I miei piedi affondavano in un tappeto fitto di erbe, gli odori della campagna si sprigionavano dal suolo fino alle cime degli alberi da frutto.
Passai accanto al limone che sin da piccola aveva avuto quell'odore intenso e fruttato, dietro il quale mi ero nascosta tante volte dopo aver fatto delle marachelle.
Avvertivo quella strana sensazione, un peso allo stomaco, tra il piangere e il ridere; un'emozione così intensa e particolare che mi stupiva pienamente.
Mi tolsi una ciocca di capelli, camminando tra gli alberi.
Avevo lasciato Travis in compagnia di mia madre e anche se entrambi capivano e parlavano poco le rispettive lingue, ero sicura che se la sarebbero cavata.
Mi bloccai a circa 10 mentri da un piccolo orto. L'acqua scorreva nei canali e le piantine di assetavano, rimasi colpita dall'uomo quasi nascosto dalle foglie.
Pochi passi e fui anche io all'interno di quel quadrato erboso e umido.
-Questi sono pomodori o stai cercando quasi di arrivare in cielo papà?-
La sua testa si volto di scatto. Il viso passò dall'essere confuso, ad assimilare la mia immagine ed esserne completamente entusiasta. Percorsi in pochi passi la distanza che ci divideva.
-Ciao, papà!- le sue braccia mi strinsero attorno con una presa ferrea. Mentre gli occhi verde-azzurri mi osservavano da capo a piedi come la sorpresa più bella della sua vita.
I capelli erano più lunghi del solito e si erano del tutto fatti bianchi. Era rimasto in silenzio ad osservarmi, con attenzione. -Hai perso peso?- mi chiese infine. Scoppiai a ridere abbracciandolo un'altra volta. Raccolse il cesto di verdure e si voltò verso di me sorridente. -Andiamo a mangiare.-gli sorrisi complice. Ma sapevo
mi strofinai le mani sudate sui jeans, mentre tornavamo indietro verso casa.
-Papà? Ecco...-dissi,- Ho portato una persona con me.-
Notai appena il suo corrucciare di fronte, mentre mi superava di un passo. -L'importante è che gli piaccia il buon vino.- Aveva detto. Ma la situazione era poi diventata...imbarazzante.
Dopo averli presentati, papà era diventato insopportabilmente silenzioso e io avevo avvertito ancora di più la presenza di quel peso sullo stomaco. E stare seduti ad una tavola imbandita, mi aveva quasi fatto la nausea. La mano sinistra di Travis scivolò sotto il tavolo, poggiandosi come al solito sopra il mio ginocchio. Strinse per un attimo la presa; era il suo modo di farmi sentire al sicuro. E io apprezzavo infinitamente.
Era super imbarazzante, osservare Travis seduto accanto a mio padre. Il silenzio al tavolo sembrava una spessa lastra di ghiaccio, che non riuscivamo a rompere. -Mmm, ecco..-
I loro occhi si voltarono verso di me; stavo per sentirmi male. -Ho sentito le sorellone, saranno qui nel pomeriggio.-dissi, tanto per dire. Le mie sorelle maggiori che vivevanio in città sarebbero venute a trovarci e conoscere il mio 'fidanzato australiano'.
-Non vedono l'ora di vedervi.- Mamma acccorse in mio aiuto, portando in tavola gli spaghetti al ragù e riempiendone i piatti in abbondanza. Il profumino fu subitpo invitante, tanto quanto il delizioso aspetto.
-Ho appena capito chi ti ha insegnato a cucinare.-Travis afferrò una forchetta mangiando un boccone di pasta.
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-Non sapevo se volesse uccidermi o se invece...-
-Ma dai, smettila!-ridacchiai. -Questo è solo perchè non ho mai invitato nessuno a casa. Tutto qui. La vedono come una cosa strana.- spiegai mentre tiravo le lenzuola al letto e le sistemavo meglio. Come nella nostra cultura, avremmo dormito separati; e mentre io sarei stata nella camere adicente, lui avrebbe passato la notte nella mia camera. MI afferrò per i fianchi mentre ero chinata a sistemare il cuscino. Il suo bacino si scontrò contro il mio facendomi sussultare.
-Come farò a passare una notte senza di te?-mormorò contro il mio orecchio. Un brivido mi percorse la schiena, e mi morsi il labbro per trattenere un gemito. Ed ecco che con il suo fascino e la sua voce, Travis mi trasformava in un essere gommoso, in preda ad attacchi di furiosa passione. Mi voltai fra le braccai, trattenendo un sorriso. Ero anche cosciente di non essergli del tutto indifferente. -Fai il bravo.- mormorai, allungandomi sulle punte dei piedi per sfiorargli la bocca con un bacio.
-Faccio il bravo!-ringhiò giocoso, sprofondando con la testa fra il collo e la spalla e poi scendendo giù sul mio seno. -Non è colpa mia se hai un odore così buono, o se questo posto sembra aver risvegliato questo calore nella tua pelle...-
-Che vuoi dire?- mi sfuggì un gemito mentre gli passavo le dita fra i folti capelli. La sua barba mi solleticò l'epidermide e io gettai la testa indietro per lasciargli libero accesso al collo.
-Mmm....ho voglia di morderti tutta.-disse ma si scostò da me di un passo. -Buonanotte.-mormorò gettandosi sul letto appena fatto. Spalancai la bocca completamente sorpresa. Ma cosa...???
Scoppiai a ridere, mentre mi avvicinavo e gli baciavo teneramente una guancia. -Buonanotte.-lanciai un'occhiata alla finestra che rimaneva beatamente socchiusa per filtrare i raggi lunari e scappai nella camera accanto.
Rimasi sveglia per un po', affrontando con una lunga doccia i ricordi e la gironata che avevamo passato; i miei genitori, le mie sorelle che avevano non solo apprezzato Travis ma che lo avevano accettato come uno di famiglia, la gioia di mio padre a vederci uniti come una volta, non lo avrebbe mai ammesso, ma gli mancavamo. Con i capelli ancora umidi e con la casa racchiusa in un gran silenzio, camminai fino alla balconata esterna. I miei piedi nudi non fecero alcun rumore quando aarrivai alla finestra della mia vechia camera, nè quando sollevai con le dita all'intero la maniglia. La aprì in fretta, camminando fino al letto.
Il mio ginocchio sfiorò il materasso, ma le sue mani furono velocissime; mi afferrarono per i fianchi, trascinandomi sul suo corpo semi-nudo.
-Sapevo che avresti capito.-disse e poi mi baciò.
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Time Of Love
Short StoryQuando è tempo di innamorarsi basta relativamente poco. Basta una leggera pioggiarellina....o un sottile soffio sulle candeline, mentre si guarda fisso in un paio di occhi marroni. . Questa è una Fanfiction sul noto attore di Vikings, Travis Fimmel...