Capitolo trentacinque

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Se mai qualcuno mi dovesse chiedere che cos'è per me l'amore, non esiterei un solo secondo a parlare di Harry.

Di quel ragazzo che ora sta giocando come un bambino nell'acqua del mare, e che si diverte cosi tanto a cercare di affogare il mio migliore amico.

Della persona che mi ha rovesciato addosso un drink, e che poi ho preso in giro, regalandogli un braccialetto che ci ricordasse per sempre di quel momento.

Harry, la persona che odiavo senza nemeno conoscere, il ragazzo ricciolino e con gli occhi verdi che mi è entrato nel cuore e che ogni singolo giorno mi ha sempre dimostrato affetto e lealtà, anche se con qualche piccola difficoltà nel mezzo.

La persona che dal nulla ha preso e mi ha portata a Parigi, quello che ha scritto una canzone sincera e dolce per me.

Colui che spero rimarrà per sempre, il ragazzo di cui parlerò ai miei figli ed ai miei nipoti, sia che la mia vita dovesse continuare con lui, sia che le nostre strade si dividano.

"Dai Evy vieni in acqua!" esclama il mio migliore amico, gesticolando nella mia direzione e risvegliandomi dalle mie riflessioni.

Annuisco e mi alzo, tolgo i pantaloncini e faccio una corsa fino a riva, visto che la sabbia scotta.

Evito un paio di granchi e raggiungo i ragazzi, poi mi aggrappo ad Harry, dandogli un bacio.

Ci godiamo l'acqua fresca per un po', poi torniamo all'ombrellone ed andiamo a mangiare in un piccolo chiosco.

Ordiniamo da mangiare e da bere e poi io e Luke ci perdiamo in chiacchiere, raccontando ad Harry qualche anneddoto sulla nostra amicizia.

Harry's POV

Guardo con amore la mia ragazza mentre mangia un toast e chiacchiera con il suo migliore amico, pensando a quanto sono fortunato.

Ogni volta che mi parla, ogni volta che mi tocca, mi bacia, mi abbraccia, in ogni momento che passiamo insieme mi rendo conto di quanto lei sia speciale.

Vengo distratto dai miei pensieri dal telefono di Luke che squilla, sullo schermo si legge il nome di Ashton.

Il biondo manda giù l'ultimo boccone, si pulisce le mani e risponde, alzandosi ed allontanandosi dal nostro tavolo.

"Hey amore, tutto bene?
Sei strano in questi giorni" mi domanda Evelyn, prendendomi la mano ed incrociando le nostre dita.

"Si Evy, stavo solo pensando a quanto sei bella" affermo, facendo un sorrisetto e rubandole un bacio.

Lei sorride ed appoggia la testa sulla mia spalla, avvicinandosi con la sedia.

Le do un bacio tra i capelli, sono umidi e profumano di buono, di mare.

Osservo le nostre mani che si stringono, entrambi abbiamo le nocche distrutte e piene di segni e cicatrici.

Per quanto sia triste, però, è una cosa che ci unisce e che ci stiamo pian piano lasciando alle spalle, insieme.

Alzo il braccio delicatamente e le faccio il baciamano, lei sposta la testa e mi sorride, porgendosi verso di me.

Quando siamo a pochi centimetri di distanza Evy si gira all'improvviso e mi lecca la guancia, facendomi scoppiare a ridere.

"Deficiente" scherzo, pulendomi con il dorso della mano libera dalla sua saliva, per poi scompigliarle i capelli mentre lei continua a ridere.

"Ragazzi buone notizie, avete tre giorni di libertà per fare qualsiasi sconceria vi venga in mente, anche se non è che vi siate risparmiati mentre ero qua eh" esclama Luke, tornando da noi e sedendosi.

The only girl in school // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora