P𝚜𝚢𝚌𝚑𝚎

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Era mattina presto.
Ero più attiva che mai, scaldai il latte ed aprii la finestra, il vento freddo accarezzò le mie guance calde e un brivido mi percorse la schiena.
La mia mente iniziò a pensare alla sera prima, alle sue mani sul mio viso, alla sua bocca sulla mia...sorrisi a quel pensiero.
Eravamo arrivati al dormitorio molto tardi e restammo una buona mezz'ora davanti alla mia porta perché non volevamo lasciarci, le emozioni erano troppe e volevamo passare ogni secondo a raccontarci di noi, a guardarci, a baciarci.
Pesare che l'avrei visto il giorno dopo non mi fece chiudere occhio, ma non ero per nulla stanca, sentivo le farfalle allo stomaco e il cuore in tumulto.

Era presto ma andai comunque in agenzia, magari ci saremmo visti prima.
Entrai in sala prove per aspettare i ragazzi, quando incuriosita mi voltai verso la parete avvicinandomi allo specchio gigante, chissà com'era essere un idol.
Mi allontanai sorridendo, sapevo benissimo che non era il mio mondo così andai verso la panca su cui avevo lasciato dei fogli da leggere.
Presi il cellulare e misi le cuffiette, "All of me" partì con le sue dolci note cullano le mie orecchie.
Iniziai ad ondeggiare i fianchi con i fogli in mano e all'improvviso sentii una presa stringermi il ventre, mi voltai sorpresa e sorrisi appena vidi quegli occhi marroni e dolci.
Lui prese una cuffietta e se la mise, iniziando ad accompagnare i miei movimenti.
Sorrisi e poggiai le mani sulle sue larghe spalle coperte da una maglietta nera, mentre lui ballava tenendomi delicatamente fra le sue braccia.
Mi guardò dolcemente e con sorriso accompagnò il cantante:
"'Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me, I'll give my all to you
You're my end and my beginnin'
Even when I lose, I'm winnin' "
Mentre diceva quelle parole i suoi occhi erano sinceri e il mio cuore pian piano stava aumentando i battiti.
Sorrisi a quel suo amore, a quel suo sguardo rivolto solo a me.
Con una mano gli accarezzai la guancia rosea e lui si avvicinò per baciarmi ma prima che potesse farlo fu fermato dal rumore della porta che veniva spalancata.
Ci allontanammo di scatto impietriti mentre la squad di squilibrati entrava nella sala.
"Aurora sei già qui!"
Ten si precipitò verso di me abbracciandomi a lungo, come se fosse appiccicato.
"TenTen come farei senza di te"
"saresti già morta ovvio"
"Hai ragione" gli stampai un bacio sulla guancia
Jaemin:"hey e io?"
Il ragazzo si avvicinò con il broncio così mi buttai tra le sue braccia
"A te ti odio" dissi offrendogli un bacio veloce, lui sorride soddisfatto.
Mark:"oh ma che sono tutti sti baci"
Johnny:"fai prima a dire che lo vuoi anche tu sai"
Mark diventò un peperone e tutti scoppiarono a ridere mentre il ragazzo di nascose nell'angolino. Poverino, era sempre la vittima quella piccola iena.

Il lavoro fu una noia mortale senza Winwin, quel giorno ad allenarsi in sala c'erano gli Nct 127 mentre gli altri erano a eventi o a pensare a nuovi testi o coreografie.
Quando finalmente arrivò la tarda sera ritirai la mia roba
"ehy sei stanca?" Taeyong comparve nella stanza silenziosamente
"Un po' " dissi ammiccando un sorriso e roteando un po' la testa per affievolire il male al collo.
All'improvviso due mani si poggiarono sulle mie spalle e iniziarono un massaggio lento, mi voltai di scatto verso Taeyong, nonostante fosse passato del tempo sapevo ancora di piacergli e alcuni suoi atteggiamenti mi mettevano in imbarazzo.
Si fermò.
"andiamo a casa insieme?"
"Devo ancora fare una cosa, vai avanti"
gli sorrisi
"Mh...va bene ma non ti sforzare troppo" disse preoccupato per poi andarsene.
Feci gli ultimi ritocchi al progetto e poi andai anch'io verso casa.
Ormai stanchissima camminai lentamente verso il mio appartamento dove ad aspettarmi c'era un il mio dolce Winwin.
Nonostante la stanchezza gli corsi incontro e lo abbracciai forte come se non lo avessi visto da secoli. Lui mi tirò su e con le mie chiavi aprì la porta per entrare, mi posò sul letto e si sedette accanto a me.
"Mi sei mancato..." dissi timida sdraiandomi vicino a lui mentre con una mano mi accarezzava i capelli
"Idem" disse facendomi sorridere, probabilmente lo imbarazza troppo ripetere le mie stesse parole, ma non mi dispiaceva il suo modo di esprimersi con quel 'idem'.
Gli dissi di sdraiarsi sul letto così che io potessi appoggiare la testa sul suo petto.
Con la faccia rivolta verso di lui lo guardai persa
"Sai...ogni volta che ti guardo alle prove per me è un suicidio" dissi
"Perché?" Rise lui ingenuo
"Perché sei così...affascinante, non so, è che mi piaci tanto"
dissi nascondendo il viso nel suo petto
"...quando ti guardo non respiro più, che tu stia mangiando o lavorando o dormendo"
disse allora lui serio
Ridacchiai felice immersa nella sua maglietta mentre lui passò una mano sulla mia guancia
"vuoi diventare la mia ragazza?"
disse mostrando un lieve sorriso.
Rimasi immobile, senza fiato. Non mi aspettavo che me lo chiedesse, lo davo per scontato dopo quel bacio sotto la pioggia ma sentirmelo dire mi rassicurava.
"Si" sorrisi felice come non mai.
Lui mi baciò la fronte, mi guardò, baciò la punta del mio naso e si fermò a guardarmi le labbra. Così lo tirai per il colletto e lo baciai, prima dolce poi con desiderio.
Le nostre bocche si completavano e le nostre lingue si univano come create per essere legate fra loro. Mi allontanai piano, lasciandolo un po' imbronciato
"Scusa Si Cheng , sono stanca"
Sorrise intenerito
"Tranquilla, guardiamo un po' di TV?"
Annuii sorridendo e sdraiati sul letto guardammo lo schermo animato. Dopo una mezz'ora sentii gli occhi pesanti, la giornata era stata lunga e ormai era tardissimo.
Senza rendermene conto mi addormentai stanchissima.

||ᴇᴍʙʀᴀᴄᴇᴅ ʙʏ ᴛʜᴇ ʀᴀɪɴ || WɪɴɪᴡɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora