ATTENZIONE:
Questo è un capitolo particolare, lo si nota già dal titolo in italiano. Vi ho messo un video, che ho creato per l'occasione, è una sorta di extra, un piccolo fuori onda. Dato che è un ASMR dove Taehyung e Jungkook parlano, non vi saranno immagini. Ascoltatelo con le cuffiette e preferibilmente lontano da altri rumori! In alternativa, al di sotto del video, vi è scritto tutto ciò che esso contiene, messo per iscritto.
La scelta è solo vostra! Fatemi sapere se vi è piaciuto e buona visione!
18.
Jungkook sentiva il petto pesante. Il pensare che quello fosse l'ultimo risveglio a casa di Taehyung, lo portava a disperarsi interiormente. Sentire il suo calore nel letto era impagabile e l'essere stretto tra le sue braccia indispensabile come l'ossigeno. Il respiro del più grande si infrangeva contro il suo collo e tanti brividi gli percorsero il corpo, facendolo sussultare piacevolmente. Il giorno precedente avevano continuato a parlare di quei sogni, cercando un perché a tutto quello e poi la situazione si ribaltò, portando una tavolozza tra le mani di Taehyung ed un Jungkook seduto su di una sedia, per la prima volta immortalato dal vivo e finalmente sorridente. Per Taehyung vedere quel ritratto era un sollievo enorme. Sembrava potesse annullare tutti quelli circostanti, sembrava potesse risolvere tutto. E rimasero lì ore, Jungkook non se ne preoccupò, nessuno dei due sentì fame una volta arrivata l'ora di pranzo, così come quella di cena. In un certo senso il corvino sentiva di poter lasciare il segno del suo passaggio nel mondo, nella vita di Taehyung con quella tela e doveva concederglielo, anzi, gli avrebbe concesso tutto il tempo necessario per ultimarla, perché vederlo felice lo appagava in una maniera incredibile. Poi se ne andarono a letto, lasciando quel nuovo quadro sul cavalletto ad asciugare e mettendo in pancia il giusto necessario, addormentandosi successivamente abbracciati. Taehyung non voleva lasciarlo andare e Jungkook si sentiva immensamente cullato nel conforto di quelle braccia. Ma la mattina arrivò troppo velocemente, si sarebbero dovuti preparare e recuperare il necessario per partire e tornare a Mora, eppure entrambi sembravano essere stati incatenati su quel letto. In fondo sentivano che una volta usciti di lì, tutto sarebbe cambiato e la pioggia che cadeva all'esterno dava l'impressione di voler stendere un velo triste e pietoso sulla loro storia, dal sapore di morte.
I loro respiri sembravano mischiarsi, danzare e poi dissolversi nell'aria. Taehyung non riusciva a smettere di sorridere, perso in quegli occhi scuri e le sue piccole e delicate risate apparivano come una dolce carezza per la mente di Jungkook «Vieni qua» l'artista dopo aver avvolto maggiormente le braccia attorno al busto del corvino, se lo tirò contro, per stare ancora più vicini, per non sprecare tempo, spazio, niente. Ma le sue mani finirono in avvertitamente su un lembo di pelle sensibile e Jungkook si contorse, solleticato da quella dita «Hey tu!» un sorriso si espanse sul suo volto e si girò meglio per guardarlo «Mi fai il solletico»
Taehyung mimò con il labiale un divertito "mi dispiace", per poi portare l'altro a riaccoccolarsi sul suo petto. Jungkook appoggiò l'orecchio all'altezza del cuore dell'artista e lo sentì battere, forte, frenetico e fu impossibile restare impassibili di fronte ciò «È così bello stare qui con te» le mani di Taehyung scivolarono, per andare ad infilarsi nella chioma scura di Jungkook ed iniziare così a giocare con i suoi capelli morbidi «Hai proprio ragione» la voce gli uscì più roca del normale «Cucciolotto» non seppe neanche lui, il perché lo chiamò in quel modo. Gli venne semplicemente spontaneo ed il corvino allora sorrise, alzò la testa e lo guardò «Cosa c'è?»
«Sei prezioso»
Il cuore di Jungkook perse un battito, il respiro gli mancò per qualche secondo. Non riusciva a resistere alle parole di Taehyung, era fin troppo impossibile «Tu lo sei di più e lo sai bene» ribatté dopo aver allungato una mano ed avergli accarezzato lentamente in volto. Le labbra di Taehyung virarono verso l'alto, decorando il suo bellissimo viso «Il tuo dannato sorriso...Ne sto diventando dipendente» si abbassò per lasciare un timido bacio all'angolo della sua bocca per poi ricoricarsi come prima.
L'artista restò per un attimo immobile, non sapendo che fare, preso alla sprovvista da quel gesto. Ma poi sospirò, scaricando la tensione accumulata e godendosi la voce dell'altro «Vorrei restare qui per sempre, con te, abbracciati così»
«Va benissimo» Taehyung trattenne le lacrime che improvvisamente si palesarono nei suoi occhi. Sbatté le palpebre, per ricacciarle all'indietro «Quindi sei d'accordo con me?» la gola si era stretta, non riusciva a parlare a dare una risposta «Yah» e di fatti Jungkook lo richiamò divertito «Rispondimi»
E Taehyung per non farsi scoprire simulò un finto sbadiglio, così da camuffare gli occhi bagnati «Sei un dormiglione» lo prese in giro Jungkook, scaturendogli una piccola risata «Vuoi sempre dormire» e l'artista si ritrovò ad annuire, perso tra i suoi pensieri «Piuttosto» Taehyung sospirò, smuovendosi leggermente sul materasso e mettendosi più comodo «Abbracciami forte, forte» e Jungkook lo fece, incastrando il volto, nell'incavo del suo collo «Come vuoi tu»
Si bearono entrambi del profumo dell'altro, soggiogati da esso e confortati dal rumore della pioggia.
«Voglio un bacio»
Taehyung lo disse un po' senza pensarci, così all'improvviso per vedere la reazione dell'altro che inaspettatamente non si irrigidì, anzi si mise a ridere, alzandosi di poco e sbuffando divertito «Kim Taehyung, sei proprio un pervertito» disse scatenando una risata generale. Ma poi tutto si calmò, il mare ridivenne più piatto, senza scombussolamenti e Jungkook rimase lì, a fissarlo dall'alto, indeciso sul da farsi, perché Taehyung era serio, Taehyung stava veramente aspettando, Taehyung lo stava bruciando con i suoi occhi «Okay, te lo concederò» il suo pollice passò leggero su quelle labbra rosa «Ma ad una condizione, voglio che-»
«Stai zitto e baciami» Taehyung velocemente ribaltò le loro posizioni. Jungkook venne fatto coricare, i capelli si sparpagliarono sul cuscino e lui lo sovrastò dall'alto, facendo toccare le loro labbra. Taehyung non era mai stato uno da baci violenti, fin troppo spinti. Piuttosto preferiva essere dolce, passionale. Voleva creare una danza. Un mescolarsi delle loro anime. E comunque sia, sapeva perfettamente di non potersi spingere fin troppo oltre con Jungkook. Non avrebbe mai voluto spaventarlo.
Quando si staccarono, rimasero a guardarsi, con le labbra più gonfie e rosse di prima «Soddisfatto?» un piccolo sorriso nacque sul volto di Jungkook e stessa cosa successe per Taehyung «Altamente, adoro baciarti» ed il corvino scosse la testa divertito e sospirò «Sì, l'avevo notato»
Poi i suoi occhi finirono sulla sveglia posta sul comodino e schioccò la lingua sul palato «Si sta facendo tardi, dovremmo alzarci» ma Taehyung si riabbassò, rubandogli un bacio a stampo «Come faccio a staccarmi da te?» fu istintivo accarezzargli il volto, i capelli. Tracciare ogni sua singola curva e Jungkook si era infilato nello stesso guaio, non riusciva a dirgli di no «Non chiederlo a me»
Taehyung si ributtò sul materasso al fianco del corvino. Intrecciò le loro mani e se le portò sul ventre «Ma perché» si girò a guardarlo e Jungkook di riflesso fece lo stesso «non rimaniamo a letto e basta?»
Quella mattina Jungkook si premurò di rifare il letto, lo sistemò stando attento a non lasciare pieghe tra le lenzuola e poi dalla tasca dei suoi pantaloni entrasse un biglietto, lo portò alle labbra e chiuse gli occhi, volle come lasciare un ultimo bacio, un filo immaginario che sarebbe durato nel tempo. Lo mise sotto il cuscino di Taehyung e lo lasciò là, con la speranza di alleviare quell'imminente dolore.
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𝑳𝑨 𝑩𝑬𝑳𝑳𝑬𝒁𝒁𝑨 𝑫𝑬𝑳𝑳'𝑰𝑵𝑽𝑰𝑺𝑰𝑩𝑰𝑳𝑬 // ᵀᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfiction[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] ⛔18+ ➳Kim Taehyung è un ragazzo di venticinque anni, restauratore, laureatosi in una Accademia di Belle Arti coreana. Indirizzato dal suo maestro, viene chiamato a lavorare nella chiesa medievale di Mora, un paesino all'antica, lo...