capitolo 5

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Niall
Harry Edward Styles.
Uno stronzo di prima classe.
Sono il suo unico amico all'ospedale e l'unica cosa che mi ha rivolto fino ad ora  è stato un messaggio: "non preoccuparti sarà per la prossima volta". La prossima volta dovevi chiamarmi te bastardo.
Arrabbiato decisi di andare alla sua porta. Nel tragitto incontrai due ragazze che stavano uscendo, erano veramente belle. Le salutai per gentilezza e perché volevo parlarci.
Iniziai a fare le solite battute sceme e riuscii a sbloccarle. Si chiamavano Lottie Tomlinson e Eleonor Calder. Dovetti ammettere a me stesso che Lottie era la più bella.
Iniziammo a chiacchierare e scoprii che erano in ospedale per incontrare Louis Tomlinson, il fratello di Lottie. Mi dissero che le aveva lasciate alla porta della camera senza neanche accompagnarle all'uscita perché aveva visto un ragazzo. Tale cosa le faceva ridere.
Mi descrivettero il ragazzo e pensai subito a Harry.
Ero sempre più convinto fosse lui il ragazzo inseguito da Louis.
Le accompagnai all'uscita.
Riuscii ad ottenere il numero di Lottie e un aiuto da Eleonor se volessi rimorchiarla.
Se solo sapesse il perché sono qua rinchiuso.
Tornai alla mia strada per andare da Hazza. Bussai alla sua porta ma nessuno rispose. Bussai nuovamente e ancora nessuna risposta.
A sto punto mi diressi verso la sala grande. Mi scontrai, se così si può dire per noi malati obbligati a stare lontani l'un l'altro, con un ragazzo più basso con un ciuffo castano e dei bellissimi occhi azzurri.
"Ehy bello" mi salutò quello strano ragazzo risvegliandomi. "Ho visto che parlavi con mia sorella e Eleonor, sappi che se ci provi con Lottie ti uccido". Mi rivolse un ghigno.
Io ero ancora bloccato sul corridoio e solo allora compresi.
Era lui Louis Tomlinson.
"Sei tu il ragazzo che ha inseguito Harry? gli chiesi.
"Anche se fosse che ti interessa? mi ha detto che non è gay, di sicuro non sei il suo tipo".
Magari mi sbagliavo sul Harry che avesse incontrato lui.
Magari c'erano più Harry perché il mio era apertamente gay.
Glielo dissi e gli brillarono gli occhi.
Mi chiese il mio nome e scappó lasciandomi da solo perplesso.
Data l'ora rifiutai di andare in giro per l'ospedale a cercare Harry. Intuii che avevo fatto una cazzata. Avevo appena ammesso a quel maniaco che poteva avere speranza con il mio amico.
Se Harry l'avesse scoperto mi avrebbe ammazzato prima dei miei due mesi rimasti.

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