Capitolo ventitré

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"Oh correte qua, Styles sta per picchiare un primino!" urla qualcuno, attirando totalmente la mia attenzione.

Harry? Che cazzo sta facendo?

Spintono tutta la gente, riconoscendo la voce del mio ragazzo che urla contro a qualcuno, e solo quando riesco a sorpassare tutti quegli scimmioni vedo che l'altra persona è proprio Luke.

"Ma che ti viene in mente!" urlo, mettendomi in mezzo improvvisamente e rischiando di beccarmi un pugno.

Vengo immediatamente tirata via da mio fratello, che si occupa di controllare come stia Luke, mentre Louis e Liam fanno calmare il riccio.

"Il fatto che io ti abbia parlato della nostra litigata non ti giustifica a fare una cosa del genere!
Che cosa pensavi di risolvere?!" continuo ad urlare contro il riccio, mentre Niall mi trattiene e mi intima di fare silenzio.

Com'era prevedibile gli altoparlanti emettono un fischio breve ma fastidioso, e la voce della segretaria riempie i corridoi.

"Styles, Payne, Tomlinson, Hemmings ed Horan, entrambi, sono pregati di recarsi in presidenza, senza causare ulteriori disagi.
Gli altri studenti si dirigano immediatamente verso le proprie lezioni. Grazie."

Sbuffo, incazzata nera, ed a passo spedito vado verso il fondo del corridoio, maledicendo tutto e tutti e lasciandomi sfuggire anche una bestemmia.

Entro in presidenza, sedendomi vicino alla finestra e tirando fuori il telefono, facendo finta di avere messaggi a cui rispondere in modo che nessuno mi venga a parlare.

Ovviamente fallisco miseramente.

"Evy scusami tanto, non pensavo degenerasse cosi!
Possiamo parlare? Ti prego" mi supplica il mio ragazzo, ma me ne resto zitta, sbuffando e rivolgendo il mio sguardo verso fuori.

Non lo guardo neanche in faccia, sono troppo incazzata, ma come gli è venuto in mente!

"Dai amore, per favore.
Ti posso spiegare" continua, ma Niall si mette nuovamente in mezzo, spingendolo via.

"Dalle un po' di spazio, grazie" gli intima, restando davanti a me con le spalle larghe e le braccia incrociate.

"Okay, okay. Ho capito" si rassegna, andando a discutere con Louis.

"Grazie biondino" sussurro a mio fratello, lasciandomi sfuggire un sorrisetto.

Uno ad uno veniamo chiamati dal preside, probabilmente a raccontare la nostra versione, e poi ci fa entrare tutti insieme.

"Beh, ormai è evidente, ogni volta che succede qualcosa di spiacevole c'è la signorina Horan di mezzo.
Ma vedremo di risolvere questo problema l'anno prossimo, a quanto pare è stato un'errore quello di integrarla nel nostro istituto.
Purtroppo a questo punto dell'anno non posso espellervi, e se vi sospendessi vi andrebbe troppo bene, quindi siete tutti quanti in punizione" il preside parla lentamente, facendo varie pause e strofinandosi continuamente le mani sudate sui pantaloni.

Nessuno di noi osa parlare, ma noto che Louis sta prendendo in giro l'uomo in carne, facendo facce buffe anche per cercare di sdrammatizzare.

Faccio un piccolo sorriso che non nota nessuno, per poi tornare concentrata.

"Signor Horan, Tomlinson e Payne, voi tre pulirete la mensa per le prossime due settimane" afferma l'uomo, facendomi girare ancora di più le palle.

Che schifo, loro non hanno fatto nulla.

"Signorina Horan e signori Styles ed Hemmings, voi invece sistemerete le aule del lato destro della scuola per tutta la prossima settimana.
Ci sono due addetti alle pulizie in ferie, quindi avrete tutta la responsabilità" conclude il discorso, mettendosi comodo sulla sua poltrona.

The only girl in school // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora