Capitolo 8

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Appena passo attraverso la siepe rimango sbalordita. Davanti a me c'è un laghetto naturale e circondato da muri alti fatti di roccia. È un posto magnifico e Jimin aveva ragione: è speciale. Mi da quell'aria di sicurezza e di privacy. Non ho mai amato i posti affollati e questo luogo è proprio quello che volevo.

"Allora ti piace? sento dietro di me e vedo Jimin venirmi vicino " È bellissimo" gli dico e tengo il mio sorriso stampato sulle labbra, è veramente magnifico

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"Allora ti piace? sento dietro di me e vedo Jimin venirmi vicino " È bellissimo" gli dico e tengo il mio sorriso stampato sulle labbra, è veramente magnifico. " Sai questo è come un rifugio, quando ho bisogno di tranquillità e di stare da solo, vengo qui e guardo, ascolto e penso. Qualche volta in estate mi faccio un bagno ma ora non mi sembra il caso." Ride per il suo commento ed io non faccio altro che ridere a mia volta. "Sei la prima a cui mostro questo luogo, nemmeno i miei migliori amici sanno di questo posto. La ritengo una cosa privata." "Una curiosità,perché hai portato me?" "Beh...in realtà...non lo so..ma ho pensato che fartelo vedere ti sarebbe piaciuto" parla come se fosse imbarazzato, Wow Park Jimin che si imbarazza, da quello che mi ha detto Jungkook, è il solito ragazzo duro e confidente ma ora sembra proprio imbarazzato, mi fa tenerezza! Ci sediamo per terra e osservo quello che ho davanti a me. L'ho già detto che questo posto è bellissimo? Beh è semplicemente meraviglioso. Anche lì io e Jimin parliamo e ci conosciamo ancora di più. Ridiamo, scherziamo e ci divertiamo. Gioca anche lui nella squadra di Lacrosse della scuola e dice che quest'anno la squadra sta diventando fortissima. " Ehi magari te l'avrà già chiesto Jungkook o gli altri ma...vorresti venire a vedere la partita di Lacrosse di questo weekend? Ci saremo tutti quanti, io e i ragazzi giocheremo e magari verranno anche Lydia e Kira." Era super eccitato nel chiedermelo e non potevo fare altro che, accettare l'invito. " certo, mi piacerebbe tantissimo, così magari capisco qualcosa di più di Lacrosse" ride e ancora quel sorriso spunta, penso che non mi stancherò mai di vedere quel sorriso. Non mi accorgo che lo sto fissando però lui se ne accorge e passa una mano davanti alla mia faccia. "Mile, ci sei??" "O-oh si... scusa m-mi ero incantata.." mannaggia Milena stai balbettando, vedi di non fare figure che sennò questo qui scappa. Grazie coscienza, aiuti sempre, oddio queste coscienze insopportabili. Ci guardiamo per qualche secondo e ancora quelle dannate farfalle nello stomaco. Mi risveglio subito e anche lui, arrossiamo tutti e due. "Si è fatto tardi, mio padre si starà preoccupando, devo tornare a casa" "O-oh sì, ora andiamo." Ci alziamo e ci dirigiamo verso la moto. Rimetto il casco e mi aggrappo a Jimin come prima con la differenza che mi sento più a mio agio rispetto a prima. Appoggio pure la testa sulla sua schiena tanto ero sicura. Il viaggio dura poco, mannaggia volevo godermi ancora quei minuti bellissimi. Si ferma davanti al mio vialetto e spegne la moto. Scendo e lui rimane sulla moto. "Beh grazie mille per l'uscita e mi è piaciuto parlare con te e conoscerti" " Altrettanto per me e comunque eri bellissima oggi" dice alla fine facendomi un sorrisetto, mi metto la mano davanti alla faccia per la vergogna. Non mi accorgo che si alza e mi viene incontro. Quando  alzo lo sguardo me lo ritrovo a 3 centimetri di distanza e mi prende un colpo. Lentamente sposta il viso verso la mia sinistra e mi lascia un leggero bacio sulla guancia. Quando le sue labbra toccano la mia pelle sento i brividi su tutta la schiena e il mio cervello va in tilt. Stacca le labbra e mi guarda, sguardo perforante come al solito ed io che lo guardo  super imbarazzata. "Ci vediamo domani, piccola" e con quello se ne va sulla moto lanciandomi un altro dei suoi sorrisetti. Rimango lì impalata ancora in tilt. COSA È APPENA SUCCESSO?!?!!! Mi rendo conto che sono ancora fuori e prendo il cellulare per controllare l'orario: 18:30. Sono stata fuori per 4 ore, mio padre mi ucciderà, a meno che non sia ancora tornato dal lavoro. Apro la porta con le chiavi ed entro velocemente. Le luci sono accese ma non c'è nessuno. Sospiro e mi appoggio di schiena alla porta. Mi porto una mano sulla guancia sinistra e inizio a sorridere come un ebete. Quel momento è stato...magico e si... penso proprio di essermi presa un BELLA cotta per lui. Il momento viene interrotto da una voce conosciuta che dice "Quello chi era?" Merda, è mio padre.

Allora, oggi ho voluto aggiornare ancora perché volevo finire il loro "appuntamento". Devo essere sincera mi è piaciuto scrivere questo capitolo anche perché scleravo internamente quando ho scritto del loro bacio. Comunque aggiornerò al più presto. Ciaooo😘

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