Capitolo trentatré

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"Buongiorno bellezza, scusami ancora per ieri sera, ti racconterò cos'è successo non appena mi dici tutto su Parigi" la voce della mia migliore amica quasi mi perfora il timpano.

Sono stata svegliata dal cellulare che vibrava ed ho risposto senza nemmeno aprire gli occhi.

"Buongiorno" sbiascico, mettendo in vivavoce ed appoggiando il telefono sul cuscino.

"Stavi dormendo? Ma sai che ore sono?" esclama, scoppiando a ridere.

Spalanco gli occhi, impanicata, e quando mi accorgo che sono le undici passate sbuffo e mi alzo, cercando i miei vestiti in giro per la stanza.

Nel frattempo parlo con Gemma, raccontandole del viaggio ed ascoltando gli aggiornamenti riguardo al ragazzo con cui si sta sentendo.

"Vado a fare almeno l'ultima ora, ci sentiamo amore" affermo, salutandola e chiudendo la chiamata.

Velocemente mi dirigo verso l'aula di filosofia, entrando nella classe ancora vuota e mettendomi comoda sul mio banco.

Tiro fuori il libro e ne approfitto per studiare un po', ho deciso che voglio passare l'anno e rimanere qua con Harry, Luke e gli altri.

Pian piano l'aula si riempie di studenti, non mi accorgo nemmeno del mio migliore amico che entra e si siede accanto a me.

"Stai studiando? Ma che ti è successo?" mi prende in giro, facendomi prendere uno spavento.

"A quanto pare" mormoro, per poi abbracciarlo.

Il professore fa il suo ingresso, salutandoci e facendo l'appello, poi inizia a spiegare, introducendoci le prime informazioni su Cicerone e Seneca.

Seguo tutto con attenzione, scarabocchiando qualche appunto e facendo un paio di domande.

Quando la campanella suona mi sembra che siano passati solo dieci minuti, raccolgo le mie cose con calma mentre tutti gli altri quasi scappano fuori dall'aula.

"Signorina Horan, è stato un piacere vederla interessata ed attenta.
Continui cosi e riuscirà certamente a recuperare" afferma il professore, facendomi un piccolo sorriso per poi uscire anche lui.

Sorrido compiaciuta e mi dirigo verso la mensa.

-●-●-●-

"Da quando ha preso fuoco la cucina mi sembra che sia migliorato il cibo" afferma Luke, mangiando del riso con le verdure.

"Confermo, probabilmente hanno cambiato qualcosa" rispondo, poi vedo Harry entrare in mensa e lo saluto con un cenno ed un sorriso.

Lo seguo con lo sguardo mentre va a prendersi il pranzo, Luke continua a parlarmi ma io mi concentro su una figura che si sta avvicinando al mio ragazzo.

Heater lo raggiunge velocemente, toccandogli la schiena e sorridendo non appena lui si gira.

Parlano un attimo e, prima che io possa alzarmi e porre fine all'esistenza di quella bambina viziata, lei lo saluta e se ne va.

Harry si siede accanto a me, mi da un bacio sulla guancia ed inzia a mangiare, mentre io rimango impassibile.

"Cosa voleva quella?" domando con tono glaciale, girandomi completamente verso il mio ragazzo.

"Niente amore, ci ha invitati al suo compleanno, a cui sicuramente non andremo."

"Perchè no? Sarebbe scortese, ci tiene tanto a quanto pare" affermo sarcasticamente, facendo un sorrisetto di scherno.

Harry appoggia la forchetta sul vassoio e gira la testa verso di me, guardandomi con un sopracciglio alzato.

Lancio un'occhiata a Luke, che sta trattenendo a stento le risate, poi torno a concentrarmi verso il riccio.

The only girl in school // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora