Mentre camminavano in direzione del centro di New York in tutti si faceva spazio l’adrenalina e l’ansia verso la loro battaglia finale.
Stavano tutti con i sensi a mille, le vie erano troppo deserte per essere le quattro di pomeriggio ora in cui di solito tutti si riversavano per le strade.
“non c’è nessuno…” comunicò Sam agli altri attraverso gli auricolari visto che l’avevano mandato a controllare il luogo dell’incontro-scontro.
“come non c’è nes…?” neanche il tempo di finire la frase che arrivarono nel luogo prefissato dove non c’era davvero nessuno.
A Belle salì la rabbia verso Gray , si fece spazio tra i sui compagni , stando i seconda fila, e si mise diversi passi davanti a loro , precisamente al centro della strada.
“ALLORA?!? CI HAI FATTO VENIRE QUI E POI NON TI FAI VIVO?!? SERIAMENTE?!?...” urlò alzando le braccia al cielo.
“…PENSAVO CHE IL CAPO DELL’HYDRA FOSSE PIU’ CORAGGIOSO DI COSI!” continuò mentre i suoi compagni si scambiavano occhiate ma nessuno osò interrompere o chiedere spiegazioni a Maybelle.
“…NIENTE?!? LO SAPEVO CHE ERAVATE SOLO DEI CODARDI! ALTRIMENTI VI FACEVATE VIVI!...” ancora niente, Belle mosse di scatto le mani in basso dalle quali uscirono delle scie bluastre.
“…LO SO CHE CI SIETE! USCITE! FATEVI VIVI! PERCHE’ SINCERAMENTE CON QUESTI GIOCHETTI MI AVETE ROTTO I COGLIONI! E NON VI CONVIENE FARMI INCAZZARE PIU’ DI QUANTO GIA’ NON SIA!” a quelle parole un Quinjet si palesò nel cielo e un uomo si materializzò di fronte a Maybelle che rimase impassibile.
“quanto coraggio , è per questo che ti volevo con me saresti stata perfetta” le disse Tom Gray mettendole due dita sotto il mento.
“no, tu volevi usarmi e fidati se ti dico che so che questo è solo un diversivo” rispose lei prendendogli il polso e cominciando a rilasciare il suo potere congelandoglielo piano, facendolo soffrire.
“AVENGERS! ORA!” urlò lei mentre, in quel precisò momento, cominciarono ad uscire dalle vie non solo agenti dell’HYDRA ma anche robot e strani esseri che cominciarono a sparpagliarsi e gli Avengers cominciarono a combattere.
Gray si smaterializzò sul suo Quinjet sottraendosi al tocco mortale di Belle che si unì agli altri.
Mentre correva nella direzione dei suoi amici vide Bucky sulla moto che faceva fuori i robot investendoli, Falcon, Iron Man e Visione che qualche volta si alzavano in volo o li aiutavano dall’alto e Spider-Man che ragnatelava , come diceva Tony, gli avversari saltando da un palazzo all’altro.
Furono le uniche cose che riuscì a vedere prima che le si avventarono contro diversi agenti con due robot.
Riuscì a mettere subito furi gioco i robot congelandoli invece con gli agenti ci mise più tempo.
Ne fece fuori quattro e puntò la pistola a quello davanti a lei.
“non è niente di personale…” disse prima di sparare due colpi.
“…era personale” disse passando li vicino, Pietro rivolto all’uomo inerme a terra.
“un passaggio?” chiese alla ragazza.
“no gra-“ non la fece finire che la prese e la portò dove tutti gli altri si stavano battendo.
“ti avevo detto no Maximoff!” esclamò all’auricolare visto che il ragazzo si era volatilizzato per andare a distruggere od uccidere qualcosa o qualcuno.
“ops non ti avevo sentita” rispose l’altro con un ghigno anche se sapeva che non lo poteva vedere.
“potreste risolvere i vostri litigi dopo tutto questo?!” si intromise Steve.
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Vediamo chi è più veloce [P. M.]
Fanfiction[COMPLETA, interamente da REVISIONARE e da MIGLIORARE drasticamente] Maybelle Dixon sembrava una semplice adolescente se non fosse stato per il suo padrino: Tony Stark. Genio, miliardario, playboy e filantropo. Con il quale viveva da quando era u...