XXI

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~1 anno e mezzo dopo~

"Questo non piacerà per niente a Jimin." Sospirò il re.

"Glielo dirai?" Chiese suo fratello mordendo il labbro inferiore per l'agitazione.

"Devo farlo." Yoongi chiuse gli occhi per cercare di calmarsi.

Il maggiore teneva tra le mani una lettera arrivata da Seoul, scritta da Jungkook. In quella lettera il fratello di Jimin spiegava che il padre dei due era venuto a mancare; Yoongi sapeva che la cosa avrebbe fatto soffrire molto l'omega, lui era molto legato al padre.

"Vai e diglielo. Non preoccuparti degli impegni di oggi, me ne occupo io." Disse Suho, e il moro lo ringraziò.

Il re richiuse la lettera e si diresse verso la camera che condivideva con Jimin, il biondo in quel momento stava riposando. Qualche giorno prima l'omega si era ammalato, niente di grave ma non doveva affaticarsi troppo; per la maggior parte del tempo rimaneva a letto.

Quando l'alpha fece il suo ingresso nella camera sorrise, l'omega stava dormendo tranquillamente. Si avvicinò al letto e per svegliarlo iniziò a distribuire leggeri baci su tutto il suo viso, fino a che lui aprì gli occhi.

"Yoongi" Rise Jimin.

"Jimin, c'è una cosa importante che devi sapere..." Il moro tornò serio.

"Che succede?" Chiese Jimin con sguardo preoccupato.

Yoongi non disse niente, semplicemente gli lasciò la lettera da parte di Jungkook tra le mani. Jungkook cominciò a leggere a bassa voce, e più andava avanti, più i suoi occhi si cristallizzano.

"No..." Sussurrò l'omega. "Yoongi, dimmi che non è vero." Singhiozzò l'omega iniziando a piangere.

"Mi dispiace, Jimin. Non credo che Jungkook scherzerebbe su una cosa del genere." Commentò l'alpha.

Jimin pianse, sempre più forte, mentre Yoongi lo abbracciava.

➖👑➖

I due re di Daegu erano appena arrivati a Seoul, si trovavano lì per due motivi: il primo, il funerale del padre dell'omega; e il secondo, l'incoronazione di Jungkook.

Al loro arrivo li accolse Jungkook, ma quando vide Jimin non fece il suo solito sorrisetto sarcastico o qualcosa che per infastidirlo; questa volta rimase serio ed in silenzio. Non fece o disse niente nemmeno a Yoongi, che invece era pronto a rispondere a qualsiasi attacco da parte dell'alpha castano.

"Dormirete nella vecchia stanza di Jimin." Fu l'unica cosa che disse, prima di andarsene.

Non era necessario per il castano accompagnare gli 'ospiti' nella loro stanza, Jimin conosceva quel castello come le sue tasche. Yoongi si limitò a seguire l'omega, era la sua prima volta a Seoul e non conosceva niente.

Jimin si fermò davanti a una porta e l'aprì, Yoongi capì che doveva trattarsi della sua stanza, riusciva a sentire leggermente la presenza dell'aroma del biondo ancora presente tra quelle quattro pareti.

"É la prima volta che vedo Jungkook così serio." Commentò il moro.

"Si... è sicuramente molto triste anche lui." Rispose Jimin in un sussurro.

Yoongi stava per dire qualcos'altro, ma il bussare sulla porta lo fece fermare. Jimin, confuso, si diresse verso essa, ma prima che potesse aprirla, questa si aprì e una chioma rossa si affacciò.

"Jimin?" Quella voce fu subito riconosciuta dall'omega.

"Hoseok!" Esclamò felice il minore.

La porta si aprì totalmente, lasciando vedere chiaramente che la persona dall'altro lato fosse un alpha. Il rosso si avvicinò a Jimin e lo abbracciò, alzandolo leggermente così che i piedi dell'omega non toccassero il suolo. Il rosso iniziò ad urlare allegro:

"Jimin!" Esclamò Hoseok con il suo grande sorriso.

Un forte ringhio fece allontanare di colpo il rosso dall'omega. Jimin si girò verso il suo alpha, notando la sua espressione infastidita.

"Mi scusi, non avevo notato la sua presenza." Hoseok si inchinò davanti a Yoongi.

"Yoongi! Non c'era bisogno di ringhiare!" Lo rimproverò Jimin avvicinandosi all'alpha.

"Ti stava toccando troppo!" Esclamò Yoongi.

"Jimin!" Lo richiamò Hoseok. "Non mi avevi detto di avere un alpha!" Continuò.

"Chi è lui Jimin?" Chiese il moro.

"Jung Hoseok, ex alpha di Jimin." Sorrise il rosso.

"Come?!" Esclamò Yoongi, sentendo il suo lupo voler uscire e colpire quell'alpha.

"Hoseok hyung!" Si girò verso di lui Jimin.

"Scherzo." Rispose il rosso cercando di non scoppiare a ridere.

"Scusa Yoongi, al mio AMICO piace scherzare." Il biondo enfatizzò sulla parola 'amico'.

"Quindi... tu e lui..." cercò di parlare il maggiore, con scarsi risultati.

"No hyung, il suo nome è Jung Hoseok; ti avevo parlato di lui, è quello che mi ha insegnato ad usare la spada." Sorrise l'omega. "Non è mai successo niente tra di noi, solo amicizia." Continuò fulminando con lo sguardo il rosso.

"Ritornando a poco fa... Lui è il tuo alpha?" Chiese Hoseok.

"Tu cosa credi?" Chiese Yoongi guardandolo male.

"Hoseok, lui è Min Yoongi; mio alpha e marito." Sorrise Jimin.

"E non mi hai invitato al matrimonio?!" Chiese Hoseok offeso.

Ovviamente lui non avrebbe potuto assistere al matrimonio; essendo un matrimonio reale solo nobili di alto rango potevano essere invitati. Per quel motivo, anche se Jimin lo avesse invitato non lo avrebbero mai lasciato entrare nelle sale dedicate alla cerimonia.

"Lo sai che se avessi potuto ti avrei invitato, ma conosci le regole." Disse l'omega triste.

"Oh, certo che le conosco le regole, non preoccuparti." Rise il rosso, stringendo con la mano le guance dell'omega.

Hoseok decise che era ora di andarsene, l'alpha di Jimin cominciava ad infastidirsi. Quando i due re rimasero finalmente soli, Jimin fulminò Yoongi con lo sguardo, sapendo che era lui la ragione della repentina fuga del suo amico.

"Un po' fastidioso il tuo amico." Commentò Yoongi.

"Ma gli voglio bene così com'è." Sorrise Jimin, per poi uscire dalla camera da letto.

Il biondo cominciò a camminare per i corridoi, sentendo la porta della sua stanza venir aperta e poi chiusa nuovamente, e seppe che l'alpha lo stava seguendo. Ormai era arrivata la sera, e quindi la cena sarebbe iniziata a momenti.

Una volta arrivati nella sala da pranzo, Jimin vide suo cugino; la cosa che più attirò la sua attenzione fu il colore dei suoi capelli, rosa.

"Jin hyung!" Esclamò Jimin emozionato.

"Jimin!" L'ormai rosa si alzò dalla sedia, avvicinandosi ai re di Seoul.

"Hyung, i t-tuoi capelli." Balbettò. "t-tu sei i-in..." Si fermò il minore.

"Si, Jimin, i miei capelli sono cambiati perché sto aspettando un cucciolo." Sorrise Seokjin.

Si poteva capire dalla sua emozione che non vedeva l'ora di stringere suo figlio tra le braccia. 

My Prince (YoonMin) ➳ Omegaverse [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora