Capitolo dodici

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"Buongiorno Evy!" esclama qualcuno, irrompendo nella mia stanza.

Non ho idea di chi sia, non riesco neanche ad aprire gli occhi, riesco solo a pensare all'acqua che ho assolutamente bisogno di bere.

"Hey, come stai?
Ti ho portato la colazione" il misterioso ragazzo si siede sul mio letto e mi scosta una ciocca di capelli dal viso.

Sento il suo profumo e subito capisco che si tratta di Harry, il Tobacco Vanille di Tom Ford sembra fatto apposta per lui.

"Acqua" riesco a sussurrare, tenendo ancora gli occhi chiusi.

Si alza e recupera una bottiglietta dal mini frigo, mi aiuta a mettermi seduta tirandomi per le braccia, mentre io mi lamento del mal di testa.

"Lasciami morire qua" sussurro, prima di svuotare l'intera bottiglia nel giro di trenta secondi, sentendendomi leggermente meglio.

"Bella serata ieri sera eh?" domanda sarcastico, appoggiandomi sulle gambe un sacchettino della pasticceria che c'è in città.

Lentamente lo apro e ci trovo una brioche alla nutella ed un muffin al cioccolato.

Non posso non pensare a quanto sia stato carino a portarmi la colazione, gli faccio un piccolo sorriso e do un morso alla brioche, facendo un sospiro di sollievo.

"Ti prego, dimmi che non ho fatto sceneggiate" mormoro, preparandomi al peggio.

"No ma va, hai solo baciato Luke, dato alla mia amica del 'salvagente', sparato cazzate allucinanti, ti sei messa quasi a piangere quando hai versato a terra della Malibù, che tra l'altro volevi leccare per non sprecarla, e come ultima cosa hai distrutto la stessa bottiglia che non volevi sprecare ed hai pianto e riso contemporaneamente."

Mio dio, che vergogna.

"Dici che dovrei girare con un sacchetto in testa per non farmi riconoscere?" domando con la bocca piena, questa cazzo di brioche è troppo buona.

"Diciamo che non servirebbe a nulla, visto che qua dentro sono tutti più alti di te di almeno una decina di centimetri.
Tranne Lou, ovviamente."

Vorrei ridere, ma non ne ho le forze.

"Fammi un favore, nel cassetto sotto al lavandino ci sono tutte le mie medicine. Portami un oki, ti prego" mormoro, ripulendomi dalle briciole, tanto avrei comunque dovuto cambiare le lenzuola oggi.

Prendo la medicina e mi appoggio con la schiena al muro, allungando le gambe sotto alle coperte.

"Sei ancora sporca qui" si avvicina con la mano verso il mio viso, mentre tengo gli occhi socchiusi.

"Evelyn dobbiamo parlare... ma porca puttana amico!" esclama Zayn, entrando bruscamente e facendoci prendere un infarto.

"Oh eccolo, il mitico" lo prendo in giro, alzando gli occhi al cielo.

Harry si alza dal letto, si schiarisce la voce e se ne va, non aggiungendo altro e lasciandomi sul comodino anche un cappuccino, che prima non avevo notato.

"Ieri sera hai reagito cosi male quando ti ho detto quello che pensavo e poi ti ritrovo cosi con Styles?
Stai scherzando spero?" mi urla contro.

"Non urlare" mormoro, chiudendo del tutto gli occhi.

"Mio dio Evelyn, mi stai facendo impazzire" esclama, uscendo e sbattendo la porta.

Mi sposto dal letto al divanetto, trascinando i piedi sulla moquette e rischiando di versare il cappuccino.

Sorseggio la bevanda già zuccherata ed ancora abbastanza calda e mando un messaggio ad Harry, scusandomi e ringraziandolo.

Invio un secondo messaggio a Luke, chiedendogli di venire in mio soccorso.

The only girl in school // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora