Torta di frutti di bosco e Incontro. presente.

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-Mi ritrovo sempre ad intrufolarmi alle feste.- mormorai, facendomi piccola piccola nel mio prendisole floreale e con il piccolo vassoio fra le mani.
Travis sorrise, aprendo la porta di casa dei suoi genitori.
Nervosa mi lanciai un occhiata. Non ero abituata ad indossare vestiti, non ero abituata ad incontrare i genitori di un ragazzo, che frequentavo, non ero abituata a finire probabilmente al centro dell'attenzione.
Travis, si voltò squadrandomi dalla testa ai piedi -Sei stupenda. Non essere nervosa.-
Mi guidò lungo il corridoio della casa fino al centro della cucina che dava su un piccolo giardinetto, all'esterno del quale alcune persone conversavano e mangiavano in compagnia.
-Mamma!- chiamò Travis lanciandomi uno sguardo azzurro tutto contento. Dal mio canto rimasi impalata, accanto alla cucina con lo stomaco stretto in una morsa e la voglia di scappare da questo Barbecue domenicale.
Capelli biondi e sorriso sorpreso, la mamma di Travis lo accolse con calore, poco dopo anche suo padre abbracciò il figlio.
E io stavo per avere un infarto.
Letteralmente.
Le mie mani sudate si erano aggrappate con forza al vassoio mentre il cuore sembrava uscirmi dalle orecchie.
- Mamma, papà...lei è la ragazza di cui vi parlavo.-
Sorrisi tesa, allungando una mano verso loro.
-Oh, è un piacere conoscerti!- sua madre mi strappò la torta che avevo portato di mano per avvolgermi in uno stretto abbraccio.
Non mi aspettavo di essere accolta in quel modo.
-È un piacere.- mormorai sorridendo grata.
Il padre di Travis, Chris si aprì un un enorme sorriso, prendendomi sotto braccio.
-Vieni cara, ti offro da bere.-
Sorrisi mentre afferravo il suo braccio e mi guidava verso un tavolino con le bevande. Mi presentò ad alcuni suoi parenti e amici, poi mi porse una birra ghiacciata.
-Grazie Signor Fimmel.-
-Suvvia ragazza. Puoi chiamarmi Chris, non deve esserci tutta questa formalità in famiglia.-
Annuì prendendo un sorso dalla bottiglia fresca e mi voltai alla ricerca di Travis.
Era ancora sulla porta esterna di casa, sorrideva compiaciuto con lo sguardo fisso su di me.
Ricambiai l'occhiata soffermandomi su i suoi capelli biondi un po' troppo lunghi e la lunga barba incolta, anche se trasandato era sexy da morire.
Era vestito in modo molto casual, con un paio di infradito che sembravano davvero comodi. D'altro canto io avevo indossato un paio di sandali bassi con un vestito che non avevo mai indossato.
-Tu sei la ragazza di Travis?-
Una coppia di ragazzi si avvicinò. Più alti di me in statura e con la corporatura pressoché simile a dei giocatori di rugby con capelli castani, due volti simili da gemelli mi sorrisero.
-Siamo i suoi vicini. Abitiamo in fondo alla strada.- mormorò uno. Indossavano per fortuna t-shirt diverse, per poterli distinguere; -Io sono Marcus e lui è Caleb.- mi strinse la mano. -Sono nato prima io.- ci tenne a precisare.
-Piacere.- sorrisi.
-Allora da quanto state insieme tu e la testa dura di Travis?-mi chiese Marcus.
Feci per aprire bocca per rispondere quando l'altro gemello mi interruppe, -Puoi sempre lasciarlo e scegliere uno di noi.-
Marcus diede una gomitata sulle costole a Caleb, -Che c'è? Dicevo solo che se...-
-Scusate.- la voce della mamma di Travis chiuse la discussione. Mi voltai verso di lei, profondamente grata.

Jennie ci invitò ad accomodarci al tavolo, indirizzando i gemelli ad un lato del tavolo.
Travis mi fu subito accanto mentre prendevo posto in disparte, celandomi da alcuni sguardi curiosi.
-Ero preoccupato. Pensavo che qualcuno potesse rubarmi il posto accanto a te.-
-Scherzi?!-
-Non l'hai notato? Sono tutti incantati da te. Pochi secondi e saresti stato circondata da tutti i nostri vicini.-
-Ma smettila!- sorrisi incerta. Mi stava prendendo in giro.
Si chinò verso di me, ad un palmo dal mio viso.
-Sono serio. Ero pronto a picchiare qualcuno.-
-Smettila di prendermi in giro.- mormorai, mentre lui si allungava sul tavolo per afferrare un piatto con la carne. Riempì il mio di carne e verdure, poi si servì da solo.
Sollevai lo sguardo verso gli altri ospiti che osservavano la scena con curiosità e invidia.
Arrossì di imbarazzo, cercando di nascondermi dietro il ciuffo di capelli.
-Non badare a loro. Mangia qualcosa.-
-Sembra facile detto da te...-
Lo sentì ridacchiare e poi addentare con gusto una pezzo di carne arrostita.
-Cosa ti hanno detto i gemelli?-
-Mmm?-
-Caleb e Marcus, che ti hanno detto? Sembravi parecchio stranita, prima.-
- Oh mi hanno proposto di mollarti e scegliere uno di loro due.-risposi cercando di tagliare il mio pezzo di bistecca.
Rivolse loro un'occhiataccia, rise piano voltandosi verso di me.
-Sei solo sapessero quanto è difficile trovare la donna giusta, non si avventerebbero su quella degli altri.-
-Quindi è stata dura trovarmi?-
-Maledettamente. È stato facile, però, cedere al tuo fascino, soprattutto dopo aver assaggiato la tua torta ai frutti di bosco. Hai preparato quella oggi?-
Risposi scuotendo la testa mentre masticavo un boccone di cibo.
- È quella che mi riesce meglio.-
-Uhm, allora forse sarò costretto ad uccidere qualcuno.-

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