Harry
Superai le porte dell'atrio e notai un vaso pieno di fiore blu. Ne presi uno, piegai lo stelo fino a romperlo e me lo misi tra i riccioli. Mi vidi riflesso nel vetro della porta, sorrisi e in preda all' agitazione mi diedi una rapida controllata. Avevo i capelli boccolosi ricci lasciati al naturale, con la rosa blu incastrata.
Ero molto carino considerato l'abbigliamento scelto da Liam.
Era bello sapere che a Loulou piacevo come ero.
Mi infilai i guanti di lattice e ricontrollai di avere con me l'ossigeno portatile.
Seduto su una panchina, guardai una porta latere che dava nella sala giochi. Ci andavo di nascosto per giocare a distanza con Niall senza che le infermiere ci vedessero. Mi venne un po' di nostalgia, mi mancava tanto.
L'atrio non era cambiato molto negli anni. Stessi alberi, stessi fiori, stesso acquario.
L'atrio non era cambiato ma io di sicuro si. Avevo avuto talmente tante prima volte in questo ospedale che non riuscivo manco a contarle tutte.
Il primo intervento.
Il mio primo frullato.
E ora
Il mio primo vero appuntamento.
Sentii la porta aprirsi.
Era Louis.
"Sono qui" gli sussurrai alzandomi per tendergli il guanto.
Mi fece un gran sorriso, lo prese e se lo mise insieme alla seconda mascherina.
Ha i capelli più in ordine rispetto al solito.
Sono pettinati però hanno sempre quell'aspetto liscio arruffato dannatamente sexy.
"È una bella rosa" mi disse.
Gli risposi: "Mi ricordavano i tuoi occhi"
Entrambi arrossimmo.
Lui guardò di lato e notò il caso di rose blu sul tavo e mi sorrise increspando gli occhi.
" Da quando rubi le rose, Tomlinson?"
Mi aveva chiamato Tomlinson?
Feci una faccia confusa e mi rispose: "Abituati riccio sarà il tuo cognome prima o poi"
Mi prese la mano e andammo via.
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Un respiro in più insieme
Teen FictionHarry è un artista abituato oramai a lottare contro se stesso e per il mondo per colpa della tubercolosi. Louis vuole scappare ma è costretto a restare chiuso nella sua gabbia per sempre. Se si incontrassero rischierebbero entrambi la vita. L'unica...