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«Yoora, svegliati» apro lentamente gli occhi, ritrovandomi il volto di Tae a pochissimi centimetri dal mio «Dobbiamo andare a scuola» dice, io mi alzo e lui si sposta in modo che non sbattiamo.

Io distolgo lo sguardo, sono ancora imbarazzata eppure sono passati tre giorni. Lui esce dalla stanza, io mi alzo e vado a vestirmi.

Esco dalla stanza e vado di sotto, trovando Tae ad aspettarmi per fare colazione. Facciamo colazione, anche se nessuno dei due parla. «Papà lavora anche oggi?» chiedo, spezzando quel silenzio.

Intanto Tae si alza prendendo i piatti e mettendoli nel lavandino «Si, ultimamente lavora spesso» dice lui, sembra preoccupato. «Sei preoccupato?» gli chiedo, ma lui fa cenno di no con la testa e chiude l'acqua del rubinetto «Ci ho fatto l'abitudine, io sono praticamente cresciuto da solo» dice. Una volta lavati i piatti chiude l'acqua e si gira «Andiamo?» io annuisco e mi alzo, vado a prendere la borsa.

Usciamo di casa e andiamo a scuola, ci siamo svegliati prima del solito così da poter andare con calma, senza correre come sempre.

«Taetae!» Tae sente qualcuno, perciò si gira. Anch'io mi giro, allora vedo Jinmin il migliore amico di Tae. Lui ci raggiunge e ci saluta, poi avvolge un braccio intorno al collo di Tae e viene con noi verso la scuola.

Non sapevo vivesse qua vicino, che rottura...

Arriviamo a scuola, saluto Tae e vado verso la mia classe. Jimin viene con me, dato che andiamo nella stessa classe.

Entro e prendo posto al mio posto, quando inizia la lezione cerco di seguire, ma la noia ha il sopravvento su di me e mi addormento come se niente fosse.

Mi fa male la testa e mi sveglio di colpo, la lezione era finita e sono in classe da sola. Alzo la testa, portando una mano sulla fronte per il dolore, poi mi guardo intorno. C'è solo Jimin seduto dietro di me, stava giocando col telefono appoggiato con la schiena contro la finestra e un gomito sul banco e l'altro sullo schienale della sedia.

Alza lo sguardo verso di me, poi sorride e posa il telefono «Sei sveglia. Ora dovremmo avere ginnastica ma non posso farla, quindi ti stavo tenendo compagnia» dice lui, girandosi verso di me e incrociando le braccia sul banco. Poggia il mento sulle braccia e mi guarda sorridendo.

«Smettila di fissarmi» metto le mie cose nello zaino e mi alzo «Ci si vede» dico, ignorando il fatto che mi stesse seguendo.



✓ 𝑺𝒕𝒆𝒑 𝑩𝒓𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 ~ ||𝙺𝚒𝚖 𝚃𝚊𝚎𝚑𝚢𝚞𝚗𝚐||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora