Capitolo ventinove

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- Attenzione: in questo capitolo ci sono le cose sconce -

"Ed è proprio cosi che i primi Musulmani iniziarono a diffondere le loro credenze, mantenendo comunque il loro centro religioso a La Mecca" ci spiega la prof di storia, ed io alzo gli occhi al cielo.

Sempre le stesse identiche cose, dette in maniera diversa. La storia è cosi noiosa.

Alzo gli occhi al cielo mentre scrivo gli appunti, Luke è accanto a me e mi prende per il culo, ridacchiando sotto i baffi.

Finalmente suona la campanella, mi alzo ed in fretta e furia recupero le mie cose dal banco, dirigendomi verso la mia stanza e salutando il biondo.

Oggi è San Valentino, mi sono messa d'accordo con Harry per uscire dopo le lezioni ed è finalmente arrivato il momento.

Il primo Febbraio è stato il suo compleanno, per fortuna cadeva di sabato quindi abbiamo passato il weekend ad Holmes Chapel, dove ci siamo divertiti parecchio.

La parte più bella è stata portare Gemma in giro con le stampelle e 'sfruttarla' per saltare le code nei locali.

Sorrido ripensandoci, ed una volta arrivata in camera butto lo zaino a terra, entrando poi in bagno ed accendendo la piastra.

Mentre si scalda mi metto comoda, togliendo l'uniforme ed indossando solo una maglietta del riccio.

Inizio poi a truccarmi, coprendo le occhiaie con del correttore e mettendo solo un po' di illuminante ed abbondante mascara.

Mi liscio i capelli con cura ed attenzione, voglio che siano perfetti; poi mi cambio nuovamente, indossando delle calze color carne giusto per non morire di freddo ed un tubino rosso con le bretelle ricoperte di brillantini.

Metto un doppio paio di calzini e concludo il tutto con stivali alti, cappotto e sciarpa, il tutto ovviamente nero.

Sento bussare alla porta e mi lascio sfuggire un sorriso, corro ad aprire recuperando prima la mia borsa e sistemandomi un'ultima volta i capelli.

"Stupenda come sempre" afferma il mio ragazzo, prendendomi da un fianco e dandomi un bacio.

"Senti chi parla" scherzo, ammirandolo dalla testa ai piedi.

Questa volta ci siamo veramente organizzati per essere abbinati, infatti lui ha addosso una camicia rosso scuro, poi pantaloni, cappotto, sciarpa e stivaletti neri.

Mi prende per mano e scendiamo al piano terra, passeggiando con calma fino alla sua macchina.

"Principessa" afferma, aprendomi la portiera e facendomi sorridere.

"Wow che gentiluomo" lo prendo in giro, per poi lasciargli un piccolo bacio sulla guancia e salire in macchina.

Una volta arrivati in città decidiamo di stare un po' tranquilli e di farci semplicemente un giro, perdendoci per le varie stradine.

Dopo un po' che camminiamo sentiamo della musica in lontananza, incuriosita afferro la mano di Harry ed affretto il passo, raggiungendo un signore che sta suonando il violino.

Il suo cappello è a terra davanti a lui, e dentro ci sono poche sterline ed un cioccolatino incartato.

Ci fermiamo quindi davanti a lui, ascoltandolo suonare "la vie en rose" ed applaudendo una volta che la canzone è finita.

Mi avvicino a lui, prendendo una rosa dal mazzo che ha in vendita.

"È molto bravo signore, questi sono per lei" affermo, porgendogli due cento sterline.

Lui quasi si mette a piangere, mi ringrazia in mille modi diversi ed insiste anche per regalarmi l'intero mazzo di fiori, ma rifiuto sorridendogli.

"Le auguro una buona giornata, ancora complimenti" affermo, per poi recuperare il mio ragazzo ed andarmene.

The only girl in school // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora