Passarono quattro giorni che risultarono essere sempre uguali in base a diverse cose.
Da Jones e dalla Moskovskaja non avevano ottenuto altre informazioni ed Isabelle ancora non si era svegliata.
Era sabato ,così tutti gli Avengers si svegliarono più tardi del solito.
Maybelle si stava rigirando tra le lenzuola , che poi scostò, poco delicatamente, con i piedi, per il troppo caldo, erano le nove di mattina ma era estate e faceva molto caldo e , come se non bastasse, durante la notte qualcuno aveva chiesto a Friday di spegnere i condizionatori.
“se trovo il responsabile lo ammazzo” pensò Belle mentre si costrinse ad aprire gli occhi, lei odiava l’estate, dopotutto dominava il ghiaccio, l’unica cosa che ci vedeva di buono il quella stagione erano i bagni in piscina e al mare, era abbastanza “strana” sotto questo punto di vista: odiava l’estate , ma amava il mare.
Decise, con tutta la forza di volontà che possedeva, di alzarsi.
Andò in bagno e , ancora in pigiama, che consisteva in una semplice maglietta che le arrivava a poco più giù di metà coscia, scese in cucina.
Francamente pensava di non trovarci nessuno, invece, appoggiato al ripiano della cucina, c’era Pietro con una tazza in mano, che conteneva del thè freddo.
“buongiorno” la salutò.
“ciao…” rispose lei , trascinandosi verso il frigo, peggio di uno zombie.
Gli occhi del ragazzo caddero, irrimediabilmente, sulle gambe scoperte della ragazza, facendolo deglutire rumorosamente.
“vuoi diventare per caso un ghiacciolo?!” le chiese poi sarcastico, accortosi che da davanti al frigo non si spostava più, cercando di distogliere lo sguardo dalle sue gambe.
“no…per quello già c’è Cap”
Alla fine dal frigo estrasse il succo d’arancia e , preso un bicchiere, se lo versò.
“solo noi siamo svegli?” domandò bevendo poi.
“a quanto sembra si Blue Ice”
“mi piace quando mi chiami così” disse lei alzando lo sguardo per incatenare i suoi occhi a quelli del potenziato.
“allora vedrò di farlo più spesso” la ragazza sorrise mentre si girava per mettersi seduta e , in quel breve tratto di strada, sentì lo sguardo del velocista bruciarle e scivolarle addosso, quello sguardo che la faceva sentire invisibile e che pensava lui potesse vederle attraverso, dentro, non sapeva certo che questa era la stessa reazione che provocava a Pietro quando lei lo guardava, perché lo guardava, ovvio che lo guardava, come si faceva a non guardarlo?! Era un bel, bellissimo ragazzo, quello che tutte le ragazze vorrebbero: alto, muscoloso nel giusto ,occhi azzurri , bello e ,anche se all’inizio non può sembrare, intelligente, gentile e tanti altri bei aggettivi.
Il ragazzo invece pensava la stessa cosa di lei, si chiedeva come mai quella ragazza non avesse file e file di ragazzi fuori dalla porta, era una ragazza bellissima, speciale ed unica: alta nel giusto, anche se in confronto a lui sembrava bassa, magnifica e fantastica, non solo fuori ma anche dentro, con un fisico da far invidia a molte ragazze, snello ma formoso, anche se non era molto alta, ed era speciale per i poteri che possedeva, ma anche per il suo carattere e per la sua personalità, unica perché come lei, lui non aveva conosciuto nessuna.
Belle alzó lo sguardo dal bicchiere e lo poggió sul ragazzo davanti a lei, non si era accorta che anche lui era vestito con un qualcosa che doveva sembrare vagamente un pigiama, infatti aveva un paio di pantaloni di una tuta grigi e sopra una canottiera nera che lasciava scoperte le muscolose braccia ed essendo abbastanza aderente lasciava intravedere al di sotto gli addominali, questa volta toccó a lei deglutire.
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Vediamo chi è più veloce [P. M.]
Fanfic[COMPLETA, interamente da REVISIONARE e da MIGLIORARE drasticamente] Maybelle Dixon sembrava una semplice adolescente se non fosse stato per il suo padrino: Tony Stark. Genio, miliardario, playboy e filantropo. Con il quale viveva da quando era u...