☘𝚂𝚄𝙼𝙼𝙰𝚁𝚈☘

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34.

«Mi guardai velocemente alle spalle, adocchiando un insieme di tele appoggiate le une sulle altre, tutte con impresso al di sopra lo stesso soggetto. Avevo sognato quel volto qualche notte prima e non riuscivo a dimenticarmi della sua bellezza, dovetti fin da subito ricrearlo in ogni sua caratteristica. Rimasi per un attimo a guardarlo, fermo sullo stipite della porta e sospirai, sarebbe stato bello se quella persona fosse esistita veramente, avrei tanto voluto conoscerla, così da rischiarare le sue giornate e donargli un sorriso sincero»

«Pensai di aver navigato tra le epoche storiche ed essermi fermato ad un medioevo in parte diverso da quel che conoscevo, più colorato e accogliente e privo di quell'aspetto lugubre e macabro che ognuno ha nel suo immaginario. E subito dopo una spallata mi fece barcollare in avanti, non caddi fortunatamente, recuperai presto l'equilibrio e mi vidi essere sorpassato da un ragazzo che si girò frettolosamente nella mia direzione, sbiascicando delle scuse "Mi dispiace signore, mi dispiace" abbassò poco il capo, continuando a camminare con un'evidente preoccupazione in volto, arrivando in prossimità di colui che si rivelò essere il pastore della chiesa. Non volli crederci e non riuscii nemmeno a staccarti gli occhi di dosso, non volevo, al costo di apparire scostumato e maleducato.

Pensai solo una cosa in quel momento: "Ti prego fatti toccare, voglio accarezzare il tuo viso, voglio credere che tu sia reale e non una stupida allucinazione, permettimi di ritrarti dal vivo per catturare l'essenza della tua anima"»

«Ti vidi girare per andartene, non lo volevo, non volevo che ti allontanassi da me così fui più veloce di te e ti bloccai, allungandomi ed afferrandoti per la maglietta nera all'altezza della schiena. Mi tremarono le dita quando sfiorai la pelle del tuo collo.

Ti guardavo, Ti osservavo e ti scrutavo, non potevo farne a meno. Tutte le caratteristiche che avevo immaginato erano lì sul tuo viso, amplificate e mille volte più belle. Eri bellissimo, stupendo, una bellezza eterea.

Fremetti a quel contatto e avrei voluto che durasse per sempre. La tua pelle era liscia, priva di imperfezioni, bianca come il latte ma colorata dalle tue gote.

Avrei voluto lasciare in sospeso il lavoro per dirigermi da te e prenderti di sorpresa alle spalle. Immaginavo già quale faccia avresti potuto fare. Saresti sussultato, avresti spalancato gli occhi e le guance ti si sarebbero arrossate»

«Ti posi quella domanda e nel frattempo allungai una mano sulla tua spalla e rimasi scioccato nel sentire il freddo impresso sui tuoi vestiti, non sapevo ancora delle notti che passasti chiuso fuori casa per punizione. Saresti dovuto venir da me fin da allora, ti avrei accolto a braccia aperte, lo sai bene.

Quando portasti il bicchiere di latte alle labbra per berlo, ti sporcasti un angolo ma non te ne accorsi, così allungai la mano verso il tuo viso, la posai sulla tua guancia e con il pollice ti pulii. Tu apristi la bocca e trattenni il respiro per quell'attimo, vidi i tuoi occhi sgranarsi e le tue guance farsi più rosse del solito. Sorrisi a mia volta, afferrando un tovagliolo per asciugarmi, ma quel tuo dolce essere adolescente svanì quando sentisti il rintocco delle campane, calò il buio sul tuo volto e come cenerentola corresti via da me, per tornare in quella casa tanto odiata.

Non sapevo come interpretare tutto quel casino. Perché sì, non sapevo come altro definirlo, era un casino, tu eri un casino, come diavolo avevi fatto ad entrare nella mia mente dal nulla, senza mai esserti fatto vedere, senza che mai ci fossimo incontrati? Jungkook, io stavo impazzendo, mi si stringeva lo stomaco cercando di capire. Era un mistero. Il più grande interrogativo della mia vita. Ero ancora fin troppo acerbo per poter capire. Come mio solito, stavo correndo troppo alla ricerca di risposte che sarebbero arrivate solo col passare del tempo. Mi dispiace Kook, sarei dovuto essere più cauto, ma il bisogno impellente di sapere tutto di te, mi bruciava la pelle tormentandomi»

𝑳𝑨 𝑩𝑬𝑳𝑳𝑬𝒁𝒁𝑨 𝑫𝑬𝑳𝑳'𝑰𝑵𝑽𝑰𝑺𝑰𝑩𝑰𝑳𝑬 // ᵀᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora