Capitolo diciotto

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- Attenzione: in questo capitolo ci sono le cose sconce -

Manca ormai una settimana a Natale, e l'intero college si sta riempiendo di addobbi, l'atmosfera è allegra e molti ragazzi portano un maglione rosso e verde sopra alla camicia della divisa.

Che schifo.

Sono sempre stata un po' come il Grinch, odio tutto questo, non so nemmeno bene il motivo, ma è più forte di me.

Harry mi aspetta in cortile con in mano due cappuccini bollenti, gli do un bacio e lo ringrazio.

"Evy, so che forse non è una buona idea visto quello che è successo, ma volevo invitarti da noi a Natale.
Non facciamo nulla di che, è solo un pranzo, e magari può essere l'occasione giusta per sistemare le cose con mia sorella" mi propone il riccio, con tono incerto.

Gemma.

Non la sento da quel famoso giorno, Luke ogni tanto mi aggiorna su come sta, ma mi manca cosi tanto.

Nemmeno lui è riuscito a convincerla a rispondermi, ed io non so più cosa inventarmi per scusarmi.

"Non lo so Haz, non ti prometto nulla.
Devo parlare con Niall" mormoro, sorseggiando il mio cappuccino.

Potrei veramente andare, per come festeggiamo a casa mia non mi perderei nulla, e almeno avrei più tempo per stare in pace con Harry.

Neanche a farlo apposta, vedo mio fratello seduto su una panchina non molto distante.

Vado da lui e gli spiego la situazione, sedendomi ed offrendogli una sigaretta.

"Per me puoi fare quello che vuoi, potresti dire alla mamma che hai tante cose da fare e che vuoi restare al campus durante le vacanze, è quello che farò anche io" afferma lui, alzando le spalle.

"Bene allora siamo d'accordo, grazie Niall" gli do un bacio sulla guancia e torno dal riccio, comunicandogli il mio piano.

Mi organizzo rapidamente con Harry e poi ne approfitto del tempo libero che mi resta per chiamare mia madre, comunicandole le novità.

"Ciao ma, ascolta io a Natale resto al campus con Niall e Luke, tanto noi non festeggiamo e ne voglio approfittare per studiare e portarmi avanti con varie cose che devo fare, per te va bene?"

"Oh tesoro, volevo chiamarti uno di questi giorni proprio per questo motivo.
Io non sarò a casa quindi si, meglio cosi" la sua risposta non mi sorprende, come sempre anche volendo è impossibile passare del tempo con lei.

"Va bene allora siamo apposto, ci sentiamo."
"Ciao tesoro."

"Seh, ciao" riattacco infastidita, so che è brutto da dire ma spesso sto meglio senza di lei, che ci sia o meno non cambia nulla.

Harry nota il mio cambiamento d'umore e mi da un bacio, prima o poi gli spiegherò la situazione ma ora come ora voglio solo fumare una sigaretta e andare in classe.

La campanella suona ed io e il riccio ci dirigiamo verso la nostra classe, salutando Liam e Louis in corridoio.

"Quindi confermato? Avviso mia madre?" mi domanda.

"Si, certo, tanto non avrei altro da fare e devo assolutamente parlare con Gemma, in oltre avremo molto tempo per noi due" gli faccio l'occhiolino e il suo sorrisetto mi fa capire che siamo d'accordo.

Entriamo in classe e dopo una decina di minuti non si è ancora presentata la prof, quindi mi metto comoda accanto ad Harry, parlando con lui mentre il tempo passa.

Dopo altri venti minuti arriva una bidella, che ci informa che avremmo avuto l'ora buca.

Dei ragazzi mettono della musica in sottofondo e la classe si divide.

The only girl in school // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora