Capitolo 20

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Mile pov
La sveglia suona e come al solito vengo svegliata dal rumore che tanto odio. Vi starete chiedendo perché ho messo la sveglia? Beh perché oggi pomeriggio vado a casa di Kira e faremo cose da ragazze e poi mi ha stressato perché la devo aiutare con l'outfit del ballo. Dobbiamo pensare al make-up e all'acconciatura e se non ci sbrighiamo prima del ballo dovrò inventarmi qualcosa all'ultimo minuto e sinceramente non mi va. Mi alzo dal letto come un bradipo; è sempre un trauma la mattina alzarmi specialmente quando devo andare a scuola. Mi preparo e decido di andare comoda ma sempre presentabile. Opto per un giubbotto di denim color verde scuro abbinato a dei jeans a vita alto e una maglietta nera.

Le mie converse bianche che mi guardano e non aspetto un secondo a prenderle e ad indossarle

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Le mie converse bianche che mi guardano e non aspetto un secondo a prenderle e ad indossarle. Prendo una borsa nera dove infilo telefono, portafoglio, chiavi di casa e alcuni trucchi perché si sa: non si vai mai giro senza un gloss ed una mascara nella borsa. Esco di casa e mi avvio verso casa di Kira. Ora che sono qua da due mesi mi sono orientata. Prendo gli auricolari e infilo il jack nel buchino del telefono e ascolto un po' di musica prima di arrivare a casa di Kira. Quando raggiungo l'indirizzo di casa sua rimango sbalordita. Casa sua è bellissima! È tutta su un piano ed è in stile moderno. Con i muri neri e varie luci nel giardino. Suono il campanello e mi trovo una Kira in pigiama con i capelli sparati da tutte le parti. "Buongiorno bella addormentata" le dico per prenderla in giro "almeno tu quando ti svegli non ti ritrovi come me!" Mi dice sbadigliando. "Sono anche peggio di te quando mi sveglio Kira" scoppiamo a ridere e mi fa entrare in casa sua. Dentro è ancora più bella di fuori. C'è un divano enorme bianco davanti al camino elettrico e più avanti c'è la cucina con l'isola nera. Poi a destra si apre il corridoio con le camere suppongo. Mi tolgo le scarpe e appoggio la borsa sul mobiletto. "Benvenuta a casa mia, mia cara" "anche tu molto umile come Lydia in fatto di case" andiamo in camera sua e devo dire che la sua stanza è molto simile alla mia. Il letto è abbastanza grande e c'è una scrivania anche quella grande. Mi si avvicina con un vassoio con delle brioches e dei caffè. "Non mi interessa se hai già fatto colazione, la farai con me perché mi vuoi bene" "in realtà non l'ho ancora fatta, e accetto volentieri" ci sediamo sul suo letto e facciamo colazione mentre parliamo del più e del meno. "Allora stasera vai a casa di Jimin eh" mi dice con un occhiolino. Rido per il suo lato da pervertita che ha sempre quando si parla di coppie. "Si ma non faremo niente anche perché mi ha detto che la sua famiglia mi vuole conoscere" "allora preparati perché tu e sua madre vi assomigliate molto" "in che senso?" "Sua madre è una molto spiritosa è scherza sempre e di sicuro vedrai un Jimin che si imbarazza mentre sua madre parla di quando era piccolo" "Oh allora avrò qualche aneddoto della sua vita che potrò usare contro di lui? ADORO" scoppiamo in una risata fragorosa e ridiamo talmente tanto che Kira cade dal letto. Sembriamo due ubriache.
TIME SKIP
Sono le 19:30 e sto aspettando Jimin davanti a casa di Kira. Nel pomeriggio ci siamo messe a discutere sul ballo e lei ancora ci è rimasta male perché non ha ancora nessuno ma non sa della sorpresa di Lunedì. Mancano 3 settimane e secondo me ancora tante persone non hanno qualcuno con cui andare. Quindi le ho detto di non preoccuparsi. Poi ci siamo messe a farci i capelli e Kira mi ha fatto delle trecce bellissime per andare da Jimin sta sera.

Mentre stiamo parlando in salotto, il campanello suona e tutte e due ci precipitiamo alla porta

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Mentre stiamo parlando in salotto, il campanello suona e tutte e due ci precipitiamo alla porta. Kira apre la porta e c'è davanti Jimin con un bomber bianco e dei jeans strappati con sotto una maglietta nera.  Ha degli orecchini nuovi. Sono dei cerchi con delle catene attaccate. (Quelli iconici di Jimin, non riuscivo a trovare una foto, sorry).
"Beh ci vediamo lunedì Mile, divertitevi voi 2 eh" dice Kira rientrando in casa. Mi avvicino a Jimin e gli lascio un bacio a stampo sulle labbra. Mio Dio questo quando lo vedo mi viene voglia di saltargli addosso. "Bell'outfit" "Dovrei anche per te" "orecchini nuovi vero?" "Si e solo per te" e mi bacia di nuovo a stampo. Mi passa il casco e monto sulla moto. I viaggi in moto con lui sono sempre indimenticabili. In 5 minuti arriviamo a casa sua. È una via più in là della mia ed è fatta allo stesso modo. A due piani, giardino davanti...
Non so perché ma mi sto già agitando ed inizio a respirare velocemente. Jimin lo nota e mi rassicura subito "ehi ehi non ti agitare, mica ti mordono i miei ok? Non ti preoccupare per niente, ci sono io" dice mettendomi un braccio attorno alla spalla. Mi tranquillizzo e apre la porta di casa sua. Lanciando uno sguardo casa sua è molto accogliente e carina. I muri sono beige e mi danno un'aria di tranquillità. "Mamma sono tornato" urla Jimin e vedo qualcuno uscire dalla cucina. È una donna con i capelli castani raccolti in uno chignon e con degli occhi a mandorla molto piccoli. Deve essere sua madre. " Oh sei tornato prima del previsto, non è ancora pronto. Tu devi essere Milena, Jimin ci ha parlato di te" mi tende la mano che accetto. Ci stringiamo le mani e mi rivolge un sorriso angelico come quello del figlio. Già amo questa donna. "Si sono io, piacere di conoscerla" "non darmi del lei, dammi del tu. Non siamo così formali in questa casa" dice ridendo. Mi fa spuntare un sorriso sulla faccia. Jimin nel mentre è lì che ci osserva con la risata in faccia. "Papà non c'è" "si che ci sono, non mi vedi?" Vedo un uomo che scende le scale. Da fuori mi è sembrato freddo e distaccato ma da quello che mi ha detto Kira in realtà è un uomo molto simpatico e altruista. "Sono Mr. Park, piacere di conoscerti Milena." "Grazie signore" gli dico educatamente. Mentre Jimin sta parlando con il padre sento qualcuno he scende le scale velocemente. "JIMINNNNN" sento e vedo qualcuno che si lancia nelle braccia di Jimin. Lui prende al volo la persona e mi rendo conto che è una bambina. Ha i capelli castani legati in due codini rosa. Ha la stessa faccia di Jimin e da come parla è molto simile a lui. "Mile, lei è Miyon, la mia sorellina." La bambina mi guarda e fa un sorriso. "Sei la principessa di cui Jiminie parla sempre?" La guardo con fare interrogativo ma poi per scherzare dico " Oh si, sono io, piacere di conoscerti Miyon" Lei mi saluta con la sua manina. Non faccio a meno di sorridere. "Miyon vieni qua e non infastidirli. Ragazzi se volete potete andare di sopra, tanto non è ancora pronto" "ok mamma" Jimin mi prende per mano e andiamo di sopra in camera sua. La sua famiglia è molto simpatica, specialmente sua madre. Sono felice di averli conosciuti.

Finalmente ce l'ho fatta! Ho scritto questo benedetto capitolo! 1200 parole e mi sono uccisa per scrivere. Ora scappo a fare i compiti perché altrimenti mia madre mi uccide. Spero vi sia piaciuto il capitolo😘💜

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