ᑕᗩᑭITOᒪO 12 |ᒪᗩ ᐯOᒪᑭE O Iᒪ ᒪEOᑎE?|

108 28 36
                                    

Il 25 luglio si presenta soleggiato e sereno ai miei occhi. Mamma e zia Olga sono andate a  preparare dei documenti per la partenza, così mi è stato riferito. Mi alzo dal letto dove  accanto a me dormono Alina e Nelu. Vado fuori al piccolo rubinetto improvvisato a lavarmi  i denti con le dita come mi aveva insegnato papà, e decido che poi sarei andata a rubare le  uova alle galline per preparare una bella colazione ai miei cugini.

Di solito dovrebbero  essere loro a farlo visto che compio gli anni, ma non mi dispiace farlo. Mentre lavo i denti  vedo Vasea arrivare da dietro la baracca costruita da lui accanto alla casa. Lì tiene tutte le  cose per la caccia e altri oggetti che a noi non è permesso toccare. Mi dà il buongiorno e  scompare dentro. Saluto con la mano e ricambio il sorriso con la bocca piena di dentifricio.

Poco dopo, quando torno dal recinto delle galline con otto uova calde nella maglietta, vedo  lo zio con una mano dietro la schiena che sorride. «Buon compleanno!» Mi porge una coda  di volpe rossa molto folta. Sono un po' disgustata, ma accetto comunque. Gli dico grazie e  faccio segno di poggiarla sopra le uova ancora calde. Lui rimane deluso, ma non aggiunge  altro. I suoi occhi azzurri luminosi si tingono di grigio. Si è offeso, è ovvio.

Non sapendo  cosa fare decido di andare a preparare la colazione. Metto un po' di strutto nella padella e,  mentre attendo che si sciolga, nella bacinella di alluminio mischio le uova con sale, pepe e  coriandolo fresco. Alina e Nelu appaiono alle mie spalle urlando tanti auguri. All'inizio mi spavento, ma poi lascio spazio alle lacrime di gioia che riempiono il contorno dei miei  occhi.

Nelu tiene tra le mani un mazzo di fiori e Alina ha preparato un cesto con frutta assortita dal recinto. Hanno scritto un bigliettino con una dedica che recitava:

             "Sei calda
come il camino in una giornata turbolenta.

            Sei dolce
come un biscotto mancatomi da mesi.

      Sei pura e sensibile
    come una colomba bianca in volo,

Ma sei anche forte e sincera come una regina. La tua presenza ci da gioia e la tua mancanza                                          

                     Ci crea solo noia.
        Insieme a te noi siam felici e non        
             vogliamo più dividerci.

Auguri!" 

Firmato

Nelu e Alina. 

Le lacrime avevano rigato la mia faccia più di una volta, ma erano lacrime di gioia. «Grazie  mille. Questo sì che è un regalo, mica quello!» Indico la coda della volpe sul tavolino  insieme ai gusci d'uovo. Nelu e Alina si fissano in silenzio per poi abbassare lo sguardo  tristi.

«Beh, che succede? Ditemelo, ora!» Chiedo confusa. «Vedi cara Khatrine. La coda di  quella volpe significa moltissimo per lo zio. Lo sai che è stata un'impresa riuscire a  prenderla? Tutti i cacciatori della zona sono stati anni dietro a quella volpe dalla coda così bella. La più bella volpe mai vista negli ultimi decenni.

Lo zio ha vissuto per mesi in tenda  prima che si presentasse l'occasione. Ovviamente la prima volta l'aveva mancata, ma poi, estate dopo estate, senza esitare, era arrivato il momento. Era riuscito a scovare i suoi  nascondigli e alla fine l'ha catturata.»

Rimangono in silenzio a pensare a cosa avrà dovuto  passare quella volpe impaurita, di cui ogni anno in estate i cacciatori bramavano la pelliccia. Era disgustoso per me, ma dovevo comunque riconoscere lo sforzo dello zio. «Ho capito.  Non sono d'accordo, ma comprendo.» Dico secca e torno a mescolare le uova strapazzate in padella.

99 TᕼIᑎGᔕ I - ᖇITOᖇᑎO ᗩᒪᒪE OᖇIGIᑎIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora