo con un piccolo broncio. Quindi, posso?
In quel momento un piccolo venticello mi accarezzò il viso e mi scompigliò i capelli e quasi sorrisi. Forse potevo sembrare un pazzo, ma mi sembrava di poterti ancora parlare in certi momenti.
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𝑳𝑨 𝑩𝑬𝑳𝑳𝑬𝒁𝒁𝑨 𝑫𝑬𝑳𝑳'𝑰𝑵𝑽𝑰𝑺𝑰𝑩𝑰𝑳𝑬 // ᵀᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfiction[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] ⛔18+ ➳Kim Taehyung è un ragazzo di venticinque anni, restauratore, laureatosi in una Accademia di Belle Arti coreana. Indirizzato dal suo maestro, viene chiamato a lavorare nella chiesa medievale di Mora, un paesino all'antica, lo...