Le sue labbra non volevano rinunciare alle mie.
-Vorrei che fossi mia.-
-Lo sono.-
-No...io. Voglio seppellirmi dentro di te, voglio ascoltare i tuoi gemiti, voglio...-un verso di gola gli sfuggì quando gli afferrai le guance per guardarlo in viso.
-Ti voglio. Ma non posso...--Stai rinunciando a noi per una stupida insicurezza?- le sue mani mi stringevano sui fianchi e tremaci alla sola idea di allontanarmi.
-Hai paura e scappi.-
-Non è così....-
-Allora com'è?- il suo tono sembrava più duro.
-Penso solo...che dovresti avere di meglio. Tu sei fantastico, io...io non sono adatta a stare con te.-
Piegò la testa di lato con un sorriso sghembo, ma sapevo benissimo quanto fosse adirato.
-Questo chi te l'ha detto? Chi cazzo ti ha detto che non sei adatta a me?-
Si allontanò indietreggiando di un passo. Io rimanevo ferma, con le braccia attorno al corpo, cercando di scoppiare a piangere.
Razionalmente capivo quanto fosse stupida quella discussione, ma non riuscivo a bloccare le mie insicurezze...sembrava invece che fossero pronte a traboccare e a riprodursi.
-Si ritorna sempre lì.- disse in un mormorio stanco, alzando gli occhi al cielo. -Io che impazzisco per te e tu che ti barrichi dietro enormi muri. Francesca, non sono un dannato ragazzino che cerca una conquista di una notte, sono un uomo! L'uomo che ti ama. Non so cosa fare per convircerti che voglio te! Voglio stare con te. Questo non riguarda il fare l'amore...ma voglio che tu capisca una volta per tutte che sono qui perchè ti amo! L'aspetto fisico, il colore dei tuoi capelli, non potrebbe fregarmene di meno! Si miei occhi sei perfetta e unica e ti amo! Hai sentito?-
Rimasi bloccata a fissarlo a bocca aperta. Il cuore sembrava essere impazzito nel mio petto.
-Cosa...-Scoppiò in una risata amara, il viso incredulo davanti al mio mutismo. Si voltò con espressione delusa, uscendo a grandi passi dalla stanza.
-Travis..- lo chiamai ma rispose solo il rumore di una porta che si chiudeva.
Il nostro picnic romantico era finito in un odiosa discussione. Travis era uscito per alcune ore, lasciandomi da sola a pensare e a deprimermi. Ero giunta alla considerazione di essere malata di mente: Travis mi amava e io non ero stata in grado di rispondere. Seduta sul divano, avevo pianto come un ossessa, rendendomi conto di quanto fossi condizionata dall'aspetto fisico. Mi ero sempre detta che quello che importava era l'aspetto interiore, e invece eccomi qui che mi contraddivo da sola, facendo scappare l'uomo che amavo. Sì, lo amavo. Ma lo avevo ferito. Il punto è che era difficile pensare di essere abbastanza carina per stare al suo fianco. Sembrava che tutti gli specchi puntassero il dito contro di me.
Non ero un granché, ma quell'uomo fantastico mi amava. E io non avevo nessunissima idea del perchè non avessi risposto. Ero una grandissima idiota...Presi una decisione alla fine, uscendo di casa per cercarlo. Se lo amavo perché non glielo avevo detto?
Alla fine lo trovai alla vasca dei cavalli. La coppia, Wonker e Josey, pascolava all'interno del cancello, mentre Travis li osservava appoggiato alla staccionata. La camicia scozzese era tesa sulle spalle. Mi mossi piano, scivolando al suo fianco destro facendo il minimo rumore,ma lui si accorse lo stesso della mia presenza. I suoi occhi guizzarono per un solo momento nella mia direzione, per poi tornare a posarsi sui cavalli.
Presi un profondo respiro prima di parlare.
-Mi dispiace.- sussurrai. -Sono un idiota.-Travis grugnì, ma non spiccicò parola, rimanendo fermo nella stessa posizione. -Non voglio comportai da bambina. Solo che non capisco. Tu sei perfetto. Io sono quella che non riuscirà mai a perdere 4 taglie, le cui cosce si toccheranno sempre e che non vuole rinunciare a mangiare il gelato.-Mi spostai alle sue spalle, abbracciandolo da dietro. -Ti credo quando dici che ti piaccio comunque, ma a volte non riesco a fare a meno di pensare che tu possa avere di più.-
Il suo silenzio continuò, mentre io sfoderavo l'ultima arma per fare pace.
-Posso dirtelo guardandoti in faccia o vuoi che lo faccia così?-
Le mie mani si aggrapparono ai suoi fianchi, mentre poggiavo la testa sulla sua schiena, sentivo i suoi muscoli tendersi sotto la mia guancia. -Ti amo...-Il suo petto si bloccò, trattenendo il respiro. Le sue mani mollarono la presa sulla staccionata, stringendo invece le mie dita
-Vuoi che te lo ripeta? Ti amo.-
Travis si voltò, afferrandomi le guance con mani delicate. -Dillo di nuovo.-
Sorrisi, piegando la bocca in una smorfia. -Devo dirlo da sola?-
-Tu dillo...-le sue labbra si mossero in un sorriso.
-Dillo tu...-risi mentre lui mi abbracciava stretta e chinava il viso su di me.
-Oh no, adesso è il tuo turno e mi piace il tuo modo di farti perdonare, piccola.-
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Time Of Love
Short StoryQuando è tempo di innamorarsi basta relativamente poco. Basta una leggera pioggiarellina....o un sottile soffio sulle candeline, mentre si guarda fisso in un paio di occhi marroni. . Questa è una Fanfiction sul noto attore di Vikings, Travis Fimmel...