Capitolo tre

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Se Miss Andrews era insopportabile, allora Miss Cooper è la reincarnazione di Satana.

È passata solo mezz'ora da quando mi sono seduta in fondo alla classe, e se fin'ora sono riuscita a sopportare la sua voce stridula è solo perchè Harry mi sta facendo sostegno morale.

Scoprire che proprio lui è in classe con me mi ha inizialmente scocciata, ma poi le sue battutine sul fondoschiena ingombrante della professoressa mi hanno fatto ridere alla grande.

Alzo la mano e chiedo di andare in bagno , vengo squadrata da tutta la classe e dalla Cooper, per poi ricevere il suo permesso.

Mi precipito fuori e faccio un lungo respiro, prendo un caffè veloce alla macchinetta e mi siedo su una poltroncina, vicino allo stanzino dei bidelli.

Mando un paio di messaggi sconsolati a Gemma e sorseggio la bevanda calda, strofinandomi le tempie con il pollice e l'indice.

La porta di una classe che si apre richiama la mia attenzione, alzo lo sguardo ed incrocio gli occhi di Zayn, che sta uscendo.

L'odio che stava nascendo in me verso l'uniforme della scuola sparisce non appena lo vedo.

Eh si, con quella camicia ben stirata ed i pantaloni eleganti sta proprio divinamente.

Mi arriva davanti, mi saluta con due baci sulle guance e mi fissa.

"Che fai?" mi domanda, sedendosi di fianco a me.

"Cerco in tutti i modi di evitare la lezione di Miss Cooper, anche se tra poco dovrò comunque rientrare" sospiro sconsolata.

"Nah, non credo. Su forza, seguimi" si alza e cammina a passo spedito lungo il corridoio.

Getto via il bicchiere di plastica e gli corro dietro, entrando dopo di lui in ascensore.

Saliamo al terzo piano, facciamo un altro piano di scale e dopo aver passato un piccolo corridoio buio, lui apre una porticina in legno rovinato.

"Benvenuta nel posto dove passo la maggior parte delle ore.
L'abbiamo scoperto io e Louis l'anno scorso."

Giusto, loro sono tutti al secondo anno, tranne Harry che è stato bocciato.

Gli faccio un sorriso e lo seguo fuori, sedendomi a terra ed accendendomi una sigaretta.

Faccio un lungo tiro, prima di parlare
"Come stai?"

"Bene dai, l'inizio è sempre la parte peggiore no? Tu che mi racconti?"

Sospiro ed alzo gli occhi al cielo
"Che odio mia madre.
La odio per avermi costretta a venire qua ed abbandonare i miei amici, la odio per avere talmente tanti soldi da poter decidere per me.
Non so precisamente quanto abbia pagato per farmi entrare in un college maschile, ma so che farò di tutto per farla impazzire e farle capire che io faccio quello che mi pare, e che non mi importa dei suoi fottuti soldi" rispondo, la mia voce risuona parecchio alterata.

"Beh Zayn, ora dimmi qualcosa di te."

Lui mi guarda, probabilmente cercando di capire se sono seria, poi mi sorride.

"Sono cresciuto in una famiglia povera.
Mio padre lavorava fino alla sera, poi andava in un bar a bere spendendo la maggior parte dei soldi che guadagnava e tornava a casa a notte inoltrata.
Ho iniziato a lavorare a sedici anni, e quando me lo sono potuto permettere ho comprato un monolocale per mia madre e mi sono iscritto qua" mi racconta, facendo una pausa ogni tanto per fumare.

The only girl in school // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora