4

882 28 1
                                    

"Ragazzi i miei strumenti magici non la capiscono, è scritto in modo illeggibile con molti accenti di dialetto."
Alzo lo sguardo e guardo la frase che hanno inviato per foto.
Hanno mandato l'originale e quella che hanno rifatto per sottolineare le parti in francese.
Ha ragione, sono incomprensibili, ma qualcosa si legge.
Guardo davanti al secondo computer a sinistra dove si vede meglio la foto.
"Vuoi che ti allargo l'immagine? Sennò ti rovini gli occhi!" Mi becca a sbirciare Garcia e dopo che ho annuito per il consesso.
Mi schiarisce meglio la foto e con più facilità cerco di capire cosa c'è scritto.
Sotto di me scrivo ogni lettera che capisco fino alla fine della frase;
R I E N - N E S T - E C R I T - T O U T - R E S T E - A - F A I R E.
Non ha alcune senso, ma poi ripenso agli avvertimenti che mi diceva la professoressa di francese alle medie riguardo agli accenti e dopo poco capisco cosa c'è scritto; 
Rien n'est écrit, tout reste à faire.
" C'è scritto; Niente è scritto, tutto resta da fare." Dico ad alta voce per farmi sentire nel microfono all bocca di Garcia.
Lei mi regala un sorriso da madre orgogliosa di sua figlia
"Eva!" Dicono in coro sorpresi.
"Eva, sei sicura di quello che dici?" Mi domanda preoccupata Emily.
"Si, l'ho già sentita in un libro giallo francese dove un figlio cerca di ricordare il padre attraverso delle lettere dove scrive dei suoi omicidi" dico sicura.
"Ho capito!" Si sente Reid che sta facendo qualcosa e si chiude la chiamata.
La giornata è passata molto bene, da quello che ho capito sono riusciti ha risolvere questo caso.
Mi ha avvertito Garcia che sono arrivati adesso all'aeroporto e tra pochi minuti sono di nuovo in ufficio. Nel mentre finisco di mettere nello zaino tutto il materiale che ho usato prima.
Quando ho finito mi siedo sulla scrivania di Emily e finisco di leggere il libro della sera prima, di solito sono molto veloce nel finire i libri, non quanto Reid, ma una volta sono riuscita a finire la saga di Harry Potter in un mese.
Adesso sto leggendo 'dieci piccoli indiani' di Agata Christie, potrebbe diventare uno dei miei libri preferiti.
"Ma non stavi leggendo l'ultimo libro di Harry Potter ieri sera?" Dice una voce dietro di me, Emily.
"Infatti, l'ho finito ieri sera" dico girandomi con la sedia con un sorriso innocuo, penso che tutto il suo stipendio è stato prosciugato dai libri che mi ha regalato per tutti i miei compleanni.
"Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, l'ho letto quando avevo circa cinque anni, molto bello, soprattutto la parte in cui loro due scoprilo che in realtà l'assassino-" dice Reid sulla sua scrivania
"No! Fermo! Sono ancora al quinto capitolo!" Dico subito.
Odio quanto mi dicono il finale delle cose.
Lui si ferma imbarazzato e gli altri invece ridono sotto i baffi.
"Ragazzi perché non venite a casa? Mangiamo qualcosa insieme!" Dice Emily.
Tutti annuiscono e ci diamo appuntamento per la cena, io vado in panico.
Tra le due l'unica a saper cucinare sono io, ma in casa non abbiamo niente, neanche le uova per fare una frittata.
Costringo Emily a passare per il supermercato vicino a casa che è aperto ventiquattro ore su ventiquattro.
Visto che abbiamo un altro Italiano in casa pensavo di cucinare la carbonara e il tiramisù, non perché voglio essere patriottica, ma per far conoscere nuovi cibi alla squadra, spero che nessuno è allergico a qualcosa in particolare!
Quando arriviamo a casa, io mi fiondo sulla cucina, invece Emily, con tutta la calma del mondo, sistema un pò la casa, cosa inutile visto che è sempre tutto perfettamente in ordine.
Quando suona il campanello mi viene un colpo, ancora non ho finto di fare il dolce!
"Buonasera" accoglie la squadra Emily e poco dopo la casa si riempì di voci.
"Eva, ribellati! Questo è sfruttamento minorile!" Dice Derek dalla soglia della cucina con voce ironica
"Vedo degli ingredienti molto famigliari" dice Rossi in italiano mentre si mette vicino a me per vedere cosa faccio.
Faccio un sorriso cercando di essere il più naturale possibile, ma sto morendo di ansia.
Intanto gli altri sono nel salotto e discutono sul caso che hanno appena risolto, ma non riesco a parlare di qualcos'altro?
"Non voglio disturbare, ma è pronta la cena" li richiamo timidamente dalla porta della cucina.
Tutti si mettono sul tavolo, ringraziano per la cena e poi iniziano a mangiare, sono tutti soddisfatti per fortuna.
"Parlaci in più di te" dice Hotch mentre gli metto un pezzo di tiramisù nel piatto.
"Penso che sapete molte cose di me"
"Non tutto, per esempio...come facevi a sapere cosa c'era scritto sulla foto" domanda di nuovo Derek.
Mi siedo e li guardo, sono tutti curiosi, non sono così speciale...
"So parlare il francese perché alle medie in Italia si studia anche il francese, ma non mi è mai piaciuto così tanto sinceramente" e sorridono anche loro per la mia affermazione.
"Sai parlare altre lingue oltre l'inglese e il francese?" Domanda JJ molto entusiasta dalla sua domanda, divento rossa e guardo il tiramisù, non voglio essere spavalda.
"Si sa parlare altre cinque lingue" dice fiera Emily, ma io divento sempre più rossa.
"Quindi sai parlare sette lingue?!" Dice sorpreso Reid come tutti nella stanza
"Parlare è una parolona...capisco...tutto qui" dico con un filo di voce.
"Se per 'capire' intende avere un D2 in conversazione e scritto in tutte e sette le lingue sei molto modesta" dice ironica Emily, ma perché mi fa questo?!
Sa quanto mi imbarazza parlare di queste cose!
"D2!? Reid abbiamo un altro genio!" Dice ridendo verso Reid.
"Quali lingue parli?" Dice Garcia
"Italiano...per i miei genitori....inglese grazie a Emily....francese per la scuola...e...spagnolo perché alle superiori i primi due anni ho fatto un progetto in spagnolo..." dico tutto lentamente e con bassa voce, sempre guardando il tiramisù ormai distrutto visto che ci sto giocando.
"Nelle scuole italiane insegnano tutte queste lingue? Deve essere molto difficile" afferma Garcia.
"Ma non per Eva, vero?" Domanda Emily e io timidamente annuisco.
"Le altre tre?" Domanda JJ curiosa.

Criminal pictureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora