Sierra Smith, una ragazza senza peli sulla lingua, adora la danza da quando è solo una bambina. È una ragazza di origini italiane che all'età di 10 anni è costretta a trasferirsi in California a causa del lavoro del padre, chirurgo plastico. Vive i...
Mi misi la divisa d'allenamento e uscì in giardino per allenarmi
《Sierra, dove vai?》mi chiese Aron mentre entrava in casa
《vado ad allenarmi un po'》dissi continuando a camminare
《vuoi compagnia?》mi chiese
《no, preferisco restare da sola per un po'》dissi sorridendo
《va bene》disse entrando in caso.
Proseguì il mio percorso e mi diressi verso un'ala della villa dove si trovava la palestra, sistemai il mio borsone nella stanza e andai a mettermi i guantoni da boxe, dirigendomi al sacco, vaffanculo Blake, un pugno, vaffanculo il tuo carattere, un pugno, vaffanculo il tuo orgoglio, un pugno, vaffanculo te, un pugno, vaffanculo a me che mi sono innamorata di te, un pugno
《ei》disse una voce, mi girai, un pugno
《aaah cough》disse Blake tossendo
《uh guarda un po', pensavo proprio a te》dissi rigirandomi e continuando a colpire il sacco
《che bel modo di pensarmi》disse ancora a terra dolorante
《già, non trovi?》chiesi sarcastica
《divertente》disse rialzandosi da terra
《che ci fai qui?》chiesi spostandomi dal sacco al tapis roulant
《Aron mi ha detto che eri qui》disse avvicinandosi al tapis roulant
《bene, mi hai trovata, ora puoi andare》dissi continuando a fare ciò che stavo facendo
《perché fai così?》chiese mettendosi davanti a me
《non sto facendo nulla》dissi senza interesse
《è da quando abbiamo discusso che ti comporti da stronza》disse
《non credo ti riguardi》dissi distogliendo lo sguardo da lui
《mi riguarda eccome, visto che fai la stronza solo con me》disse
《e guardami in faccia, porca puttana》disse sbattendo le mani sul tapis roulant
《ma che cazzo di problemi hai? Sei tu che mi hai trattata come un troia qualsiasi, e ora pretendi mie attenzioni, ma tutt'appost?》dissi iniziando a incazzarmi
《avevo chiarito fin dall'inizio che non volevo relazioni》disse
《tu non hai chiarito proprio un cazzo, sei venuto a casa mia, a conoscere la mia famiglia, LA MIA FAMIGLIA》dissi urlando
《che cosa vuoi che ti dica, mi dispiace?》chiese
《non voglio niente da te》dissi scendendo dal tapis roulant per prendere il borsone
《non possiamo continuare così》disse
《e che vuoi che faccia, dimenticare tutto come se non fosse mai successo nulla?》chiesi guardandolo
《mi dispiace, non sono capace di dimenticare tutto con uno schiocco di dita, come fai tu》dissi
《perché credi che mi sia già dimenticato di noi?》chiese
《noi ahahaha prima dice che un "noi" non esiste》dissi
《porca troia, parliamo un'attimo》disse mettendomi una mano sulla spalla
《no, non toccarmi》dissi allontanandomi subito
《hai paura di essere toccata da me?》chiese con una scintilla di tristezza negli occhi, o me la sono immaginata io
《devo andare》dissi dirigendomi verso la porta
《aspetta》disse e mi fermai
《 perché io?》chiese
《perché ne vale la pena》dissi uscendo dalla palestra, lasciandolo lì tra i suoi pensieri.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
