«Dov'è Bastonazz?» ripeté Cil, tra lo sgomento e il furibondo, muovendo le pupille con gran rapidità per osservare tutti i punti dell'arena.
«Dal momento che il contendente non ha risposto alla chiamata,» specificò Messer Ornego, «in base al Grande Regolamento Riunificato dei Tornei, delle Giostre, delle Risse e delle Tenzoni, è chiaro che egli ha deciso di abbandonare la gara, ed è dunque immediatamente squalificato. Che prenda avvio dunque tra i presenti la contesa finale!»
«Abbiamo perso,» disse Cil, che ancora sperava di veder comparire il giovine dall'ingresso, contraddicendo con lo sguardo le proprie parole, «abbiamo perso senza neanche combattere. Ma cosa sarà successo? Dove si sarà cacciato?»
«Dopo il primo scontro gli ho consigliato di andare un attimo a riposare alla tenda... sudava molto, ho creduto che potesse fargli bene» spiegai, sentendomi quasi in colpa per quel suggerimento.
«Alla tenda?» domandò Cil, «Presto, andiamo a vedere come stanno le cose!»
Ci gettammo così a perdifiato giù per quelle scale scricchiolanti, abbandonando le tribune, poi di corsa verso gli improvvisati alloggi dei guerrieri.
«Potrebbe essergli accaduto qualcosa,» ipotizzavo, mentre il fiatone mozzava le mie parole, «non mi pareva affatto intenzionato a gettare la spugna... un malore, che so... che sia stato aggredito...»
«Forse ha fatto lo spavaldo, ma in cuor suo voleva abbandonare fin dall'inizio» replicò Cil, pure affaticato dalla corsa.
Giunti alla tenda, nulla dava segno di un attacco o di qualche strano accadimento. Quando entrammo, trovammo il nostro che dormiva profondamente, disteso a terra come una pelle d'orso, con la corazza ancora indosso e le armi accanto all'uscio, pronte per essere nuovamente imbracciate.
«Bastonazz! Bastonazz! Brutto deficiente!» gli gridò Cil, fuori di sé per la rabbia, scuotendolo con forza.
Ci volle un po' prima che egli si riavesse ed aprisse faticosamente gli occhi.
«Chi è? Che c'è?» borbottò, resosi a malapena conto della situazione, «Il torneo! Il torneo! È finito, no? L'ho vinto!»
«Non hai vinto un cazzo!» gli rispose l'Alchimista, «Quando ti hanno convocato nell'arena, tu stavi qui a dormire beatamente, e ti hanno squalificato!»
«Squalificato? Squalificato? Allora... allora era tutto un sogno... devo aver sognato che vincevo...» farfugliò il povero ragazzone, incredulo, sciacquandosi il viso con l'acqua d'un tinello.
«Altro che vincere! Abbiamo perso! Perso!» gridò Cil, «Si può sapere come ti è venuto in mente di metterti a dormire? Avevi forse paura di combattere, eh? Avresti potuto dirlo subito: per quanto deboli e attempati, avremmo provato noi, almeno forse ci saremmo presi la briga di presentarci sul campo!»
«No... non è così...» provava a giustificarsi il giovine, con lo sguardo visibilmente affranto.
«Non è così? A me pare che sia proprio così! E tu, Beno,» proseguì Cil, «come ti viene in mente di lasciarlo tornare qui a fare un pisolino, come ti viene in mente di levare gli occhi di dosso da questo codardo? Forse, se fossi stato lì a sorvegliarlo, non avrebbe trovato una scusa valida per darsela a gambe!»
«Io... ecco, non pensavo che... non aveva l'aria di uno che vuole ritirarsi» spiegai.
«Non volevo ritirarmi!» esclamò Bastonazz, «Ero venuto qui solo per bere un goccio, poi sarei tornato a combattere! Ma è venuto un nano!»
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Artifacta - La Cerca degli Artefatti
AbenteuerUno sparuto gruppo di avventurieri si mette in viaggio alla ricerca dei mitici Artefatti... vi aspetta una storia fantasy a metà tra la satira e la parodia, tutta da ridere 😂 Se volete, potete ascoltare l'audiolibro dei Capitoli sul mio canale YouT...