CAPITOLO XXII

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Le fiamme dell'inferno

Non sapevo da quanto tempo avessi gli occhi chiusi. Forse un giorno, forse una settimana. Sentivo le lacrime rigarmi ancora le guance, mentre nell'oscurità si facevano strada i ricordi. I ricordi di Yael, quelli di Artù. I ricordi dei nostri amici, delle nostre risa, delle nostre imprese.

Ero immobile, come se non avessi il coraggio di muovermi. Come se avessi paura di ricominciare.

Presi il mio primo respiro: era nata una nuova persona. E per farla nascere un'altra era dovuta morire.

Aprii gli occhi con una lentezza esasperante, sperando che lo scenario intorno alla mia figura fosse cambiato. Ma purtroppo non fu così.

I cadaveri si trovavano ancora attorno a noi, e uno in particolare dilaniava il mio cuore.

Dovevo morire io al suo posto. Continuavo a sussurrarlo, mentre ancora stringevo il suo corpo. Dovevo morire io, io dovevo proteggerla. Avevo pregato Dio di prendere me, non lei. Lei doveva vivere. Io dovevo proteggerla.

La presi in braccio, toccando la sua pelle fredda come la neve. I capelli corvini le coprivano in parte il volto pallido, e le labbra carnose che tanto amavo erano diventate blu. Blu come il cielo. I suoi occhi neri non erano più luminosi e impertinenti, non giocavano più.

La bruciammo. L'aveva sempre voluto. Aveva sempre voluto essere libera di volare attorno alla terra, di vedere posti nuovi, di sentire il vento nei capelli.

Mentre il suo corpo veniva divorato dalle fiamme, sperai che anche il mio cuore seguisse lo stesso destino. Non meritava di vivere senza di lei. Io non meritavo di vivere senza di lei. Mi sentivo intorpidito, incapace di fare niente a parte guardare il fumo condurre il mio amore verso il cielo.

Nessuno riusciva a dire niente. Nessuno riusciva nemmeno a piangere.

Restammo in silenzio per quella che sembrava un'eternità, finché Tristano non lo interruppe, mormorando -how many roads must a man walk down before you call him a man?-.

-How many seas must a white dove sail before she sleeps in the sand?-.

-How many times must the arrows fly before they're forever banned?-.

-How many years can a mountain exist before it is washed to the sea?-.

-How many years can some people exist before they're allowed to be free?-.

Cantammo quella canzone fino alla fine, anche se era solo sussurrata. Era il nostro modo per dirle addio, per farla riposare in pace. Sapevo che le sarebbe piaciuto. Sapevo che, ovunque fosse, l'avrebbe cantata con noi.

-The answer, my friends, is blowin' in the wind. The answer is blowin' in the wind-.

Tutto iniziò con una voce, e tutto finì con tante voci.

N.A. Ma buongiorno! Siamo arrivati alla fine di questa triste storia (come diceva Vasco in Sally)...vi avevo avvertito, il finale era diverso...ma forse non in meglio. Scusate...

Vi ringrazio infinitamente per aver letto questa storia, spero vi sia piaciuta nonostante il finale un po'...sad, diciamo.

Arrivederci gente!

-Miki

Reges et equites: Kings and KnightsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora