ᑕᗩᑭITOᒪO 41 |ᒪ'EᖴᖴETTO ᗪEᒪᒪ'ᗩᗰOᖇE|

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È passata una settimana da quando papà è ripartito, ma il suo profumo echeggia ancora nell'aria del piccolo appartamento.

Nelu sembra essersi abituato a stare con noi e posso constatare che gli piaccia pure sentirsi l'unico maschio della casa. Mila e Marina lo trattano come un bambolotto. Lo riempiono di baci su tutta la faccia al mattino appena svegli e lo servono con biscotti al cioccolato e tazze di tè con tanto zucchero e latte come piace a lui.

Io mi diverto nella nostra piccola routine creatasi automaticamente e mi scordo che Marina non dovrebbe nemmeno stare qui, ma decido di lasciar correre. In fondo questa non è casa mia e finché Nadia non le dirà di andarsene, non lo farò nemmeno io. Non mi farò male standole accanto per ora.

Sono ingenua però, perché ad ogni carezza, abbraccio e parola confortante che mi rivolge, il mio cuore le fa spazio tra le venature, accogliendola al caldo. Come se fosse sempre stato lì il suo posto.

Siamo a fine ottobre e regnano la pace e la quiete. Questo periodo mi fa rabbrividire talmente è calmo.

Il comune di Singerei organizza una gita per tutte le scuole perciò Caroline e Mila hanno insistito per andarci tutti insieme. La giornata è fredda e ventosa, ma guardando le persone accumulate nel parcheggio della casa di culto, mi riscaldo automaticamente eccitata dal momento.

Ricordo che nell'altra realtà non eravamo nemmeno arrivate in tempo a prendere il pullman io e Marina. Questa volta invece mi voglio godere tutto ciò che mi spettava di diritto, anche se non sono una fan di posti religiosi.

I pullman gialli parcheggiano scivolando sull'asfalto bagnato dell'ampia piazza e, quando si aprono le porte, i più agili si affrettano a prendere i posti migliori, ignorando le richieste dei presidi di salire sul pullman della propria scuola.

Marina mi trascina per mano in fondo al pulmino, dove trovo già Mila e Carolina insieme a Nelu che un attimo fa avevo perso di vista, distratta da Marina e dal suo entusiasmo.

«Ma ci pensi? Una giornata intera a scorrazzare in giro per monasteri antichi!» Mi incita ad esaltare con lei.«Evviva...» Dico non troppo convinta.«Khat, lo sappiamo che non sei una tipa di chiesa, ma vedrai che sarà come un viaggio nella storia moldava. Ci sono cose affascinanti e misteriose, come piacciono a te!» Non mi aveva convinta nemmeno Mila, con il suo fare insistente. Non ero di chiesa e non amavo per niente la religione, ma pregavo anche io un'entità tutta mia.

«Guarda che non sono un guscio senz'anima. Ho presente cos'è la fede.» Anche se l'avevo persa qualche anno fa, penso tra me e me.

«Nessuno lo nega, sei la persona più buona che conosca!» Accenna Nelu.«E si sa che quelli più buoni sono i più tenebrosi.» Caroline è salita nel nostro pullman, ma per qualche ragione mi infastidisce. L'ho vista cambiare negli ultimi due mesi, da quando sono qui, e non mi piace affatto quello che vedo, ma decido che non è affar mio; d'altronde anche nell'altra vita sarebbe stata così.

«Tenebrosi è meglio che facili.» La incalzo con lo sguardo e lei pizzica la sorella sul braccio, che protesta e mi fulmina. Decido di non rovinare la giornata. Basta che non mi provocano: sanno bene che se liberano il leone che è in me, saranno di malumore per una settimana.

Quando la preside parla, dopo che il pullman si mette in marcia, ci detta un regolamento da seguire per le prossime dodici/quattordici ore e dice che chi non le rispetterà, verrà imprigionato nel pullman come un detenuto per il resto della giornata.


Noi ridiamo in coro, per poi zittirci quando notiamo la faccia seria di Elisabetta.

«Mettetevi comodi perché sarà un lungo viaggio. La prima tappa è il monastero Saharna a Rezina, a quasi due ore di viaggio. È uno dei monasteri più antichi che esistono in Moldavia e ospita un vasto numero di frati che hanno rinunciato al peccato, dedicando la loro vita alla religione. Il resto delle tappe ve lo elenco man mano. Ora, cantate qualche canzone che avete imparato a scuola!» Elisabetta parla forte per farsi sentire da tutti e ha decisamente ottenuto l'attenzione di chiunque, grazie alle informazioni interessanti sul viaggio.


99 TᕼIᑎGᔕ I - ᖇITOᖇᑎO ᗩᒪᒪE OᖇIGIᑎIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora