Harry
"Ora di alzarsi, Harold" disse una voce lontana.
Era la voce di mia madre, più vicina adesso. Alla mia sinistra.
Feci un gran respiro, il mondo tornò un inferno, avevo la testa annebbiata. Aprì gli occhi e vidi la sua faccia, papà in piedi vicino a lei.
Sono vivo. Ce l'ho fatta.
"Come ti senti?" mi chiese mio padre e io risposi con un gemito assonnato sorridendo a entrambi.
Bussarono alla porta ed entrò il chirurgo che mi fece l'operazione con una sedia a rotelle.
Era veramente bello, mai quanto Lui.
"Mi dai un passaggio?" gli gridai.
Iniziò a ridere e papà mi aiuto a scendere dalla barella.
Qualsiasi antidolorifico mi abbiano dato, deve essere molto forte.
Non sentivo la faccia, figuriamoci il dolore per l'intervento.m
"Passiamo dopo a vederti" mi disse mamma e io alzai i pollici bloccandomi.
Un momento.
Passiamo.
Passiamo voce del verbo passare e altre robe, prima persona plurale.
Noi.
Sarebbero venuti insieme solo per me.
Mi allontanai da quella stanza e mi portarono in camera mia.
Restai da solo.
Sprofondai nei cuscini, raggomitolandomi e stringendo la foto di Gemma. Guardai il comodino, con gli occhi che piano piano si chiudev... Aspetta.
Mi sedetti e presi una scatola con un nastro rosso. Tirai il nastro e la scatola si aprì e spuntó un pop-up di fiori colorati, con gli stessi fiori vivi, rosa ed alcuni lilla del mio disegno che prendono una vera vita.
Louis.
Sorrisi spingendomi delicatamente dentro e cercai il cellulare.
Lo trovai e ci misi tutto il mio impegno per concentrarmi sullo schermo e trovare il suo numero.
Premetto chiama, sentii che suonava, con gli occhi che si chiudevano. Parte la segreteria telefonica.
"Ehy, sono io Harry. Non chiamarmi va bene? Sono appena uscito dalla sala e sono molto stanco" biascicavo nel parlare ma continuai: " Chiamami quando ricevi questo messaggio. Anzi non farlo. Non riuscirei a dormire sentendo la tua voce dolce e sensuale. Si. Chiamami quando vuoi ma fallo, ok?"
Mi passavo il cellulare tra le mani e premetti per terminare la chiamata. Mi raggomitolai, tirai su le coperte e ripresi la bellissima fotografia.
Stavo ancora guardando i fiori quando, finalmente, mi addormentai.
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Un respiro in più insieme
Novela JuvenilHarry è un artista abituato oramai a lottare contro se stesso e per il mondo per colpa della tubercolosi. Louis vuole scappare ma è costretto a restare chiuso nella sua gabbia per sempre. Se si incontrassero rischierebbero entrambi la vita. L'unica...