Mile pov
Per tutto il giorno ho dormito come un ghiro perché ne avevo bisogno e perché sono pigra inside come poche. Nel pomeriggio mi sono messa a scegliere un outfit per stasera che esco con Jimin, e stranamente avevo deciso (di solito o ci metto 2 ore a scegliere oppure finisco sempre per mettere le stesse cose). Non sono mai stata una da mettere abiti appariscenti e egocentrici quindi, ad eccezione di alcuni vestiti, il mio guardarobe è maggiormente composto da capi d'abbigliamento molto semplici come jeans e magliette. Ovviamente non mancano felpe e varie cose di questo genere. Mi ritengo una ragazza molto basica in quanto nel vestire ma non mi lamento di certo. Decido di indossare una magliettina nera semplice e degli shorts di jeans, abbinati con una cintura nera e la mia borsa sempre nera. Come gioielli, opto per degli accessori argento e lascio i miei capelli sciolti.
Mentre sono in bagno che mi trucco, ripenso a quello che continuo a sognare ormai da 2 settimane; una spiaggia piccola, circondata da delle rocce e il cielo nuvolo con un filo di vento. Sento la voce di mia madre che mi chiama, ma mano a mano che ripete il mio nome, la sua voce incomincia a svanire, disperdendosi insieme al rumore delle onde che si scontrano contro la spiaggia dietro di me. Alzo gli occhi al cielo e vedo solo nuvole grigie e quando riporto lo sguardo davanti a me, mi sveglio tutta sudata nella mia camera. Mi guardo intorno e capisco che è stato solo un sogno. O almeno così mi dico tutte le volte. Penso sia qualcosa che si sia risvegliato insieme ai miei poteri, come un ricordo sigillato in fondo alla mia mente, che solo ora è stato aperto. Penso che dovrei chiedere a Jimin di questo: magari anche lui ha avuto dei sogni di questo tipo e può aiuatarmi.
Mi risveglio dallo stato di trance in cui ero entrata, ancora con il pennello del fondotinta in mano e il correttore appena chiuso appoggiato vicino al lavandino, dove tengo i miei trucchi. Certo che mi distraggo facilmente eh, devo decisamente migliorare in questo! Mi finisco di truccare, facendo un'ultima passata di gloss sulle labbra e poi ritorno in camera a prendere la borsa. Scendo le scale e mi avvicino alla porta e proprio mentre sto posando la mano sulla maniglia, il mio cellulare squilla: lo tiro fuori dalla tasca dei pantaloni e rispondo subito senza nemmeno leggere chi mi sta chiamando.
"pronto?"
"Mile sei pronta? Sono davanti a casa tua."
"si si, sono pronta sto scendendo le scale"
Mi dirigo in cucina e mi affaccio alla finestra. Furtivamente sposto le tende bianche e scorgo Jimin appoggiato alla sua moto che guarda il cellulare, aspettando che io esca da quella porta. Sorrido a me stessa per non so quale motivo, mi ha fatto sentire speciale il fatto che lui fosse lì ad aspettarmi. Finalmente apro la porta ed esco, dirigendomi verso di lui. Appena sente il rumore della porta aprirsi, Jimin alza lo sguardo e i suoi occhi incontrano i miei e il suo sorriso splendido, si fa spazio sul suo viso. Indossa dei jeans blu strappati e una maglietta bianca semplice, il tutto abbinato al suo iconico giubbotto di pelle nero.
"Ehi...mi stavo preoccupando, pensavo fossi scappata di casa haha"
"ma che dici cretino! Mi stavo solamente truccando per quest'uscita tutto qui. Tu invece sembra che ti sia messo in tiro come al solito eh?"
"Certo! Come potrei non essere perfetto quando devo vedere la mia piccola"
Quella frase ha acceso le mie guance manco fossero la fiaccola olimpica all'inizio della cerimonia d'apertura delle gare. Abbasso lo sguardo leggermente imbarazzata e lui lo nota subito. Ride tra sé e sé, sapendo di avere ancora questo effetto su di me e poi si avvicina al mio volto, dove lascia un piccolo bacio sulla guancia destra. Immediatamente alzo lo sguardo, sentendo il contatto delle sue labbra sulla mia guancia e i nostri sguardi si incontrano. Mi scappa un sorriso mentre lui sposta una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio delicatamente. Senza pensarci due volte, mi sporgo in avanti e gli lascio un bacio a stampo sulle labbra. Lui rimane un pochino sorpreso dall'azione ma tutto quello che fa è solo sorridere, cosa che fa mandare in tilt il mio povero cervello già messo male di suo.
"ancora non ci credo di essermi fidanzato con una ragazza così perfetta come te"
QUESTA HA FATTO EFFETTO MIO CARO, TE LO PUÒ ASSICCURARE IL MIO STOMACO DOVE C'E' UNA FESTA DI FARFALLE CHE BALLANO RAGGAETON FINO ALLO SFINIMENTO
"andiamo? sennò qui rimaniamo fino a domani mattina" dico io in preda all'imbarazzo
Jimin mi passa il casco sempre con quel sorrisetto soddisfatto ed io non faccio altro che salire sulla moto senza dire una parola. Sale anche lui e parte con la moto. Ormai il viaggio lo conosco a memoria, dove gli alberi enormi di Beacon Hills si fanno più fitti e danno vita ad un bosco vasto e incontaminato. Quei 10 minuti di viaggio mi fanno sempre sentire libera e spensierata, come se non avessi preoccupazioni per la mente.
Quando arriviamo nel bosco, il posto è sempre lo stesso: il precipizio con panorama tutta Beacon Hills illuminata di sera. Tutte le volte che ci torno mi sembra più bella della volta prima. Jimin tira fuori un telo e lo stende per terra dove poi successivamente ci sediamo uno accanto all'altro. Questa sera c'è il cielo limpido e le stelle brillano e risplendono come non mai. Le costellazioni sopra e sotto la città illuminata: sembra un gioco di luce.
Per tutta la serata siamo stati ad osservare il cielo e le stelle sopra di noi. Abbiamo provato a collegare le stelle per creare le costellazioni ma a quanto pare siamo delle schiappe in astronomia e ci siamo fatti delle grandi risate. Adesso sono accoccolata tra le sue gambe mentre le sue braccia mi cingono le spalle e il suo viso sfiora il mio orecchio.
"Dopo questa serata ho capito che forse dovremmo incominciare seriamente a studiare scienze non credi?" dice lui, guardando dritto verso di lui.
"hai assolutamente ragione. COMUNQUE NON PENSAVO DI FARE COSÌ SCHIFO IN ASTRONOMIA HAHAHAHAH!
Anche a Jimin scappa una risata e quando la termina, i suoi occhi si posano sui miei e piano piano si avvicina a me, posando le sue labbra sulle mie, dando vita ad un bacio romantico. Quando ci separiamo è come se una parte di me fosse stata tolta e vorrei baciare quelle labbra all'infinito, giuro. Jimin guarda il suo telefono e poi velocemente si alza.
"E' meglio se ti riporto a casa, non vorrei essere ammazzato prima dei 20 anni da tuo padre"
"hahah non preoccuparti per mio padre, non è a casa stasera fortunatamente. Però sono stanca morta e vorrei toccare il mio cuscino al più presto"
"Ai suoi ordini principessa"
ECCALLA, UN'ALTRA FRASE DA COLPITA E AFFONDATA CON SOLO 4 PAROLE. ADOROH.
hiiii peopleeeeee. Non so in che modo farmi perdonare per questa assenza così lunga ma la scuola ormai aveva la priorità su tutto e la storia in generale mi è sfuggita di mente. Mi scuso ancora e per farmi perdonare vi pubblico il capitolo 46. Ora che è estate spero di avere del tempo per aggiornare più spesso ma è tutto da vedere. Spero che vi sia piaciuto il capitolo e riguardo Tiger Gang spero di aggiornare al più presto possibile perché ho moltissime idee per la storia. Mi scuso ancora e niente....vi lascio al capitolo
STAI LEGGENDO
OUR SECRET
Teen FictionMile 17 anni. Si è appena trasferita a Beacon Hills e frequenta il liceo lì. Conosce molte persone ma specialmente una la colpirà. Un ragazzo che all'apparenza può sembrare snob ed egoista ma che in realtà è uno dolce e premuroso ma ha un grande seg...