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"Avete fatto una dieta o qualcosa di simile in questi due mesi?" Dico guardando tutti quanti, è solo mia impressione, ma adesso li vedo più belli di prima.
Tutti da Reid a Rossi e da Emily a JJ, forse il coma mi ha cambiato il mio punto di vista delle cose...
"No...Perché?" Risponde JJ ridendo.
"Siete tutti...più...belli" dico seriamente, ma sembrano ridere dalla mia affermazione.
"Grazie tante, dopo tutto siamo dentro ai tuoi sogni" afferma Garcia
"Sogni...In che senso sogni? Hotch? Reid? JJ? Perché non mi rispondete? Sono qui" tutto si sta facendo sfocato da una luce bianca e sento solo delle risate e della musica.

Apro gli occhi e mi trovo in un pub, quello dove va Emily di solito.
Sono appoggiata con la testa su uno dei tavolino, davanti a me c'è un bicchiere pieno di ghiaccio e di qualche alcolico.
Dove diavolo sono finita?
Accanto a me ci sono due ragazze ragazze tutte e due bionde e belle che parlano di due ragazzi davanti a noi. Mi alzo con la schiena e mi aggiusto un po' i capelli, con lo specchio dentro alla piccola borsa.
"Lucie finalmente ti sei svegliata!"
La ragazza alla mia sinistra mi guarda con un sorriso
"Lucie?" Domando a lei.
"Si è il tuo nome, ti fa male dormire in un pub. Di solito reggi bene l'alcool, pensi che ci hanno messo qualcosa dentro Rose?" Domanda all'altra ragazza che è più interessata a guardare un tavolo con due ragazzi.
"Rose! Lucie potrebbe essere stata drogata! Guarda come sta!"
Alla fine Rose si gira e mi guarda con un sorriso divertito, poi con il pollice mi aggiusta il rossetto e i capelli.
"Calmati Susan, ho solo sonno, ha lavorato tutto oggi per la scientifica" e guarda di nuovo verso il tavolo.
"Scientifica? Lavoro per la scientifica" domando a Susan, mi sembra la più affidabile.
"Qui la situazione si sta facendo grave. Si, Lucie lavori come fotografa per la scientifica dell'FBI!" Per tutto questo tempo ho sognato?
Io realtà sono la ventenne, come dice la carta di identità, Lucie Bowers. Allora chi ho sognato fino ad adesso? Una ragazza di nome Eva, una sedicenne, che è la madre adottiva di Emily Prentiss.
"Secondo me ha solo bisogno di divertirsi. Lucie quanto tempo è che non ti fai una bella scopata?" dice Rose facendomi arrossire dall'imbarazzo.
"Non è questo il moneto di scherzare, non si ricorda niente, come se è drogata. Quando è il tuo compleanno?"
"24/09/ 2000"
"Come si chiama si chiamano i tuoi genitori?"
"Anna Rita e Gianni"
"Come si chiamano i tuoi due cani?"
"Sissi e Lulù"
"Susan è inutile che continui a farle queste domande, è normale che all'inizio non sapeva chi era e dove era. Ha dormito per dieci minuti in tutto questo casino. Certe volte mi stupisco quanto sei pigra" Dice Rose.
Adesso tutto mi tornava chiaro.
Sono italiana, ho fatto l'università per diventare una fotografa in Italia, poi da sola a diciannove anni sono partita per Quantico per diventate una fotografa Forense.
Loro due sono le mie coinquiline, abitiamo in un palazzo vicino alla sede centrale del BAU.
Tutte e due lavoro lì, ma come delle segretarie, ma si sono licenziate per continuare gli studi all'università, sono state loro a dirmi che gli serviva un fotografo forense nel BAU.
Così quando accumulato un pò di soldi, si sono licenziate per pagarsi gli studi.
Rose vuole diventare una donna di carriera, costruendo un giorno la sua azienda di moda, invece Susan sta studiando per diventare infermiera.
"Io propongo di farci vedere dai quei due bei fusti la giù!" Indica con lo sguardo Rose.
"Non hanno l'aria di ballare, almeno il ragazzo dai capelli lunghi" dico mente bevo il drink, sa solo di giacchio.
"Ha ragione. Domani bisogna alzarsi presto per fare la spesa e pulitore casa-"
"No! Adesso ci divertiamo! Domani è domenica quindi giorno di riposo, questa settimana ne abbiamo fatte tante e siamo tutte distrutte, quindi propongo di divertirci con quei due, anzi no, tre uomini là giù!" Dice Rose interrompendo il discorso di Susan.
Susan è sempre stata la mamma del gruppo, premurosa, compressiva, che ti sa ascoltare e che è in ansia ogni volta che bisogna uscire.
Rose è il suo esatto contrario, lei è la teenager che vuole fare quello che vuole e festeggiare per ogni cosa, ma è sempre saggia con la sua fredda verità, non mi ha mai detto una bugia, anche perché la maggior parte delle volte è ubriaca.
Poi ci sono io che sono introversa, che preferisco stare a casa che stare in discoteca, ma amo stare sui prati verdi o in montagna a leggere un bel libro, sono la più asociale del gruppo. Per quando Susan è molto timida ha molte amicizie, io invece ho solo loro due.
Rose è la più vecchia ha ventinove anni, dopo c'è Susan con venticinque e io con venti.
Alcune volte mi trattano proprio come una bambina per la mia età.
"Forza! Quei vestiti non sono fatti per essere nascosti!" E mi prendo per braccio e mi mette sulla pista da ballo con il bicchiere ancora nelle mani. C'è molta gente che balla e sento anche delle mani che toccano dove non dovrebbero.
I vestiti da mettere l'ha scelti, ovviamente, Rose.
Mi piace, ma dichiamo che attira molto l'attenzione, soprattutto il corsetto a fiori che arriva fino a sopra l'ombelico, facendo risalvate con la scollatura, la mia terza scarsa.
Sotto i pantaloni attillati a zampa di elefante e dei tacchi neri classici, non tanto alti.
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"Perché non chiamiamo anche Susan?" Urlo all'orecchio di Rose.
"Perché è l'unica fidanzata invece noi possiamo divertirci senza essere fedeli!" E si rimette a ballare il modo provocante lanciando delle occhiate a un uomo nero sul tavolo davanti a noi, quando vedo che si avvicina verso di lei, vado verso il balcone ordinando un altro drink.
"Lucie perché non offri da bere a questi due signori?" La voce di Rose arriva dal tavolo dove sta l'uomo e l'altro ragazzo, faccio i legno dell'okay e ordino altri tre drink.
Il proprietario fortunatamente è un caro amico, prima di entrare nel BAU ho guadagnato dei soldi per l'affitto della casa così ho fatto la barrita qui, è un uomo molto dolce e simpatico.

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