A𝚗𝚌𝚑𝚘𝚛

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Mi alzai per andare al lavoro.
Quella notte avevo deciso che non mi sarei abbattuta, che sarei rimasta in piedi, così mi preparai per bene mettendo un vestito comodo ma elegante che evidenziasse le mie forme.
Non dovevo assolutamente farmi vedere in questo stato, non avevo voglia della commiserazione degli altri.
Arrivai in agenzia e mi chiusi subito nello studio per evitare troppi sguardi.
Era presto ma mi buttai subito nel progetto per evitare di pensare al giorno prima.

Dopo una mezz'ora bussarono alla porta
"Avanti" dissi senza alzare la testa dal mio lavoro
"Beh? questa mattina non saluti?"
Alzai la testa sorridendo
"Ciao Chan" mi alzai e lo abbracciai e lui mi avvolse nelle sue braccia facendomi sospirare.
Andammo in sala prove per salutare anche gli altri che stavano per iniziare ad allenarsi. Mi avvicinai per salutarli e vicino a Kai intravidi qualcuno .
"Ciao Aurora" mi abbracciò per poi vedere il mio sguardo inquisitorio sul ragazzo vicino a lui.
"Lui è Jimin dei BTS e se continui a guardarlo così finirai per spaventarlo" rise prendendomi in giro.
Io sbuffai colpendolo leggermente sul braccio per avermi messo in imbarazzo per poi salutare il ragazzo con un cenno della mano. Avevo già sentito parlare di lui, del suo gruppo, stavano diventando molto famosi e tutti in Corea ne avevano sentito parlare almeno una volta, persino io che ero sempre fuori dal mondo.
"Beh io adesso devo andare, sono felice di averti rivisto Kai" disse il ragazzo
Salutò tutti e quando se ne andò incrociai ancora una volta il suo sguardo, dovevo ammettere che era un bel ragazzo.
"Guarda che io sono geloso eh" disse Chan alle mie spalle
"Ma smettila" gli tirai un buffetto e risi con lui.

Tornai nel mio studio per lavorare con lo scenografo principale, ormai mancava poco alle riprese e inoltre la mia idea fu ben apprezzata dallo staff.
Il capo era molto soddisfatto del mio lavoro tant'è che decise di darmi il weekend libero.
Se ero contenta? No, avevo bisogno di lavorare altrimenti avrei pensato troppo e sarei annegata nelle lacrime.

Era di nuovo mezzanotte passata, solita routine. Stranamente però finii un po' prima così andai a cercare io Baekhyun,  in sala prove non c'era nessuno così iniziai a vagare nelle varie stanze ma inutilmente. Iniziavo a pensare che se ne fosse andato quando sentii delle dolci note provenire dall'aula infondo al corridoio, mi avvicinai e mi affacciai alla piccola finestra che dava sulla stanza. Baekhyun stava suonando il piano, le sue dita scivolavano leggere sui tasti bianchi componendo una melodia lenta e calda.
Cercando di sentire meglio però buttai giù un piccolo vaso che fece un gran fracasso e che attirò l'attenzione del ragazzo. Lui si voltò spaventato e vedendomi il suo sguardo cambiò subito in un sorriso.
Lo salutai con la mano e lui fece cenno di entrare.
"Non volevo interromperti"
"Beh stai pur certa che con quel casino hai svegliato pure i morti"
rise divertito
Alzai gli occhi al cielo
"Non sapevo suonassi il piano"
sorrisi avvicinandomi allo strumento curiosa
"Già amo questo dannato oggetto"
disse lui guardandolo, gli si leggeva la passione negli occhi.
Con le dita iniziai a percorrerne la superficie lucida attirando lo sguardo del ragazzo
"Ho sempre voluto suonare il piano...ma costava troppo" dissi sconsolata
Fermò la mia mano
"Se vuoi ti insegno io" disse sorridendo

Quella sera Baekhyun mi promise che ogni sera mi avrebbe dedicato una piccola lezione di piano e che in cambio avrei dovuto offrirgli un caffè tutti i giorni, infatti mi era sembrato strano volesse darmi lezioni gratuitamente, con lui c'era sempre un compromesso.
Però ero contenta ,almeno mi avrebbe distratta e inoltre avrei imparato a suonare quel magnifico strumento.
Peccato che quando tornai a casa passai nuovamente la notte a rimuginare su Winwin e a piangere come un idiota.

                                
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Era sabato.
Avevo preparato le mie valige ed ero pronta ad andarmene.
Chiusi a chiave l'appartamento e mi incamminai verso l'uscita quando incontrai Ten e Taeyong. Ero convinta che fossero già andati in agenzia ma a quanto pare non era il loro turno.
Li abbracciai forte, contenta di rivederli dopo tanto ma poi mi chiesero dove stessi andando.
"Me ne vado, ho affittato un appartamento" dissi distogliendo lo sguardo da loro al pavimento
"Ma perché?" Chiese Ten triste
Non potevo dirgli la verità, soprattutto davanti a Tyong
"Voglio essere indipendente e soprattutto dividere la mia vita privata dal lavoro"
In parte era vero, vivere nel dormitorio dell'agenzia mi sembrava di essere costantemente nell'ambiente lavorativo e dopo un po' poteva diventare pesante. Ma la verità era che volevo allontanarmi da Winwin, rischiare di incontrarlo per i corridoi mi avrebbe fatto sentire male e le possibilità di scontrarci erano elevate.
Parlando del diavolo spuntarono le corna, Winwin spuntò dal fondo del corridoio e ci raggiunse. Guardò le mie valige poi me.
"ma non ti vediamo già più e adesso te ne vai anche" disse Taeyong mettendo il broncio
"Mi spiace Tyong... quando avrò finito il mv dei ragazzi tornerò da voi" dissi
"Ora vado" li salutai cercando di essere il più naturale possibile nonostante la tristezza mi stesse divorando da dentro. Guardai ancora una volta Winwin che stava guardando il cellulare così me ne andai aumentando il passo per soffrire il meno possibile.
Ten si offrì di accompagnarmi alla macchina
"Senti, visto che te ne vai e hai il giorno libero ti va di uscire?" Chiese
"Va bene..." dissi sorridendo leggermente, la mia testa ormai era rimasta alla figura di Winwin che non mi aveva nemmeno salutato.
Ten mi sventolò la mano davanti
"Pianeta terra chiama Aurora"
Lo guardai e sorrisi
"Scusa Ten, sono un po' stanca in questi giorni"
Senza che glielo chiedessi mi strinse a se
"Senti ,che ne dici se stasera passi a salutarci tutti? I ragazzi ti vorranno salutare"
Un velo di lacrime si formò nei mie occhi ma per fortuna Ten non poteva vedermi perché ero completamente immersa del suo petto.
Volevo davvero vedere i ragazzi ma tra loro ci sarebbe stato Winwin.
"Certo" dissi piano
Lui mi lasciò andare così salii in macchina e portai la mia roba nel nuovo appartamento, mi preparai e uscii per raggiungere Ten dove ci eravamo dati appuntamento.
Ad aspettarmi però c'erano anche Jaemin e Taeyong e vedendoli un sorrisi si formò sul mio viso.
Ero così felice di vederli, di stare un po' con loro.

Passamo la giornata a vagare per le vie di Soul, entrammo in tanti negozi e aquistammo diversi vestiti, soprattuto Ten infatti dovemmo tenerlo a freno per evitare che spendesse tutti i soldi che aveva.
Ci fermammo a un bar, io e Taeyong prendemmo una cioccolata calda mentre Ten e Jaemin un caffè.
"Jaemin dovresti smetterla di prendere tutto sto caffè " lo rimproverai
Ten:"ha ragione, sei caffeinomade"
Jaemin s'imbronciò mentre noi ridemmo inteneriti da quel faccino offeso
"Lo sai che ti amiamo" dissi alzandomi e avvicinandomi a lui
"No"
incrociò le braccia al petto e io lo abbracciai da dietro stringendolo il più forte possibile
"Così mi ammazziiii" disse iniziando a ridere
Lo lasciai andare soddisfatta.

Finimmo di bere e Jaemin si offrì di pagare così Ten lo accompagnò alla cassa mentre io Taeyong li aspettavamo fuori.
Era la mia occasione
"Taeyong..."
lui mi guardò
"Se mi chiami a quel modo mi spaventi" rise per poi smettere vedendo il mio sguardo serio
"Dimmi" disse
"Volevo chiederti scusa...mi sono accorta di aver cambiato comportamento con te senza accorgermene, io ti voglio un bene dell'anima e non-" mi veniva da piangere e non riuscivo a continuare la frase. Tutte le emozioni stavano venendo a galla, ripensai a Winwin, ai ragazzi che mi mancavano e a tutte le cose sbagliate che stavo facendo.
Taeyong mi tirò per il polso e mi intrappolò nelle sue braccia.
"Non devi scusarti, è colpa mia se ti sentivi a disagio, anch'io ti voglio bene e voglio che tu sia felice" si fermò un attimo
"Sei così triste, i tuoi occhi chiedono pietà"
sussurrò stringendomi forte a lui, mi aveva letto l'anima e non riuscivo a trattenermi. Avevo dannatamente bisogno di affetto, di attenzioni, di qualcuno che si accorgesse del mio dolore.
Stavo scappando convinta di poter farcela da sola ma la verità era che ormai non potevo stare senza quegli odioti.
Sentii le voci di Jaemin e Ten raggiungerci ma non volli staccarmi da Taeyong, le lacrime scendevano silenziose e bagnavano la sua maglia nera.
Jaemin:"Aurora..." mi tirò per la spalla per farmi girare
Ten:"lo sapevo" disse guardandomi preoccupato
"Scusate ragazzi, ho avuto un attimo di sfogo, andiamo"
risi e presi per il braccio Ten e Jaemin ma quest'ultimo mi trattenne. Lo sguardo fisso nel mio
"Sei una stupida, perché non ci hai detto niente?" Disse schietto
Lo guardai sconvolta, gli occhi bassi e la bocca incrinata
"Va tutto bene, è che stanno succedendo troppe cose" dissi piano
Non mi chiesero niente semplicemente mi presero e mi portarono via da quel via vai di gente. Era incredibile vedere come il mondo andasse avanti mentre tu rimanevi fermo, incatenato.

ᴛʜᴇ ᴅʀᴇᴀᴍ ᴛʜᴀᴛ ɪ ᴅʀᴀᴡ ᴀɴᴅ ғɪʟʟ ᴜᴘ ᴀᴄᴛs
ᴀs ᴍʏ ᴍᴀᴘ

-𝚗𝚌𝚝 127-

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È un capitolo un po' noioso, ma serve per continuare la storia 🧡

||ᴇᴍʙʀᴀᴄᴇᴅ ʙʏ ᴛʜᴇ ʀᴀɪɴ || WɪɴɪᴡɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora