XXV

2.1K 127 1
                                    

Yoongi era disperato, non sapeva più cosa fare; nelle ultime settimane gli intrusi avevano continuato ad attaccare il castello ed erano stati trovati i corpi senza vita di dieci delle loro guardie; tutto succedeva di notte. L'alpha ringraziava che non cercassero più di attaccare lui o il suo omega, visto che gli attacchi erano di notte mentre loro dormivano avrebbero potuto ucciderli senza troppi problemi.

L'alpha non lasciava uscire l'omega dalla loro stanza molto spesso, e uscire dalle mura del castello era praticamente proibito per entrambi, aveva paura. Il problema era che l'omega da solo nella stanza si annoiava, ma almeno aveva i suoi amati libri per potersi distrarre.

L'azzurro, un po' annoiato, decise di uscire dalla stanza per andare nella biblioteca a prendere qualche libro nuovo. Camminando per i corridoi notò che le guardie erano aumentate.

"Jimin?" L'azzurro si girò verso la voce.

Yoongi lo guardava con la fronte aggrottata, l'alpha gli aveva detto chiaramente di non uscire e se era costretto doveva essere costantemente accompagnato da una guardia.

"Cosa ci fai qui? Ti avevo detto di rimanere in camera." Disse avvicinandosi all'omega.

"Mi annoiavo; ho bisogno di aria fresca." Gli disse l'omega, con sguardo dispiaciuto.

Quello sguardo, il tono di voce usato e la risposta ottenuta fecero ridere l'alpha, e poi lo baciò sulla fronte. "Vuoi uscire nei giardini?" Gli chiese.

Il minore annuì timidamente, e così la coppia scese verso i giardini posteriori. Una volta lì cominciarono a passeggiare tranquillamente, proprio come faceva normalmente l'omega; il moro posava un braccio sulla vita del minore, e quest'ultimo si distraeva ammirando i fiori.

Uno strano rumore attirò l'attenzione di entrambi, istintivamente Yoongi si mise davanti a Jimin, come a proteggerlo da qualsiasi cosa. Subito dopo si accorse della presenza degli intrusi, li stavano circondando.

"Cosa volete?!" Chiese con tono fermo e serio Yoongi, stando attento a ogni movimento di quelle guardie.

Non ottenne nessuna risposta, ma quello che sembrava essere il leader del gruppo cominciò a camminare verso di loro. Rapidamente sguainò la spada, cercando di colpire Yoongi, che però fu veloce a fermare il colpo con la spada che si era portato dietro, per sicurezza.

Yoongi e l'altro alpha cominciarono a combattere, Jimin riuscì a stare a distanza, ma la paura non gli mancava; aveva paura che quegli estranei potessero ferire il suo cucciolo. In quel momento si ricordò degli insegnamenti di Hoseok e riuscì a rubare la spada di uno degli intrusi che si trovavano vicino a lui.

L'azzurro seppe difendersi perfettamente, con movimenti rapidi e precisi; riuscì anche a uccidere uno di loro.

Le guardie reali di Daegu non tardarono ad arrivare, e una vera battaglia cominciò. Jimin ne approfittò per lasciare la spada ed allontanarsi, posando una mano sul ventre e sospirando. Yoongi se ne accorse e, preoccupato, si avvicinò al suo omega per assicurarsi che stesse bene.

"Stai bene?" Chiese l'alpha.

Jimin annuì, stava bene ma non voleva rischiare di affaticarsi troppo.

"Vostra altezza, sono riusciti a scappare ancora una volta! Ma il suo omega è riuscito ad ucciderne uno!" Disse Eunhyuk, il capitano della guardia reale.

Yoongi gli fece un cenno, assentendo. Gli alpha presenti si avvicinarono al corpo. Jimin al contrario se ne andò, diretto verso la sua stanza accompagnato da alcune cameriere. Quella scena per lui era ripugnante.

Tutte le guardie tornarono ai loro posti; l'attenzione di Yoongi, che rimase ad osservare il corpo, venne catturata da un dettaglio in particolare, lo stemma reale presente sulla sua armatura. Vedendo a che regno appartenessero Yoongi sospirò e si sentì quasi svenire.

➖👑➖

"Voglio che venga inviata una lettera a Seoul!!" Ordinò il re, mentre camminava avanti ed indietro, nervoso. Suo fratello accanto a lui lo guardava confuso.

"Perché?" Chiese il minore. "Non chiederesti mai niente a Jungkook."

"Digli semplicemente che saremo lì il prima possibile." Annunciò il moro. "Busan ci sta attaccando, non lascerò che feriscano Jimin o il mio popolo."

"Andremo a Seoul?! È passato tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti."

"No, andremo io e Jimin; tu devi rimanere qui. Se ci saranno altri attacchi serve che qualcuno rimanga qui per occuparsi di tutto, e sai che mi fido cecamente di te." Gli rispose Yoongi.

Suho annuì, capendo che la situazione era seria e che non c'era tempo per discutere gli ordini di suo fratello.

Yoongi uscì dalla sala delle riunioni per dirigersi verso la sua camera da letto, dove si trovava l'omega leggendo un libro sdraiato sul letto. L'omega notò subito l'agitazione e la preoccupazione dell'alpha.

"Che succede?" Chiese l'azzurro.

Yoongi non rispose, semplicemente si avvicinò al letto e abbracciò il suo omega, posando il naso sul suo collo per sentirne il suo dolce aroma e, come d'abitudine,rilassarsi.

"Busan, sono loro che ci attaccando." Ringhiò nervosamente l'alpha.

"Pensavo fossero dei nostri alleati." L'omega era confuso.

"Lo sono, o meglio, lo erano; non so cosa stia succedendo al re Chanyeol." Gli rispose il moro.

"Vedrai che si risolverà tutto." Sorrise il minore, cercando di mantenere la calma.

"Andremo a Seoul." Annunciò l'alpha.

Yoongi si accorse della repentina tensione che stava provando l'omega. Non erano più andati a trovare suo fratello dall'incoronazione di quest'ultimo, e Jimin aveva ancora paura di lui.

"P-per quale motivo?" Chiese il minore.

"Abbiamo bisogno del suo aiuto, se ciò a cui sto pensando è vero... Busan sta cercando di dichiararci guerra." Sospirò Yoongi. "Da soli non possiamo vincere, Busan è forte ma con l'aiuto di Seoul sarà facile sconfiggerli."

"Ma la guerra non è ancora stata dichiarata, vero?" Chiese spaventato l'omega.

"No, ma è meglio essere pronti a qualsiasi cosa." Sospirò l'alpha.

Jimin annuì, l'idea di una guerra lo spaventava; soprattutto quando c'era il suo cucciolo in arrivo. Aveva paura per il suo piccolo una volta nato, o che una ferita procurata da un attacco durante la gravidanza glielo facesse perdere.

Yoongi riusciva a percepire il timore del suo omega, non solo dal suo tono di voce ma anche dalla loro unione attraverso il marchio, e semplicemente lo abbracciò per cercare di rassicurarlo.

E così si addormentarono, con Yoongi che abbracciava Jimin da dietro e con le mani posate sul suo ventre; Jimin in quella posizione si sentiva al sicuro, e la paura svaniva grazie alle carezze che riceveva.

My Prince (YoonMin) ➳ Omegaverse [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora