Il suono insistente della sveglia di prima mattina, non è la cosa migliore con cui svegliarsi, però se non l’avessi messa ora non mi sarei svegliata, che poi “svegliata” è un parolone.
Allungo la mano sul comodino e, spingendo cose a caso, riesco a spegnere il telefono, infosso la faccia nel cuscino ,con gli occhi chiusi.
Sono passati due giorni dalla missione e oggi interrogheremo Jones per farci dire qualcosa di più su Gray, sul progetto Crus e sull’HYDRA, sperando di riuscire nell’intento di farlo parlare , decido di alzarmi da letto, la gamba a cui hanno sparato fa ancora male e ci devo stare ancora attenta , mica potevo pensare che guarisse in due giorni…però ogni giorno migliora un pò di più.
Mi dirigo, con tutta la calma di questo mondo e zoppicando, in bagno , dove mi lavo la faccia e per necessità mattiniere.
Quando torno in camera mi metto un paio di leggings neri a vita alta , una semplice maglietta bianca, corta così come le maniche e ai piedi mi infilo le mie adoratissime scarpe da ginnastica della Nike, nere e grigie, anche se so di non poter correre, ma le scarpe da ginnastica rimangono ugualmente le scarpe più comode, slego i capelli dalla crocchia e mi scendono sulle spalle mossi, gli do una veloce spazzolata e poi comincio ad avviarmi in cucina.
Spostarsi senza la super velocità è tremendamente stressante , perché vai lenta, perché non puoi fare tutte le cose che vorresti e perché non puoi fare a gara a chi è più veloce, contro Pietro.
Arrivo in cucina dove ci sono solo Wanda, Nat e Pietro che si sta subendo il loro straparlare, mi scappa un sorriso a vederlo con quell’espressione esasperata, intanto loro di me ancora non si sono ancora accorti così , con passo felpato, prendo un bicchiere dalla credenza e, per far loro un piccolo scherzetto innocente, sbatto lo sportello, sobbalzano tutti e tre mentre io scoppio a ridere.
“buongiorno!” esclamo tra le risate.
“un ‘buongiorno dormito bene?’ o ‘buongiorno pronti per l’interrogatorio?’ non andavano bene vero?” mi chiede Wanda sarcastica.
“no…così è stato più divertente” le rispondo cercando di calmarmi, perché altrimenti avrò una paralisi facciale.
“ecco la mia salvatrice!” esclama il velocista, si sente uno spostamento d’aria e me lo ritrovo vicino, la rossa e la castana lo guardano un attimo confuse, poi ricominciano a parlare tra di loro.
“non ci stavo capendo niente e in più mi stavano facendo venire il mal di testa” mi sussurra all’orecchio per non farsi sentire dalle altre due.
“allora pensa quando ti toccherà subire lo straparlare, non solo di loro due ,ma anche il mio” gli rispondo ghignando , mentre mi verso del succo d’arancia, preso dal frigo.
“oh bè, a quel punto scappo”
Mi lascio scappare una leggera risata, poi bevo il mio succo.
“sei pronta a far parlare quel bastardo?”
“oh ma certamente, userò maniere molto gentili” dico con un sorriso inquietante…si lo so da sola che il sorriso che ho ora sul volto è inquietante.
“sei inquietante con quel sorriso” come predetto, ecco la prova che avevo ragione, comunque per la gioia del potenziato mi levo il sorriso inquietante dalla faccia.
“così va meglio?” gli chiedo, con un normale sorriso.
“molto”
Ridacchiamo tutti e due, intanto arrivano Clint, Bucky e Steve.
“come fate ad essere già svegli?!” ci chiede l’arciere, stiracchiandosi.
“sveglia”
“fratello”
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Vediamo chi è più veloce [P. M.]
Fanfiction[COMPLETA, interamente da REVISIONARE e da MIGLIORARE drasticamente] Maybelle Dixon sembrava una semplice adolescente se non fosse stato per il suo padrino: Tony Stark. Genio, miliardario, playboy e filantropo. Con il quale viveva da quando era u...