Era ora di colazione e sia Jimin che Yoongi si trovavano in sala da pranzo, tra di loro si poteva notare una certa agitazione, e infatti Suho la percepì. Nessuno dei due si guardava negli occhi, si vergognavano di quello che era successo la notte passata.
"E a voi due cosa vi succede?" Chiese finalmente il più giovane dei Min.
"Non sono affari tuoi." Rispose, ringhiando, il fratello.
"Ok, penserò che avete fatto sesso." Disse scherzando, facendo arrossire gli altri due. "Non ditemi che lo avete fatto veramente..." Continuò notando il rossore dei due.
"No!" Risposero contemporaneamente i due più grandi.
Il minore poté tranquillizzarsi a quella risposta. "Menomale, mi avete spaventato, non voglio diventare zio così presto." Disse per poi sospirare.
"Non ci siamo nemmeno sposati, calmati un pò." Lo sgridò il maggiore.
"E allora non fatemi pensare cose sbagliate." DIsse aggrottando la fronte.
Jimin e Yoongi continuarono a mangiare, cercando di ignorare i commenti del giovane alpha. Il maggiore ringhiava ogni tanto, irritato dal fratello.
"Allora, quando farete sesso?" Quella domanda uscì dalla bocca del più piccolo.
Prima che Yoongi potesse sgridare il fratello, le porte della sala si aprirono; da lì entrarono il re e la regina di Daegu. Vedendoli, Jimin si alzò dalla sedia e si inchinò educatamente, ricevendo la stessa azione in risposta.
"Suho, che genere di domande fai a tuo fratello e a Jimin?" Chiese il re, facendo scomparire il sorriso dalla faccia del minore.
"Credo... io... Credo che dovrei andarmene!" Disse per poi alzarsi e correre fuori dalla sala.
I due re negarono con la testa per via del comportamento di loro figlio. Dopodiché si avvicinarono a Jimin e a Yoongi.
"Yoongi, ci è arrivato l'invito per un matrimonio, vorresti andare?" Chiese il re.
"Di chi è il matrimonio?" Domanda il moro.
"Kim Seokjin e Cho Kyuhyun." Rispose, e l'omega si sorprese a sentire quel nome.
"Seokjin? Il principe di Incheon?" Chiese Jimin, Yoongi poté notare un luccichio nei suoi occhi.
"Si... Lo conosci, Jimin?" Sorrise la regina.
"L-lui è mio cugino." Disse Jimin giocando con le sue mani.
I due re si sorpresero per quell'informazione, e anche il giovane alpha; nessuno sapeva che Kim Seokjin fosse il cugino dell'omega.
"Quindi è deciso, andremo tutti e cinque al matrimonio." Disse la regina.
"Cinque?" Domandò confuso Yoongi.
"Verrà anche Suho, non lo lascerò qui da solo." Rispose la madre.
Jimin era felice, avrebbe rivisto suo cugino Seokjin. Solo che lui non sapeva che il maggiore stesse per sposarsi.
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Passarono tre giorni, e i tre principi, insieme ai re, stavano arrivando a Daejeon, dove si sarebbe celebrata la cerimonia. Jimin era in ansia dato che era tanto che non vedeva suo cugino, però temeva che potesse esserci anche Jungkook.
Finalmente arrivarono a palazzo, dove videro i re di Daejeon, il principe e il suo futuro sposo che li aspettavano; erano arrivati un giorno prima del matrimonio.
Dalla carrozza scesero prima il re e la regina, e dietro di loro Jimin e Yoongi insieme a Suho. La prima cosa che fece Jimin una volta sceso fu cercare con lo sguardo Seokjin, e quest'ultimo si sorprese a vederlo arrivare con i re di Daegu.
"Grazie davvero per essere venuti." Si inchinò il re di Daejeon.
"Grazie per l'invito." Rispose allo stesso modo il re di Daegu.
I quattro re iniziarono ad addentrarsi nel castello e dietro di loro i principi. Tutti arrivarono ad una sala dove i re lasciarono i principi per poi andarsene in un luogo più tranquillo. Una volta che i sovrani uscirono Jimin e Seokjin si guardarono con un sorriso.
"Jiminiee!" Esclamò il maggiore.
"Seokjin hyung!" Esclamò il minore.
I due si abbracciarono forte, era davvero tanto che non si vedevano. Erano talmente contenti che ignorarono totalmente i tre alpha presenti nella sala.
"È il tuo omega?" Chiese il principe di Daejeon avvicinandosi a Yoongi.
"Beh... dobbiamo sposarci." Sorrise nervosamente il moro.
Prima che qualcuno potesse, la porta si aprì; e quando Jimin vide chi stava entrando rimase pietrificato e sentì l'aria abbandonare i suoi polmoni.
"Oh... Guardate chi c'è qui." Sorrise chi era appena entrato.
Jimin aggrottò le sopracciglia guardando quell'alpha che si avvicinava a lui. Yoongi semplicemente guardava quell'alpha che si avvicinava a Jimin, senza sapere chi fosse.
"Non me lo dai un abbraccio, Jiminie?" Scherzò aprendo le braccia.
"Allontanati da me." Disse il biondo, con un accenno di paura nel tono di voce.
"Non sei nella posizione di ordinarmi di fare qualcosa, omega." Rise freddamente il castano alpha.
Gli altri presenti nella sala guardavano la scena, sorpresi dall'odio che provavano quei due; eccetto Seokjin, che sapeva perfettamente chi fosse quel castano e perché Jimin avesse così paura di lui.
"Dai Jimin, non ti sono mancato da quando te ne sei andato?" Chiese l'ultimo arrivato con un finto broncio.
"No, sono stato più felice a Daegu che a Seoul, con te." Rispose il biondo omega.
"A me si che sei mancato, non mi diverto più come prima." Disse con un sorrise che a Jimin fece venire i brividi.
Ad un certo punto i due si ritrovarono a guardassi, puro odio nei loro occhi. Jimin non aveva più paura di quell'alpha, si sentiva stranamente al sicuro con Yoongi vicino a lui, per di più non erano da soli.
Il castano cercò di avvicinarsi a Jimin, ma una mano glielo impedì; Seokjin lo fermò, impedendogli di avvicinarsi maggiormente a Jimin; non voleva vederli litigare con altre persone presenti.
"Seokjin, lasciami il braccio." Disse il castano prendendogli la mano che lo teneva fermo.
"Non vi metterete a litigare qui." Lo sgridò l'omega maggiore.
"Non voglio litigare con lui, lo voglio solamente abbracciare." Disse con sguardo arrabbiato.
"Non ti voglio vicino a me!" Esclamò Jimin girandosi e dandogli le spalle.
"Dai, voglio solamente darti un abbraccio, dopotutto sei mio fratello." E in quel momento Yoongi capì perché Jimin odiasse tanto quell'alpha.
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My Prince (YoonMin) ➳ Omegaverse [Italian translation]
FanfictionJimin, principe di Seoul, era destinato a diventarne il re ma, essendo omega, non poteva salire al trono; era letteralmente inutile e per di più veniva anche maltrattato da suo fratello minore. Un giorno, suo padre gli si avvicina e gli dice che dov...