Capitolo tredici

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- Attenzione: in questo capitolo ci sono le cose sconce -

Mi sveglio con ancora un leggero mal di testa, tengo gli occhi chiusi e mi rigiro nel letto, allungando la mano per cercare qualcosa.

O meglio, qualcuno.

Non appena mi rendo conto della scena patetica spalanco gli occhi, alzandomi in piedi ed andando a darmi una sciacquata al viso, sono imbarazzata da me stessa.

In pochi minuti sono pronta per l'ennesima giornata di scuola, sono in anticipo di una buona mezz'ora quindi decido di andare a dare fastidio a Luke, che questa mattina non ha ancora attaccato la sua pessima musica.

Busso alla sua porta e, dopo non aver ricevuto una risposta, entro senza farmi troppi scrupoli.

"Buon... Oh" faccio per urlare, ma mi zittisco appena mi accorgo che stavo per rischiare di venir uccisa.

"Dovevo aspettarmelo che fossi te, forse sei anche peggio di come mi racconta Luke" sussurra Ashton, mentre fa le coccole a quest'ultimo.

Sono distesi a letto, Lucas dorme come un bambino mentre il suo ragazzo gli accarezza i capelli con estrema delicatezza.

"Ci siamo presi una bella influenza, mi sa che oggi la situazione sarà questa" continua Ash, facendomi segno di allontanarmi per non ammalarmi.

"Perdonami, non sapevo nulla.
Vi porto qualcosa per pranzo allora" sussurro, per poi chiudere la porta dietro di me.

Mi giro per tornare in camera e mi ritrovo davanti Harry, appoggiato sul muro.

"Buongiorno, ti ho portato la colazione" afferma, mostrandomi due sacchettini del McDonald.

"Ti prego, fallo ogni giorno" esclamo, afferrandone uno ed entrando nella stanza.

"Mettiti pure sul divano."

Prendo una coperta dal letto e me la appoggio sulle spalle, sedendomi accanto a lui a gambe incrociate.

Immergo la brioche nel cappuccino, gustandomela mentre lui mi racconta piccoli anneddoti divertenti sui ragazzi.

"Quindi ehm... vi siete lasciati?
Scusami, non voglio essere invadente."

"Tranquillo, lasciami finire e ti racconto" affermo, bevendo la bevanda calda tutta d'un fiato.

"Hey vacci piano, non è mica Malibù quello" scherza, facendomi ridere.

"Vorrei che lo fosse, visti i corsi che ho oggi! Comunque si, l'ho lasciato ieri.
Troppa gelosia, poca libertà, vedila come vuoi.
Per un po' ho chiuso con i ragazzi, fosse per lui tu non avresti mai dovuto oltrepassare quella soglia" affermo, indicandogli la porta.

"Ed hai scoperto perché Niall ha reagito cosi quando vi ha visti insieme?"

"Non ne ho idea, potrei scoprirlo ma sinceramente non mi interessa, anche se ha esagerato" affermo, ripulendomi dalle briciole.

"Dovremo andare, per una volta che sei pronta in anticipo non voglio farti fare tardi" scherza, alzandosi ed aspettando che io faccia lo stesso.

"Vai avanti te, io devo rilavarmi i denti e sentire qualche minuto Gemma.
Ci vediamo a letteratura"

Se ne va ed io mi ributto sul letto, non ho la minima voglia di andare in classe.

Sento qualcuno bussare e sbuffo, imprecando ed alzandomi per aprire.

"Non si può stare in pace cinque minuti... oh, ciao Zayn" rimango basita, invitandolo poi ad entrare.

"Ciao Evy, sono passato a prendere i vestiti che avevo lasciato qua" afferma, dirigendosi verso l'armadio.

The only girl in school // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora